Abstract/Sommario: Nello sviluppo di dispositivi di comunicazione per persone sordocieche, una sfida significativa è rappresentata dal passaggio senza soluzione di continuità dalla comunicazione generata dall'uomo a quella mediata dalla tecnologia. Questo studio confronta l'intelligibilità dell'alfabeto tattile australiano per sordociechi reso sul dispositivo di comunicazione tattile HaptiComm con lo stesso alfabeto articolato da un segnante umano. Dopo un breve periodo di addestramento, i partecipanti h ...; [Leggi tutto...]
Nello sviluppo di dispositivi di comunicazione per persone sordocieche, una sfida significativa è rappresentata dal passaggio senza soluzione di continuità dalla comunicazione generata dall'uomo a quella mediata dalla tecnologia. Questo studio confronta l'intelligibilità dell'alfabeto tattile australiano per sordociechi reso sul dispositivo di comunicazione tattile HaptiComm con lo stesso alfabeto articolato da un segnante umano. Dopo un breve periodo di addestramento, i partecipanti hanno identificato le 26 lettere dell'alfabeto inglese sia in condizioni mediate (dispositivo) che non mediate (uomo). I risultati hanno indicato che mentre i partecipanti hanno identificato facilmente la maggior parte delle lettere nella condizione non mediata, la condizione mediata è stata più difficile da decifrare. In particolare, le lettere presentate sul palmo della mano o vicino all'indice hanno registrato tassi di riconoscimento significativamente inferiori. Questi risultati evidenziano la necessità di ulteriori ricerche sulle caratteristiche tattili dei dispositivi di comunicazione e sottolineano l'importanza di perfezionare queste caratteristiche per migliorare l'affidabilità e la leggibilità della comunicazione tattile mediata prodotta attraverso il fingerpelling tattile.