Abstract/Sommario: La pandemia del covid-19 ha messo in evidenza l'importanza delle relazioni e la nostra vita è sancita da una variegata serie di relazioni; queste ultime riguardano tutti gli ambiti: lavoro, famiglia, scuola, comunità religiosa ma anche ospedali e case di riposo e quindi, in poche parole, noi non possiamo vivere senza relazioni. Considerando poi la persona anziana, quest'ultima ha più bisogno di avere relazioni e l'autore di questo articolo si chiede se in tal caso la robotica può salva ...; [Leggi tutto...]
La pandemia del covid-19 ha messo in evidenza l'importanza delle relazioni e la nostra vita è sancita da una variegata serie di relazioni; queste ultime riguardano tutti gli ambiti: lavoro, famiglia, scuola, comunità religiosa ma anche ospedali e case di riposo e quindi, in poche parole, noi non possiamo vivere senza relazioni. Considerando poi la persona anziana, quest'ultima ha più bisogno di avere relazioni e l'autore di questo articolo si chiede se in tal caso la robotica può salvaguardare l'anziano dall'isolamento o meglio le relazioni fra anziano e robot possono sostituire quelle tra le persone umane? L'assistenza agli anziani rappresenta una delle più probabili applicazioni della futura tecnologia robotica ma, l'impiego dei robot nasconde delle insidie. Il robot non ha una capacità di critica e di analisi, di dare un significato alle cose che accadono, che sente, che fa; egli non è capace di dare risposte empatiche e non riesce a mettersi nei panni della persona anziana, inoltre non prova emozioni; le sue azioni comprendono solo compiti di assistenza, soprattutto nei casi di malattie gravi come: monitoraggio della vita quotidiana, somministrazione di farmaci, nutrizione, pulizia, ecc. Il lato sociale (relazione) non esiste e l'anziano comprende che il robot non è un essere umano e, in alcuni casi, lo può avvertire come una minaccia. Sostituire il robot alle relazioni interpersonali è un rischio e da ciò è necessario che la programmazione del robot preveda le relazioni umane con la nascita della robotica sociale integrativa.
Abstract/Sommario: Oggi esistono nuove concezioni riguardo la salute che sono proiettate verso modalità diverse in grado di confrontarsi con i criteri di adattabilità e resilienza; da ciò è nata la necessità di creare un nuovo modello assistenziale in cui lo stato della salute e il suo sviluppo deve essere compreso nella sua dimensione sociale, e quindi non può essere focalizzato solo sul trattamento della malattia. La medicina generale, in questa prospettiva, ha avviato un processo di trasformazione den ...; [Leggi tutto...]
Oggi esistono nuove concezioni riguardo la salute che sono proiettate verso modalità diverse in grado di confrontarsi con i criteri di adattabilità e resilienza; da ciò è nata la necessità di creare un nuovo modello assistenziale in cui lo stato della salute e il suo sviluppo deve essere compreso nella sua dimensione sociale, e quindi non può essere focalizzato solo sul trattamento della malattia. La medicina generale, in questa prospettiva, ha avviato un processo di trasformazione dentro il sistema delle cure in Italia, sviluppando varie forme associative della medicina generale (es. Unità complesse Cure Primarie) con la presenza di altri professionisti. A tal riguardo la Regione Marche ha avviato un progetto sperimentale che ha indagato le potenzialità di un intervento da parte degli assistenti sociali nell'ambito della medicina generale; ciò per rispondere, appunto, alle esigenze di garantire delle adeguate risposte ai bisogni di salute dei cittadini, promuovendo l'integrazione e il coordinamento degli interventi sociali e sanitari. Le azioni dell'assistente sociale nella medicina generale riguardano diverse aree di intervento: 1) Analisi e approccio di comunità; 2) Interventi con la persona e la famiglia; 3) Attività di ricerca.
Abstract/Sommario: L'esperienza recente della pandemia da covid -19 ha stravolto soprattutto il settore socio-sanitario e nelle residenze per le persone anziane, secondo l'autrice, si potrebbe optare per un utilizzo dei robot che aiutano a migliorare l'efficienza delle stesse strutture. Ciò facilita il distanziamento fisico e allieva le esigenze delle diverse attività di assistenza sanitaria. Sorge, però, la preoccupazione per il trattamento e la dignità delle persone anziane e l'autrice si chiede se: l ...; [Leggi tutto...]
L'esperienza recente della pandemia da covid -19 ha stravolto soprattutto il settore socio-sanitario e nelle residenze per le persone anziane, secondo l'autrice, si potrebbe optare per un utilizzo dei robot che aiutano a migliorare l'efficienza delle stesse strutture. Ciò facilita il distanziamento fisico e allieva le esigenze delle diverse attività di assistenza sanitaria. Sorge, però, la preoccupazione per il trattamento e la dignità delle persone anziane e l'autrice si chiede se: l'introduzione dei robot per assistenza può migliorare la situazione (tenendo presente che, in alcune strutture per anziani, non sempre questi ultimi sono sempre assistiti in maniera adeguata, anzi in alcuni casi estremi sono addirittura maltrattati). I robot risultano esenti dallo stress, dalla stanchezza e soprattutto il carico lavorativo e quindi, possono migliorare la vita degli anziani; tuttavia, essendo i robot incapaci di provare emozioni ed empatia, favorisce la sensazione da parte della persona assistita di vedere la sua vita pressoché vuota. Esistono, perciò, valide ragioni per escludere il fatto che i robot possano sostituire integralmente l'operato umano nella cura ed assistenza, anche se in quest'ultima si possono gradualmente inserire in modo che producano effetti positivi sulla vita e la dignità delle persone.