Abstract/Sommario: Questo articolo si chiede quale ruolo gioca l'ambiente materiale nel trasformare un linguaggio visivo in un linguaggio tattile? Per approfondire questa domanda, l'autrice esamina il linguaggio e l'infrastruttura tra le persone sordocieche alla Gallaudet University. Dal 2005, gli aspetti del paesaggio urbano locale sono stati progettati pensando alle pratiche dlle eprsone non udenti. Recentemente, sotto l'influenza del movimento protattile, l'attenzione si è rivolta alle dimensioni tatt ...; [Leggi tutto...]
Questo articolo si chiede quale ruolo gioca l'ambiente materiale nel trasformare un linguaggio visivo in un linguaggio tattile? Per approfondire questa domanda, l'autrice esamina il linguaggio e l'infrastruttura tra le persone sordocieche alla Gallaudet University. Dal 2005, gli aspetti del paesaggio urbano locale sono stati progettati pensando alle pratiche dlle eprsone non udenti. Recentemente, sotto l'influenza del movimento protattile, l'attenzione si è rivolta alle dimensioni tattili del design. Professionisti e consulenti contribuiscono a questi sforzi e le persone con sordocecità cercano non solo di ampliare la gamma di canali sensoriali che li collegano al loro ambiente, ma anche di creare ambienti che rafforzino tali connessioni tra i domini linguistici, sensoriali e ambientali. Basandosi sulla nozione di "canale" come è stata applicata e sviluppata nell'antropologia linguistica e nei campi correlati, l'autrice sostiene che la ricanalizzazione del linguaggio tra le persone sordocieche al Gallaudet implica canali di trasmissione. Le percezioni di chi comunica possibilmente con i segni sono modellate da percezioni più generali di ciò che è possibile nella vita e ciò che è possibile nella vita dipende dalle infrastrutture.