Abstract/Sommario: Riferendosi agli ultimi studi effettuati (Trastek e colleghi, 2014) l'articolo afferma che l'adozione di uno stile "servant leader" risulta particolarmente utile nei contesti sanitari; infatti, esso non solo contribuisce al miglioramento del clima psico-sociale, ma appare in grado di influenzare in modo positivo le condizioni operative e i risultati del lavoro di cura. Di conseguenza, nell'intento di migliorare l'assetto e il funzionamento delle Aziende Sanitarie, sarebbe opportuno, no ...; [Leggi tutto...]
Riferendosi agli ultimi studi effettuati (Trastek e colleghi, 2014) l'articolo afferma che l'adozione di uno stile "servant leader" risulta particolarmente utile nei contesti sanitari; infatti, esso non solo contribuisce al miglioramento del clima psico-sociale, ma appare in grado di influenzare in modo positivo le condizioni operative e i risultati del lavoro di cura. Di conseguenza, nell'intento di migliorare l'assetto e il funzionamento delle Aziende Sanitarie, sarebbe opportuno, non solo, monitorare gli aspetti strutturali e amministrativi, ma anche quelli di diversa natura come per esempio le relazioni tra stile di leadership e comportamento dei collaboratori. Questo è importante ai fini dell'efficienza e della qualità dei servizi erogati ai cittadini.
Abstract/Sommario: La musica suscita diversi tipi di memorizzazione, conscia e inconscia, volontaria e involontaria; siccome è una cosa inaspettata, vista la complessità di questa funzione cognitiva, la memoria musicale si rivela in modo straordinario resistente alle malattie cerebrali. Studi clinici hanno dimostrato che alcuni ex musicisti, colpiti dal morbo di Alzheimer, pur avendo delle gravi alterazioni a livello linguistico e a quello della memoria, sono riusciti a conservare intatte le loro attitud ...; [Leggi tutto...]
La musica suscita diversi tipi di memorizzazione, conscia e inconscia, volontaria e involontaria; siccome è una cosa inaspettata, vista la complessità di questa funzione cognitiva, la memoria musicale si rivela in modo straordinario resistente alle malattie cerebrali. Studi clinici hanno dimostrato che alcuni ex musicisti, colpiti dal morbo di Alzheimer, pur avendo delle gravi alterazioni a livello linguistico e a quello della memoria, sono riusciti a conservare intatte le loro attitudini musicali. Anche pazienti non musicisti (con funzioni cognitive comunque compromesse dalla demenza), sono riusciti, comunque, capaci di dimostrare di rievocare vecchi motivi musicali e perfino ad impararne altri nuovi. Ciò dimostra che le tracce che la musica lascia nella memoria si possono trovare in aree cerebrali diverse da quelle che sono (per es. l'ippocampo) danneggiate dal morbo. Quindi la musica non si esaurisce solo in una forma particolare di linguaggio ma può rappresentare una modalità più primitiva di comunicazione insita nell'uomo e meno vulnerabile ai danni cerebrali. Molti studi hanno, infatti, dimostrato i benefici effetti dei laboratori musicali, sia per i malati di Alzheimer e sia per quelli colpiti da altre malattie senili (morbo di Parkinson); tali effetti hanno il potere di ridurre l'ansia, la depressione migliorando l'umore, la comunicazione e l'autonomia delle persone malate. Partendo da tali esperienze, alla fine, si è attribuito alla musica virtù terapeutiche, in particolare la capacità indiscussa di stimolare l'attività e la plasticità del cervello.