Abstract/Sommario: La letteratura scientifica fornisce qualche spunto per insegnare abilità legate alla salute e alla sicurezza, utilizzano i principi dell'Analisi del Comportamento Applicata (Applied Behavior Analisys, ABA), a ragazzi con sindrome dello spettro autistico (ASD). Il seguente lavoro intende indagare se le tecniche dell'Analisi del Comportamento Applicata utilizzate nel training sono funzionali all'insegnamento ai ragazzi con diagnosi di Sindrome dello spettro autistico a tollerare l'utiliz ...; [Leggi tutto...]
La letteratura scientifica fornisce qualche spunto per insegnare abilità legate alla salute e alla sicurezza, utilizzano i principi dell'Analisi del Comportamento Applicata (Applied Behavior Analisys, ABA), a ragazzi con sindrome dello spettro autistico (ASD). Il seguente lavoro intende indagare se le tecniche dell'Analisi del Comportamento Applicata utilizzate nel training sono funzionali all'insegnamento ai ragazzi con diagnosi di Sindrome dello spettro autistico a tollerare l'utilizzo della mascherina. Gli strumenti utilizzati per la somministrazione del training si rifanno all'applicazione completa dell'analisi del comportamento a scuola, noto come modello CABAS, la Learn Units (LuS, Greer, 1997) ed il condizionamento operante, ponendo come obiettivo l'assenza di comportamenti problema durante lo svolgimento di un'attività indossando la mascherina. I risultati ottenuti, come si vede dal grafico, sono quelli sperati sebbene il Single Subject Design sia frequentemente utilizzato, ci proponiamo in un prossimo futuro di testare l'efficacia del training prendendo in considerazione altri partecipanti e di osservare i risultati su partecipanti di età diverse e con differenti diagnosi. Un ulteriore obiettivo del training, oltre a a quello di preservare la salute e la sicurezza della bambina, è stato quello di promuovere l'inclusione sociale. In un momento come questo, infatti, indossare la mascherina diventa necessario non solo per il rispetto delle regole, ma anche e soprattutto per essere socialmente accettabili.
Abstract/Sommario: L'intervento ha avuto come obiettivo principale l'incremento della consapevolezza della propria diagnosi e delle proprie caratteristiche personali in due giovani (15 e 20 anni) con diagnosi di autismo ad alto funzionamento. Gi incontri, che avevano durata di 1 ora e cadenza settimanale, sono stati condotti da una psicologa psicoterapeuta con formazione cognitivo-comportamentale presso la "Casa per l'Autismo" di Candelo (BI), un servizio che da più di 10 anni si occupa di attività educa ...; [Leggi tutto...]
L'intervento ha avuto come obiettivo principale l'incremento della consapevolezza della propria diagnosi e delle proprie caratteristiche personali in due giovani (15 e 20 anni) con diagnosi di autismo ad alto funzionamento. Gi incontri, che avevano durata di 1 ora e cadenza settimanale, sono stati condotti da una psicologa psicoterapeuta con formazione cognitivo-comportamentale presso la "Casa per l'Autismo" di Candelo (BI), un servizio che da più di 10 anni si occupa di attività educative e di supporto psicologico rivolte a persone con disturbo dello spettro autistico (ASD) e ai loro familiari. Il lavoro era costituito da momenti in cui si fornivano ai ragazzi spiegazioni scientifiche inerenti la sindrome autistica, momenti di confronto tra pari e con l'operatore e di riflessione personale su di sé e le proprie caratteristiche. Al termine del percorso i ragazzi coinvolti hanno affermato di aver ampliato le informazioni in loro possesso inerenti la sindrome autistica e di aver apprezzato ni particolar modo l'aspetto "di gruppo" delle attività, che ha permesso loro di sperimentare numerosi momenti di confronto. Rimangono tuttavia ampi margini di lavoro e di approfondimento, sia rispetto la conoscenza di sé che, nella pratica, l'apprendimento di abilità funzionali al vivere quotidiano.
Abstract/Sommario: La pandemia da Covid-19 e le misure emergenziali adottate in molte nazioni (a partire dal lockdown più o meno esteso) hanno determinato in brevissimo tempo una alterazione profonda nella vita dei bambini e dei ragazzi. Tutto ciò ha provocato delle compromissioni emotive e comportamentali anche significative e durature, che si sono rivelate ancor più evidenti nel caso di Disturbi del Neurosviluppo, come ad esempio i Disturbi dello spettro dell'autismo (ASD) o il disturbo da deficit di a ...; [Leggi tutto...]
La pandemia da Covid-19 e le misure emergenziali adottate in molte nazioni (a partire dal lockdown più o meno esteso) hanno determinato in brevissimo tempo una alterazione profonda nella vita dei bambini e dei ragazzi. Tutto ciò ha provocato delle compromissioni emotive e comportamentali anche significative e durature, che si sono rivelate ancor più evidenti nel caso di Disturbi del Neurosviluppo, come ad esempio i Disturbi dello spettro dell'autismo (ASD) o il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Nel presente lavoro, saranno analizzate le principali conseguenze a livello emotivo, cognitivo e comportamentale della pandemia e delle relative misure di contrasto, in soggetti a sviluppo tipico e atipico, discutendo anche possibili meccanismi d'azione e illustrando alcune linee d'azione da attuare per gestire in modo efficace queste situazioni di disagio, anche in vista di possibili eventi emergenziali futuri.
Abstract/Sommario: Le problematiche comportamentali in persone adulte con disabilità intellettive gravi incidono in maniera significativa sulla qualità di vita e sulle routine quotidiane; in particolare i comportamenti ritualistici di natura compulsiva si presentano fortemente strutturati nel repertorio comportamentale di queste persone. Lo studio riveste un particolare interesse dal punto di vista clinico-riabilitativo, in quanto impiega una delle strategie più affermate e consolidate nell'approccio cli ...; [Leggi tutto...]
Le problematiche comportamentali in persone adulte con disabilità intellettive gravi incidono in maniera significativa sulla qualità di vita e sulle routine quotidiane; in particolare i comportamenti ritualistici di natura compulsiva si presentano fortemente strutturati nel repertorio comportamentale di queste persone. Lo studio riveste un particolare interesse dal punto di vista clinico-riabilitativo, in quanto impiega una delle strategie più affermate e consolidate nell'approccio clinico di Terapia Breve Strategica (Watzlawick e Nardone, 1997). Lo scopo dello studio era quello di modificare radicalmente l'approccio contenitivo di fronte a comportamenti compulsivi molto radicati, per verificare se un intervento di tipo "paradossale", determinasse il collassamento del comportamento compulsivo, e quindi una sua riduzione significativa, in una persona adulta, non verbale e non udente con disabilità intellettiva grave. I risultati hanno evidenziato un apprezzabile esito positivo, tanto da incoraggiare i clinici a valutare l'efficacia e l'efficienza di tecniche di intervento dei disturbi ossessivo-compulsivi secondo l'approccio di Terapia Breve Strategica nella riabilitazione dei disturbi comportamentali gravi.
Abstract/Sommario: Lo studio si propone di valutare l'impatto e l'efficacia dei trattamenti riabilitativi sulla Qualità di vita (ODV) delle persone con disabilità intellettiva (DI). Assunto che intervenire in maniera tempestiva e continuativa accresca lo sviluppo della persona con disabilità (PcD), è fondamentale valutare se gli interventi riabilitativi messi in atto siano realmente efficaci nell'incrementare l'outcome personale, in termini di benessere, partecipazione sociale e indipendenza della person ...; [Leggi tutto...]
Lo studio si propone di valutare l'impatto e l'efficacia dei trattamenti riabilitativi sulla Qualità di vita (ODV) delle persone con disabilità intellettiva (DI). Assunto che intervenire in maniera tempestiva e continuativa accresca lo sviluppo della persona con disabilità (PcD), è fondamentale valutare se gli interventi riabilitativi messi in atto siano realmente efficaci nell'incrementare l'outcome personale, in termini di benessere, partecipazione sociale e indipendenza della persona con DI. Quetsi ultimi, infatti, sono i 3 fattori individuati da Schalock e Verdugo (Schalock, Keith, Verdugo e Gomez, 2010) quali possibili indicatori generali della QdV di una persona. In questa ricerca è stato coinvolto un gruppo di persone in età evolutiva ed un solo adulto, in carico presso il Centro di riabilitazione"Leucosia" della Fondazione Anffas Salerno "Giovanni Caressa" Onlus, in trattamento ambulatoriale e semiresidenziale. Per ciascuna persona è stato calcolato i livelli di QdV globali e nei singoli domini, così come individuati dal modello di Schalock e colleghi (Schalock, Verdugo e Braddock, 2002). Gli autori hanno inoltre preso in considerazione i livelli dei 3 fattori, correlandoli alla tipologia di intervento in corso. I risultati indicano quali domini e quali fattori risultano maggiormente compromessi nella DI ed inducono ad una serie di considerazioni sulla necessità di implementare ulteriori azioni precocemente nella presa in carico della persona con DI.
Abstract/Sommario: Negli ultimi anni, contributi quali ICF (Classificazione Internazionale del funzionamento, della salute e della disabilità, OMS 2001), il modello della Qualità di Vita (Schalock e Verdugo, 2002), il Paradigma dei sostegni (Thompson et al., 2004) hanno ampliato la cornice della presa in carico delle persone con Disturbi del Neurosviluppo (Weger, De Bastiani, Dalmonego e Gorriero, 2007). La ricerca ha inoltre evidenziato l'efficacia di un approccio basato sull'Analisi Applicata del compo ...; [Leggi tutto...]
Negli ultimi anni, contributi quali ICF (Classificazione Internazionale del funzionamento, della salute e della disabilità, OMS 2001), il modello della Qualità di Vita (Schalock e Verdugo, 2002), il Paradigma dei sostegni (Thompson et al., 2004) hanno ampliato la cornice della presa in carico delle persone con Disturbi del Neurosviluppo (Weger, De Bastiani, Dalmonego e Gorriero, 2007). La ricerca ha inoltre evidenziato l'efficacia di un approccio basato sull'Analisi Applicata del comportamento (ABA) nella progettazione di interventi educativi-riabilitativi in persone con disturbi del neurosviluppo (ISS 2011). Muovendosi all'interno di questo quadro teorico, con particolare riferimento al dominio dello Sviluppo Personale e a quello dell'Autodeterminazione (Schalock e Verdugo, 2002), è stata indagata l'efficacia di una procedura per l'acquisizione di una abilità di autonomia primaria, quale il lavaggio delle mani, che ha coinvolto una ragazza di 28 anni con diagnosi di disturbo dello spettro dell'autismo e grave disabilità intellettiva. L'elaborato intende inoltre essere motivo di riflessione affinché l'innovazione scientifica possa trovare effettiva rispondenza nella progettazione die servizi per gli adulti con disabilità, nel segno dei principi di autodeterminazione e autonomia.
Abstract/Sommario: La qualità di Vita (Qol: Quality of Life) e la Qualità di Vita relativa allo stato di salute (HRQol: Healt-Related Quality of Life) sono due costrutti sempre più utilizzati nell'ambito della sanità, in particolar modo nella elaborazione e valutazione dei piani di trattamento, rispettivamente per le disabilità intellettive e malattie croniche non fatali. Ad oggi questi due concetti vengono usati ,erroneamente, in modo interscambiabile senza fare alcuna distinzione. Questo articolo forni ...; [Leggi tutto...]
La qualità di Vita (Qol: Quality of Life) e la Qualità di Vita relativa allo stato di salute (HRQol: Healt-Related Quality of Life) sono due costrutti sempre più utilizzati nell'ambito della sanità, in particolar modo nella elaborazione e valutazione dei piani di trattamento, rispettivamente per le disabilità intellettive e malattie croniche non fatali. Ad oggi questi due concetti vengono usati ,erroneamente, in modo interscambiabile senza fare alcuna distinzione. Questo articolo fornisce innanzitutto una definizione dei due costrutti, descrivendone le aree di interesse e di applicazione, i domini che li compongono, gli strumenti di misurazione e infine sono riportati i principali aspetti distintivi, nel tentativo di chiarire la differenza che intercorre tra di essi.
Abstract/Sommario: Una valutazione dettagliata e sistematica del dolore è essenziale per un trattamento efficace e una migliore qualità di vita della persona. Per quanto concerne l'assessment del dolore nella popolazione con disabilità intellettiva la letteratura è scarsa, inoltre risultano essere critici e poco efficaci gli strumenti di autosegnalazione del dolore che potrebbero determinare una sottostima del dolore e condurre ad un trattamento non adeguato. Per questa popolazione risulta particolarment ...; [Leggi tutto...]
Una valutazione dettagliata e sistematica del dolore è essenziale per un trattamento efficace e una migliore qualità di vita della persona. Per quanto concerne l'assessment del dolore nella popolazione con disabilità intellettiva la letteratura è scarsa, inoltre risultano essere critici e poco efficaci gli strumenti di autosegnalazione del dolore che potrebbero determinare una sottostima del dolore e condurre ad un trattamento non adeguato. Per questa popolazione risulta particolarmente importante espandere tali indicatori anche alle espressioni non verbali e ai comportamenti che sono associati a condizioni dolorose. Per individuare un campione di indicatori validi è stata eseguita una analisi della letteratura. I risultati hanno portato all'individuazione di 8 scale per la rilevazione del dolore in bambini di età prescolare. Da questa fase di ricerca è stato possibile individuare un pool di 143 item. Per verificarne l'attendibilità un gruppo di esperti ha individuato l'idoneità, l'importanza, l'osservabilità e la sensibilità di ogni item. Alla conclusione del lavoro, 19 item sono risultati rilevanti per l'individuazione del dolore per la popolazione di bambini con disturbo del neurosviluppo in età prescolare.
Abstract/Sommario: Il Video Modeling (VM) rappresenta una strategia di intervento che gode di buona validazione scientifica e che può risultare significativa per favorire apprendimenti imitativi in bambini, adolescenti e adulti con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD), i quali presentano , a questo livello, carenze e specificità che si mantengono nel corso dello sviluppo e che contribuiscono a caratterizzarlo. Il lavoro promuove una visione sistematica degli studi primari dell'ultimo decennio che hanno ...; [Leggi tutto...]
Il Video Modeling (VM) rappresenta una strategia di intervento che gode di buona validazione scientifica e che può risultare significativa per favorire apprendimenti imitativi in bambini, adolescenti e adulti con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD), i quali presentano , a questo livello, carenze e specificità che si mantengono nel corso dello sviluppo e che contribuiscono a caratterizzarlo. Il lavoro promuove una visione sistematica degli studi primari dell'ultimo decennio che hanno considerato il VM per la promozione di competenze sociali nei diversi contesti di vita di individui con ASD. Facendo riferimento a specifiche domande di ricerca, la revisione si è sviluppata seguendo le linee guida del Preferred Reporting Items for Systematic Review and Meta-Analyses (PRISMA Statement, Moher et al., 2009) ed ha portato ad includere 19 studi. L'analisi dei riscontri di tali lavori scientifici ha portato a confermare l'efficacia del VM e ad evidenziare alcuni elementi di estremo interesse, che vengono discussi considerando anche le possibili ricadute a livello riabilitativo ed educativo. Il lavoro si inserisce all'interno di un più ampio progetto di ricerca sviluppato presso l'Università di Urbino con il sostegno della Fondazione Italiana per l'Autismo (FIA).