Abstract/Sommario: L'articolo vuole essere uno speciale omaggio a Canevaro, padre della pedagogia italiana speciale, e collaboratore della rivista LavoroSociale che per tanti anni ha donato il proprio contributo con preziosi suggerimenti. L'autore (Folgheraiter), collaboratore di Canevaro, ha presentato, in questo suo contributo, un breve estratto di una sua opera "Orsola", un romanzo in cui Folgheraiter si ispira proprio al pedagogista, facendolo diventare il protagonista del libro. Coperto da un pseudo ...; [Leggi tutto...]
L'articolo vuole essere uno speciale omaggio a Canevaro, padre della pedagogia italiana speciale, e collaboratore della rivista LavoroSociale che per tanti anni ha donato il proprio contributo con preziosi suggerimenti. L'autore (Folgheraiter), collaboratore di Canevaro, ha presentato, in questo suo contributo, un breve estratto di una sua opera "Orsola", un romanzo in cui Folgheraiter si ispira proprio al pedagogista, facendolo diventare il protagonista del libro. Coperto da un pseudonimo nel romanzo ad un certo punto si incontra un grande pedagogista assomigliante in tutto a Canevaro che esprime le stesse idee ed ha la stessa fede nella tolleranza e nei valori della giustizia sociale. La storia racconta di un incontro su un treno tra lo studioso e una assistente sociale, Orsola, la quale attraversava in quel momento uno stato di stress lavorativo; ne scaturisce un colloquio tra i due alquanto profondo e proficuo che consente all'assistente di capire e di rielaborare i suoi dubbi e di ricaricarsi.
Abstract/Sommario: La Comunicazione Nonviolenta (CNV) è un tipo di comunicazione ideato da un psicologo americano (Rosenberg), il cui modello è centrato sulla persona e ciò rappresenta la base del sapere e della pratica dell'assistente sociale; tale comunicazione consiste in una combinazione di pensiero e linguaggio diretta all'azione, partendo da una comunicazione empatica che ci può aiutare a instaurare relazioni vere e significative e, quindi, allo scopo di contribuire al proprio benessere e a quello ...; [Leggi tutto...]
La Comunicazione Nonviolenta (CNV) è un tipo di comunicazione ideato da un psicologo americano (Rosenberg), il cui modello è centrato sulla persona e ciò rappresenta la base del sapere e della pratica dell'assistente sociale; tale comunicazione consiste in una combinazione di pensiero e linguaggio diretta all'azione, partendo da una comunicazione empatica che ci può aiutare a instaurare relazioni vere e significative e, quindi, allo scopo di contribuire al proprio benessere e a quello degli altri. Essa ci aiuta a riformulare i nostri pensieri e il nostro linguaggio basandosi su 4 elementi: osservazione, sentimenti, bisogni, richiesta. Le domande relative ai quattro passi della CNV possono essere rivolte anche all'altro (e non solo a noi stessi) e ciò risulta molto importante per gli assistenti sociali nell'ambito delle relazioni di aiuto. La CNV parte dal presupposto che nei bisogni risieda l'energia vitale delle persone e quindi, la loro motivazione al cambiamento; nel processo di aiuto occorre accompagnare la persona all'ascolto di sé, per comprendere in che modo le sua azioni soddisfino i suoi bisogni. Tale tecnica applicata alla professione dell'assistente sociale, e in particolar modo alla fase del colloquio, è un processo in cui l'assistente mentre ascolta l'utente con i suoi bisogni e richieste ascolta, nello stesso tempo, anche sé stesso, per sviluppare delle future strategie comuni per trattare i conflitti interni della persona. In tali casi gli assistenti sociali devono mantenere la capacità di dare empatia anche nel caso in cui l'utente risulta di tipo oppositivo (silenzio, rifiuto o messaggio aggressivo) per continuare ad esplorare insieme i suoi bisogni più profondi. Lo scopo della CNV non é, però, quello di cambiare le persone e il loro comportamento bensì di creare relazioni basate sull'empatia che alla fine soddisfaranno i bisogni di tutti.