Abstract/Sommario: Sono stati fatti, in questi ultimi anni, notevoli passi avanti nei confronti della "cultura dell'accessibilità" dello spazio urbano e del territorio più in generale. Oramai possiamo parlare in maniera meno vaga di che cosa debba intendersi per "accessibilità" superando, cioè, come avviene anche in molti altri Paesi civili, il semplice concetto di eliminazione delle barriere architettoniche. In analogia a quanto contenuto e definito per gli edifici dalla legge 9/1/1989, n. 13 e dal suo ...; [Leggi tutto...]
Sono stati fatti, in questi ultimi anni, notevoli passi avanti nei confronti della "cultura dell'accessibilità" dello spazio urbano e del territorio più in generale. Oramai possiamo parlare in maniera meno vaga di che cosa debba intendersi per "accessibilità" superando, cioè, come avviene anche in molti altri Paesi civili, il semplice concetto di eliminazione delle barriere architettoniche. In analogia a quanto contenuto e definito per gli edifici dalla legge 9/1/1989, n. 13 e dal suo regolamento di attuazione costituito dai D.M. 14/6/1989, n. 236, per accessibilità urbana si intende l’insieme delle caratteristiche dimensionali, distributive e organizzative del territorio costruito e dei sistemi di trasporti che siano in grado di consentire, anche alle persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali, la fruizione agevole e sicura dei luoghi e delle attrezzature territoriali, diminuendo per tutti i cittadini gli ostacoli, le barriere architettoniche, le situazioni di pericolo e le fonti di affaticamento e di disagio.