Abstract/Sommario: La distrofia muscolare di Duchenne è una sindrome che comporta danni muscolari e scheletrici che possono comportare insufficienza respiratoria, immobilità e problemi ai muscoli orofaringei. Utilizzando un questionario e un videofluorografo gli autori hanno preso in considerazione i problemi di deglutizione presenti in 31 maschi diagnosticati con questa sindrome. I dati raccolti hanno permesso di individuare con la videofluorografia problemi di disfagia in adolescenti che ancora non man ...; [Leggi tutto...]
La distrofia muscolare di Duchenne è una sindrome che comporta danni muscolari e scheletrici che possono comportare insufficienza respiratoria, immobilità e problemi ai muscoli orofaringei. Utilizzando un questionario e un videofluorografo gli autori hanno preso in considerazione i problemi di deglutizione presenti in 31 maschi diagnosticati con questa sindrome. I dati raccolti hanno permesso di individuare con la videofluorografia problemi di disfagia in adolescenti che ancora non manifestavano sintomi. Gli autori mettono in risalto la validità di questo esame nei soggetti con Duchenne, anche quando ancora non manifestano sintomi per problemi di deglutizione.
Abstract/Sommario: Gli autori hanno voluto conoscere meglio gli atteggiamenti individuali e le strategie personali esibite dai pazienti ricoverati dopo un ictus. L'obiettivo era quello di individuare i fattori che possono incidere positivamente o negativamente sul decorso della malattia durante il ricovero. Sono stati coinvolti 10 pazienti intervistandoli ed esaminandoli nel periodo tra le sei settimane e i 13 mesi dopo l'ictus. Sono emerse differenze personali interne ed esterne in relazione al ricovero ...; [Leggi tutto...]
Gli autori hanno voluto conoscere meglio gli atteggiamenti individuali e le strategie personali esibite dai pazienti ricoverati dopo un ictus. L'obiettivo era quello di individuare i fattori che possono incidere positivamente o negativamente sul decorso della malattia durante il ricovero. Sono stati coinvolti 10 pazienti intervistandoli ed esaminandoli nel periodo tra le sei settimane e i 13 mesi dopo l'ictus. Sono emerse differenze personali interne ed esterne in relazione al ricovero e alla valutazione della terapia. Gli autori mettono in risalto la necessità di conoscere questi aspetti per programmare un intervento che risulti partecipato e positivo.
Abstract/Sommario: Molte persone sopravvissute all'infarto vivono in casa assistiti da persone non specializzate e la ricerca ha verificato che questi assistente sperimentano forte logorio. L'articolo riporta i dati di uno studio condotto longitudinalmente per valutare i cambiamenti nel tempo di questo stress, le caratteristiche di chi assiste e le risposte dei servizi. Per questo sono stati esaminati 90 casi utilizzando il Caregiver Strain Index mettendoli in relazione alle caratteristiche degli assisti ...; [Leggi tutto...]
Molte persone sopravvissute all'infarto vivono in casa assistiti da persone non specializzate e la ricerca ha verificato che questi assistente sperimentano forte logorio. L'articolo riporta i dati di uno studio condotto longitudinalmente per valutare i cambiamenti nel tempo di questo stress, le caratteristiche di chi assiste e le risposte dei servizi. Per questo sono stati esaminati 90 casi utilizzando il Caregiver Strain Index mettendoli in relazione alle caratteristiche degli assistiti: salute, abilità funzionali, motricità e partecipazione. Un assistente su tre è risultato stressato senza particolari differenze in relazione al periodo di rilevazione. Sono emerse invece relazioni tra stress ed abilità funzionali presenti nel paziente. Gli autori concludono che si rivela importante la riabilitazione funzionale per il successivo rientro a casa.
Abstract/Sommario: Un ausilio può cambiare la qualità della vita di una persona disabile con effetti più evidenti di quelli di una terapia occupazionale o fisiatrica. Gli autori hanno voluto valutare il livello di soddisfazione degli utenti che hanno utilizzato sedie a rotelle ed ausili per la mobilità. Sono stati intervistati 262 utenti utilizzando il The Quebec User Evaluation of Satisfation with Assistive Technology-QUEST 2,0. il livello di soddisfazione è risultato elevato e l'utilizzo regolare e quo ...; [Leggi tutto...]
Un ausilio può cambiare la qualità della vita di una persona disabile con effetti più evidenti di quelli di una terapia occupazionale o fisiatrica. Gli autori hanno voluto valutare il livello di soddisfazione degli utenti che hanno utilizzato sedie a rotelle ed ausili per la mobilità. Sono stati intervistati 262 utenti utilizzando il The Quebec User Evaluation of Satisfation with Assistive Technology-QUEST 2,0. il livello di soddisfazione è risultato elevato e l'utilizzo regolare e quotidiano, anche se molti non sono mai stati contattati per verificare l'utilità dell'ausilio prescritto. Molti di loro non hanno mai sperimentato altri tipi di ausili.
Abstract/Sommario: Gli autori hanno voluto verificare la significatività della Falls Behavioural Scale for Older, un test adattato in grado di rilevare i rischi di caduta nelle persone anziane. Per questo sono stati valutati 678 ospiti di strutture residenziali sopra i 65 anni di età. Utilizzando una scala ridotta a 29 item è stato possibile verificare la validità dello strumento e la sua utilità per programmare l'adeguamento degli spazi per la vita giornaliera di queste persone. Il questionario permette ...; [Leggi tutto...]
Gli autori hanno voluto verificare la significatività della Falls Behavioural Scale for Older, un test adattato in grado di rilevare i rischi di caduta nelle persone anziane. Per questo sono stati valutati 678 ospiti di strutture residenziali sopra i 65 anni di età. Utilizzando una scala ridotta a 29 item è stato possibile verificare la validità dello strumento e la sua utilità per programmare l'adeguamento degli spazi per la vita giornaliera di queste persone. Il questionario permette anche di eliminare limitazioni e protezioni quando risultano in eccesso.
Abstract/Sommario: Gli autori hanno intervistato telefonicamente 26 persone, che avevano rifiutato un trattamento multidisciplinare per la terapia di danni muscoloscheletrici agli arti superiori, al fine di conoscere le ragioni del rifiuto, le aspettative e il giudizio sul trattamento proposto. Per un confronto sono stati intervistati direttamente anche 24 pazienti che si erano sottoposti al trattamento. Sono emerse resistenze intrinseche come la percezione di interventi a carattere troppo psicologico. L ...; [Leggi tutto...]
Gli autori hanno intervistato telefonicamente 26 persone, che avevano rifiutato un trattamento multidisciplinare per la terapia di danni muscoloscheletrici agli arti superiori, al fine di conoscere le ragioni del rifiuto, le aspettative e il giudizio sul trattamento proposto. Per un confronto sono stati intervistati direttamente anche 24 pazienti che si erano sottoposti al trattamento. Sono emerse resistenze intrinseche come la percezione di interventi a carattere troppo psicologico. La componente cognitivo - comportamentale è invece stata vista come la componente più valida tra quanti hanno accettato il trattamento.