Abstract/Sommario: Durante la pandemia COVID-19, molti bambini sordociechi sono rimasti senza accesso ai servizi educativi quando le scuole sono state chiuse. Questo articolo presenta i risultati di un progetto che ha portato adulti sordo-ciechi nelle case di bambini sordo-ciechi durante un periodo storicamente senza precedenti, quando stava emergendo una nuova lingua tra le persone sordo-cieche che si definiscono “protattili”. Analizzando le interazioni tra gli adulti e i bambini sordociechi, abbiamo ac ...; [Leggi tutto...]
Durante la pandemia COVID-19, molti bambini sordociechi sono rimasti senza accesso ai servizi educativi quando le scuole sono state chiuse. Questo articolo presenta i risultati di un progetto che ha portato adulti sordo-ciechi nelle case di bambini sordo-ciechi durante un periodo storicamente senza precedenti, quando stava emergendo una nuova lingua tra le persone sordo-cieche che si definiscono “protattili”. Analizzando le interazioni tra gli adulti e i bambini sordociechi, abbiamo acquisito nuove conoscenze sul modo in cui i nuovi canali di comunicazione vengono creati intersoggettivamente. La nostra analisi si concentra su Jelica, membro sordocieco del team di ricerca ed esperta educatrice protattile, e sulle sue interazioni con due bambini sordociechi. Basando i suoi ampi appunti sul campo su una teoria antropologica dell'intersoggettività, le sue intuizioni mostrano come i due bambini siano gradualmente entrati in sintonia l'uno con l'altro e con l'ambiente, gettando così le basi per l'attribuzione dell'intenzione e l'attenzione congiunta. Jelica fa questo, in parte, attraverso l'uso frequente di “colpetti protattili”, che hanno funzioni di modulazione dell'attenzione e dimostrative tra gli adulti. I colpetti di Jelica svolgono una funzione di “meta-canale” per indirizzare il bambino a usare particolari parti del corpo per la comunicazione e l'esplorazione. Questo studio mostra come Jelica crei un ambiente operativo, all'interno del quale il vocabolario e la grammatica a cui li espone assumeranno un significato situato. Questa ricerca si basa sul lavoro precedente sull'emergere del linguaggio, mostrando che sia i bambini che gli adulti contribuiscono all'emergere del linguaggio quando si adattano l'uno all'altro nello svolgersi dell'interazione. Infine, questa ricerca richiama l'attenzione sulla necessità che gli adulti sordociechi abbiano l'autorità istituzionale di plasmare le pratiche di comunicazione per i bambini sordociechi.