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Abstract/Sommario: Molte scale di valutazione precoce dello sviluppo cognitivo utilizzano item identici per valutare aree diverse come il linguaggio, l'attenzione, la funzione motoria e le abilità sociali. Di conseguenza, queste scale rischiano di sovrastimare o sottostimare le abilità cognitive in molti casi clinici. Per questo gli autori hanno realizzato una versione modificata della Bayley Scales of Infant Development la BSID-II. Nell'articolo viene proposto l'esito di una prima applicazione su 17 bam ...; [Leggi tutto...] Molte scale di valutazione precoce dello sviluppo cognitivo utilizzano item identici per valutare aree diverse come il linguaggio, l'attenzione, la funzione motoria e le abilità sociali. Di conseguenza, queste scale rischiano di sovrastimare o sottostimare le abilità cognitive in molti casi clinici. Per questo gli autori hanno realizzato una versione modificata della Bayley Scales of Infant Development la BSID-II. Nell'articolo viene proposto l'esito di una prima applicazione su 17 bambini down al primo anno di vita. Il confronto con i dati raccolti su di un campione di nati nella norma ha permesso di verificare la validità dello strumento.

Abstract/Sommario: Si dispone di poche informazioni sulla flessibilità comportamentale nei bambini ed adulti diagnosticati con sindrome di Angelman e su come questa flessibilità si differenzi dal resto della popolazione. Gli autori hanno preso in esame questo aspetto valutando 129 bambini in base agli 11 item della Behavioural flexibility Rating Scale-Revised e confrontando i dati con quelli raccolti su bambini con disabilità specifiche e non diverse. L'indagine comparativa ha permesso di rilevare che la ...; [Leggi tutto...] Si dispone di poche informazioni sulla flessibilità comportamentale nei bambini ed adulti diagnosticati con sindrome di Angelman e su come questa flessibilità si differenzi dal resto della popolazione. Gli autori hanno preso in esame questo aspetto valutando 129 bambini in base agli 11 item della Behavioural flexibility Rating Scale-Revised e confrontando i dati con quelli raccolti su bambini con disabilità specifiche e non diverse. L'indagine comparativa ha permesso di rilevare che la flessibilità comportamentale in questa popolazione è migliore di quella presente in altre sindromi come l'autismo, mentre è identica a quella dei bambini down.

Abstract/Sommario: Le persone anziane con deficit intellettivo presentano problemi di salute che necessitano di parametri diversi da quelli comunemente utilizzati per definire lo stato di benessere nella popolazione anziana. Gli autori hanno valutato questo aspetto prendendo in considerazione 57 adulti con deficit intellettivo sopra i 40 anni di età. Lo stato di salute è stato valutato in relazione all'alimentazione, alla partecipazione, all'igiene ed autonomia. Sono state rilevate differenze significati ...; [Leggi tutto...] Le persone anziane con deficit intellettivo presentano problemi di salute che necessitano di parametri diversi da quelli comunemente utilizzati per definire lo stato di benessere nella popolazione anziana. Gli autori hanno valutato questo aspetto prendendo in considerazione 57 adulti con deficit intellettivo sopra i 40 anni di età. Lo stato di salute è stato valutato in relazione all'alimentazione, alla partecipazione, all'igiene ed autonomia. Sono state rilevate differenze significative dalla popolazione in generale, particolarmente nell'incontinenza e nella costipazione. Gli autori mettono in risalto come i sistemi standard di valutazione della salute non riescano a cogliere questi aspetti specifici per il tipo di popolazione in esame.

Abstract/Sommario: I bambini down, come la maggior parte dei bambini disabili, risentono del tipo di relazione con i genitori per il proprio sviluppo. Per questo gli studi più recenti si sono interessati alla qualità della relazione tra genitori e figli, particolarmente con la madre. Gli autori hanno preso in considerazione la relazione tra bambini down ed il padre esaminando sia le situazioni di gioco da soli, sia i momenti ludici condivisi con la figura paterna. Sono stati esaminati 19 bambini in sessi ...; [Leggi tutto...] I bambini down, come la maggior parte dei bambini disabili, risentono del tipo di relazione con i genitori per il proprio sviluppo. Per questo gli studi più recenti si sono interessati alla qualità della relazione tra genitori e figli, particolarmente con la madre. Gli autori hanno preso in considerazione la relazione tra bambini down ed il padre esaminando sia le situazioni di gioco da soli, sia i momenti ludici condivisi con la figura paterna. Sono stati esaminati 19 bambini in sessioni di 10 minuti a condizioni diverse. Utilizzando la videoanalisi e i parametri della Emotional Availability Scales, è stato possibile rilevare come il giuoco simbolico era più presente nei momenti di relazione che in quelli solitari. Gli autori concludono che il gioco basato sulla relazione diadica emotiva favorisce lo sviluppo delle abilità cognitive del bambino.

Abstract/Sommario: La sindrome da x fragile è la causa più frequente nel mondo del deficit intellettivo nei maschi, ma anche presente nelle donne. La causa di tipo genetico è da attribuire al cromosoma x e molte discipline si sono si sono interessate dei vari aspetti. Gli autori hanno preso in considerazione sia le caratteristiche del fenotipo, sia le nuove frontiere educative legate alle recenti conoscenze.

Abstract/Sommario: Le persone con deficit intellettivo presentano rischi maggiori di deficit uditivo che a volte non vengono rilevati causando problemi per la comunicazione a la vita di relazione. Gli autori hanno voluto determinare l'incidenza del deficit uditivo e le sue caratteristiche cliniche prendendo in esame i 552 atleti disabili presenti alle paraolimpiadi del 2006 in Germania. Il protocollo prevedeva otoscopia, misurazione della distorsione degli stimoli otoacustici, timpanometria ed audiometri ...; [Leggi tutto...] Le persone con deficit intellettivo presentano rischi maggiori di deficit uditivo che a volte non vengono rilevati causando problemi per la comunicazione a la vita di relazione. Gli autori hanno voluto determinare l'incidenza del deficit uditivo e le sue caratteristiche cliniche prendendo in esame i 552 atleti disabili presenti alle paraolimpiadi del 2006 in Germania. Il protocollo prevedeva otoscopia, misurazione della distorsione degli stimoli otoacustici, timpanometria ed audiometria. I dati ottenuti hanno permesso di rilevare l'alta incidenza di disturbi uditivi non rilevati in precedenza, con valori più elevati della popolazione in generale.

Abstract/Sommario: La sindrome di Prader-Willi è di origine genetica e presenta deficit intellettivo associato ad iperfagia, comportamento compulsivo e rischio di obesità. Sappiamo molto sui gusti alimentari di questa popolazione, ma non abbastanza sulle preferenze in relazione agli ingredienti utilizzati sulle preferenze alimentari in relazione ai sottotipi della stessa sindrome. Gli autori si sono interessati a questo valutato le risposte neurologiche (evocati visivi) di 17 adulti durante la somministr ...; [Leggi tutto...] La sindrome di Prader-Willi è di origine genetica e presenta deficit intellettivo associato ad iperfagia, comportamento compulsivo e rischio di obesità. Sappiamo molto sui gusti alimentari di questa popolazione, ma non abbastanza sulle preferenze in relazione agli ingredienti utilizzati sulle preferenze alimentari in relazione ai sottotipi della stessa sindrome. Gli autori si sono interessati a questo valutato le risposte neurologiche (evocati visivi) di 17 adulti durante la somministrazione di immagini relative ad alimenti specifici o ad ingredienti utilizzati. I dati raccolti offrono interessanti informazioni sulle preferenze alimentari e pongono le basi per successivi studi sulla sazietà, l'appetito e la percezione del cibo in questa popolazione.

Abstract/Sommario: I disturbi del sonno sono frequenti nelle persone con deficit intellettivo, ma a tutt'oggi disponiamo di pochi strumenti valutativi oggettivi per conoscere a fondo il problema o per rilevare la validità delle terapie utilizzate, come quella con la melatonina. Gli autori hanno sperimentato un protocollo su tre casi con deficit intellettivo medio o grave. Per rilevare il tipo di disturbo del sonno è stata utilizzata una valutazione attigrafica ripetuta poi dopo il trattamento con melaton ...; [Leggi tutto...] I disturbi del sonno sono frequenti nelle persone con deficit intellettivo, ma a tutt'oggi disponiamo di pochi strumenti valutativi oggettivi per conoscere a fondo il problema o per rilevare la validità delle terapie utilizzate, come quella con la melatonina. Gli autori hanno sperimentato un protocollo su tre casi con deficit intellettivo medio o grave. Per rilevare il tipo di disturbo del sonno è stata utilizzata una valutazione attigrafica ripetuta poi dopo il trattamento con melatonina. Il disturbo del sonno è emerso sia prima che dopo la terapia farmacologica con modificazioni nel ritmo circadiano, ma non nella qualità del sonno. Lo strumento valutativo utilizzato si è dimostrato utile e gli autori mettono in risalto come la melatonina non abbia sortito effetti nella quantità e qualità del sonno.

Abstract/Sommario: Il numero dei casi di donne con deficit intellettivo che divengono madri è in aumento ed è elevato il rischio di nascite di bambini pretermine o sottopeso. Gli autori si sono interessati a questi aspetti valutando la cartella clinica delle visite pre-parto di 878 donne per rilevare la presenza di deficit intellettivo. Sono risultate 57 nascite (6,5% del campione) che nella maggioranza dei casi hanno richiesto cure specialistiche e ricovero in reparti intensivi prenatali. Gli autori met ...; [Leggi tutto...] Il numero dei casi di donne con deficit intellettivo che divengono madri è in aumento ed è elevato il rischio di nascite di bambini pretermine o sottopeso. Gli autori si sono interessati a questi aspetti valutando la cartella clinica delle visite pre-parto di 878 donne per rilevare la presenza di deficit intellettivo. Sono risultate 57 nascite (6,5% del campione) che nella maggioranza dei casi hanno richiesto cure specialistiche e ricovero in reparti intensivi prenatali. Gli autori mettono in evidenza la necessità di indagare maggiormente in questa direzione per rilevare i possibili fattori che contrastano la gravidanza e favorire il lavoro dei servizi di neonatologia e dei consultori.