Abstract/Sommario: La competenza personale, sociale e capacità a imparare è una delle otto competenze chiave per l'apprendimento permanente indicate come necessarie dall'Unione Europea per promuovere abilità e competenze per la realizzazione personale, la salute, l'occupabilità e l'inclusione sociale. Questo contributo presenta una esperienza che da risalto a questo obiettivo imprescindibile sollecitando nelle bambine e nei bambini alcune life skills quali cooperazione, progettazione in autonomia, rifles ...; [Leggi tutto...]
La competenza personale, sociale e capacità a imparare è una delle otto competenze chiave per l'apprendimento permanente indicate come necessarie dall'Unione Europea per promuovere abilità e competenze per la realizzazione personale, la salute, l'occupabilità e l'inclusione sociale. Questo contributo presenta una esperienza che da risalto a questo obiettivo imprescindibile sollecitando nelle bambine e nei bambini alcune life skills quali cooperazione, progettazione in autonomia, riflessione critica e presa di decisioni, valutazione e condivisione, e, se necessario, ricerca del sostegno del pari o di un adulto. E' un compito autentico la cui finalità è non solo giocare insieme ma anche ideare un artefatto da donare ai compagni della classe parallela. Un'esperienza concreta per costruire la propria identità. presente e futura, di cittadino partecipe e solidale per creare legami positivi di interdipendenza emotiva, comunicativa e sociale.
Abstract/Sommario: E' noto che la scuola (e l'educazione) aiutano i bambini e i ragazzi a stare nel presente, acquisendo conoscenze e competenze utili che sono necessarie per affrontare ogni giorno la vita quotidiana. Oggi l'insegnamento di educazione civica (L. n° 92/2019) costituisce una buona occasione per immaginare, secondo l'autrice, la creazione a scuola di un laboratorio di cittadinanza democratica che serve per affrontare i temi attuali più importanti per i bambini e per i ragazzi, aiutandoli a ...; [Leggi tutto...]
E' noto che la scuola (e l'educazione) aiutano i bambini e i ragazzi a stare nel presente, acquisendo conoscenze e competenze utili che sono necessarie per affrontare ogni giorno la vita quotidiana. Oggi l'insegnamento di educazione civica (L. n° 92/2019) costituisce una buona occasione per immaginare, secondo l'autrice, la creazione a scuola di un laboratorio di cittadinanza democratica che serve per affrontare i temi attuali più importanti per i bambini e per i ragazzi, aiutandoli a diventare cittadini attivi e consapevoli. Tenendo presente che la scuola è uno spazio pubblico che raccoglie una pluralità, diversità (ed unicità) di diversi soggetti, può diventare un terreno fertile per promuovere ed attivare pratiche di convivenza, partecipazione e cittadinanza. A tal punto l'autrice propone di far diventare la scuola una palestra di democrazia, inserendo nel programma didattico le ore di educazione civica, insegnando ai propri allievi ad agire politicamente, cioè a dialogare nella diversità e a deliberare consapevolmente. Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado (che comprende i ragazzi della cosiddetta età di mezzo) il percorso di educazione civica dovrebbe intendersi come un laboratorio di democrazia, basandosi su tre principi cardine: 1) Co-costruire pratiche di cittadinanza e partecipazione; 2) Mettere al centro il dialogo e la deliberazione; 3) Trovare una soluzione creativa ad una situazione problematica.
Abstract/Sommario: L'autore ci parla dell'Archivio dei Quaderni di Scuola, un archivio storico che si trova a Milano e rappresenta il custode delle voci dei bambini e degli adolescenti (degli anni passati) provenienti non solo dall'Italia (circa 1500) ma anche di oltre 35 Paesi del mondo. Sorto nel 2004 questo archivio è stato poi riconosciuto (2019) dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Regione Lombardia inteso come archivio di "interesse storico particolarmente importante", ideato da ...; [Leggi tutto...]
L'autore ci parla dell'Archivio dei Quaderni di Scuola, un archivio storico che si trova a Milano e rappresenta il custode delle voci dei bambini e degli adolescenti (degli anni passati) provenienti non solo dall'Italia (circa 1500) ma anche di oltre 35 Paesi del mondo. Sorto nel 2004 questo archivio è stato poi riconosciuto (2019) dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Regione Lombardia inteso come archivio di "interesse storico particolarmente importante", ideato da una associazione (Quaderni Aperti APS-ETS) formata da un gruppo di persone con un interesse in comune: quello, cioè, per le voci storiche di bambini e ragazzi. Lo scopo è quello di raccogliere e conservare questi diari e soprattutto farli rivivere nel presente programmando mostre, pubblicazioni o laboratori per le scuole. L'idea è quella di far emergere le "piccole voci", che spesso rimangono chiuse in uno scatolone in soffitta, o in un cassetto, cioè i ricordi personali che con il passare del tempo acquistano poi un valore storico e pedagogico sempre più grande. Questa collezione cresce sempre di più grazie alle donazioni di materiale che arriva dall'Italia e da tutto il mondo; oltre a metterlo a disposizione di insegnanti, ricercatori e studenti, è importante farlo "uscire" dall'archivio per generare scambio, discussione, riflessione riguardo alla evoluzione e al cambiamento dei vari metodi di insegnamento nelle scuole di tutta Italia negli anni passati.