Abstract/Sommario: Il numero monografico è dedicato al tema Accertare l'identità. Che la nostra identità, il fattore che ci costituisce come soggetti, sia il presupposto di ogni ulteriore discorso sull’ uomo, da quello di carattere etico a quello di carattere giuridico, è assolutamente indubitabile. E che la difesa della nostra identità inizi dalla difesa della nostra identità biologica (anche se non si risolve integralmente in essa) è parimenti indubitabile. La difesa dell’ identità costituisce la norma ...; [Leggi tutto...]
Il numero monografico è dedicato al tema Accertare l'identità. Che la nostra identità, il fattore che ci costituisce come soggetti, sia il presupposto di ogni ulteriore discorso sull’ uomo, da quello di carattere etico a quello di carattere giuridico, è assolutamente indubitabile. E che la difesa della nostra identità inizi dalla difesa della nostra identità biologica (anche se non si risolve integralmente in essa) è parimenti indubitabile. La difesa dell’ identità costituisce la norma fondamentale, a partire dalla quale si costituisce ogni sistema normativo, come difesa delle spettanze dell’uomo. Si giunge così immediatamente alle soglie del problema bioetico della biometria, al quale questo fascicolo è dedicato. Il lettore avvertirà che ci muoviamo in una zona di frontiera, nella quale può facilmente attecchire ogni forma di misoneismo e dove antiche incertezze si assommano a nuovi e tormentosi dubbi. Resta però fermo che se l’identità possiede per l’essere dell’uomo un tale rilievo, è indispensabile non minimizzare il problema di come misurarla, per meglio garantirla. Siamo tutti intuitivamente ostili all’idea che la nostra identità possa essere ridotta esclusivamente a un dato quantitativo