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Abstract/Sommario: Riconosciuta l’influenza che l’ambiente sociale può esercitare sul progredire della sindrome demenziale, urge la necessità di riconsiderare i disturbi neurodegenerativi attraverso un approccio di cura incentrato sulla persona, la quale continua a (r)esistere dietro alla diagnosi. L’obiettivo finale risiede nel tentativo di garantire alla persona affetta da demenza il benessere psicologico, l’inclusione e la serenità cui ogni essere umano ha diritto, anche in vista di una compromissione ...; [Leggi tutto...] Riconosciuta l’influenza che l’ambiente sociale può esercitare sul progredire della sindrome demenziale, urge la necessità di riconsiderare i disturbi neurodegenerativi attraverso un approccio di cura incentrato sulla persona, la quale continua a (r)esistere dietro alla diagnosi. L’obiettivo finale risiede nel tentativo di garantire alla persona affetta da demenza il benessere psicologico, l’inclusione e la serenità cui ogni essere umano ha diritto, anche in vista di una compromissione.

Abstract/Sommario: Essere artefici della propria vita è un’espressione in almeno apparente contrasto con l’altra, oggi potentemente affermata, di Progetto di Vita. È possibile progettare la vita delle persone con disabilità, al contempo garantendo la loro piena autodeterminazione? L’articolo affronta questa potenziale aporia, al contempo invitando tutti, e particolarmente le comunità pastorali, ad affrontare con coraggio la sfida del metodo, senza la quale i valori (come ad esempio la cosiddetta centrali ...; [Leggi tutto...] Essere artefici della propria vita è un’espressione in almeno apparente contrasto con l’altra, oggi potentemente affermata, di Progetto di Vita. È possibile progettare la vita delle persone con disabilità, al contempo garantendo la loro piena autodeterminazione? L’articolo affronta questa potenziale aporia, al contempo invitando tutti, e particolarmente le comunità pastorali, ad affrontare con coraggio la sfida del metodo, senza la quale i valori (come ad esempio la cosiddetta centralità della persona) potrebbero rimanere sul piano dell’enunciazione di principio. In questa prospettiva, offre alcuni spunti per consolidare un itinerario che metta in grado tutti coloro che intendono essere prossimi delle persone con disabilità di individuare valori, preferenze e opportunità, lavorando intensamente alla promozione umana e spirituale dei membri più vulnerabili delle comunità.

Abstract/Sommario: L’alta incidenza di comportamenti problema nelle persone con Disturbi del Neurosviluppo richiede un’attenta valutazione, relativa all’esordio, al decorso e alla loro eventuale estinzione. Nel presente contributo si affrontano i due grandi argomenti della misurazione e dell’analisi funzionale del comportamento, strumenti indispensabili per identificare, raccogliere e sistematizzare dati e informazioni al fine di costruire ipotesi sulla natura del comportamento stesso e di individuare st ...; [Leggi tutto...] L’alta incidenza di comportamenti problema nelle persone con Disturbi del Neurosviluppo richiede un’attenta valutazione, relativa all’esordio, al decorso e alla loro eventuale estinzione. Nel presente contributo si affrontano i due grandi argomenti della misurazione e dell’analisi funzionale del comportamento, strumenti indispensabili per identificare, raccogliere e sistematizzare dati e informazioni al fine di costruire ipotesi sulla natura del comportamento stesso e di individuare strategie di intervento adeguate.

Abstract/Sommario: L’ingresso in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) è una transizione complessa che può essere favorita od ostacolata da diversi fattori. L’articolo mette in evidenza gli elementi facilitatori e inibitori della transizione emersi da una revisione della letteratura e da un’indagine qualitativa in una RSA bresciana con riferimento a quattro temi chiave: resilienza, relazioni, percezione della residenza come casa e organizzazione della struttura. Da quanto emerso scaturiscono alcune ...; [Leggi tutto...] L’ingresso in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) è una transizione complessa che può essere favorita od ostacolata da diversi fattori. L’articolo mette in evidenza gli elementi facilitatori e inibitori della transizione emersi da una revisione della letteratura e da un’indagine qualitativa in una RSA bresciana con riferimento a quattro temi chiave: resilienza, relazioni, percezione della residenza come casa e organizzazione della struttura. Da quanto emerso scaturiscono alcune indicazioni per favorire il benessere e la qualità della vita degli ospiti che vivono in una RSA.

Abstract/Sommario: Questo lavoro vuole fornire uno spunto di riflessione per una maggiore comprensione e modificazione dei disturbi comportamentali nelle disabilità dei giovani adulti inseriti all’interno di un contesto residenziale. Ritengo che l’intervento educativo sul comportamento problema debba essere funzionale, ben strutturato e finalizzato non solo alla sua eliminazione o riduzione, ma ad un vero e proprio cambiamento nella persona. L’obiettivo di questo cambiamento è quello di smettere di etich ...; [Leggi tutto...] Questo lavoro vuole fornire uno spunto di riflessione per una maggiore comprensione e modificazione dei disturbi comportamentali nelle disabilità dei giovani adulti inseriti all’interno di un contesto residenziale. Ritengo che l’intervento educativo sul comportamento problema debba essere funzionale, ben strutturato e finalizzato non solo alla sua eliminazione o riduzione, ma ad un vero e proprio cambiamento nella persona. L’obiettivo di questo cambiamento è quello di smettere di etichettare come inappropriati questi comportamenti, ma cercare di comprenderli, capirne l’origine, il motivo della manifestazione e lo scopo o funzione che la persona potrebbe avere nella società. Ciò implica necessariamente uno spostamento degli assi interpretativi presenti nel dibattito sui processi di inclusione educativa e sociale: di fondamentale importanza è la trasformazione dalla logica dell’assistenza alla logica del diritto. Il passaggio dall’assistenza alla cornice dei diritti prefigura un modello di disabilità basato sul rispetto dei diritti umani anche per le persone con disabilità intellettiva e forti compromissioni sul piano delle autonomie personali e sociali. In questo senso, il cambiamento in atto sottintende un’analisi multi-dimensionale secondo un modello bio-psico-sociale. Si passa quindi da una visione che identifica la disabilità solo e unicamente legata a specifiche caratteristiche individuali deficitarie, in termini di intelligenza misurate con test intellettivi standardizzati (ritardo mentale), a una in cui i fattori individuali intrecciano fattori culturali, sociali in interazione con i sistemi educativi. In ultima analisi, gli esiti delle ricerche e delle riflessioni contemporanee evidenziano come la progettazione di percorsi di vita adulta, orientati all’autonomia e all’autodeterminazione possibile, possa realizzarsi seguendo tre indicazioni: l’analisi delle differenze individuali; l’impegno a trasformare le difficoltà in opportunità di apprendimento, pur riconoscendo la dimensione della fragilità e vulnerabilità, tramite sostegni e aiuti mirati; la riorganizzazione dei contesti di vita.

Abstract/Sommario: La partecipazione attiva di persone con disabilità migliora significativamente servizi e qualità di vita. Metodi inclusivi e valutazioni olistiche rafforzano il benessere individuale e familiare, evidenziando l’importanza di pratiche partecipative nel settore della disabilità. Coinvolgere direttamente gli interessati porta a risultati tangibili, sottolineando l’essenzialità di un approccio multidimensionale per un’autentica inclusione.