Abstract/Sommario: Ascoltare richiede una disposizione del cuore, un’apertura a tutto campo a ciò che è altro da me e che domanda attenzione. Ascoltare è mettere a disposizione sensibilità e intelligenza per comprendere ciò che l’altro dice, non dice e vorrebbe forse dire. Ascoltare è dare spazio all’altro, è disponibilità a stabilire una relazione. Non ascolto in modo autentico se sono alla ricerca soltanto di conferme del mio modo di agire, di pensare e di vivere. Ascoltare è consentire all’altro di ...; [Leggi tutto...]
Ascoltare richiede una disposizione del cuore, un’apertura a tutto campo a ciò che è altro da me e che domanda attenzione. Ascoltare è mettere a disposizione sensibilità e intelligenza per comprendere ciò che l’altro dice, non dice e vorrebbe forse dire. Ascoltare è dare spazio all’altro, è disponibilità a stabilire una relazione. Non ascolto in modo autentico se sono alla ricerca soltanto di conferme del mio modo di agire, di pensare e di vivere. Ascoltare è consentire all’altro di offrire delle alternative. L’altro è sempre novità. L’altro è diversità, l’altro è eccedenza rispetto ai modi stereotipati e abitudinari di classificare la realtà che incontro, l’altro è stupore. L'approfondimento mette l'accento sulle parole e sui gesti che caratterizzano il prendersi cura della persona con disabilità di qualsiasi professionista dal centralino che filtra le richieste, all'operatore sociosanitario, allo psicologo.