Abstract/Sommario: Vicenza, Sanremo, Nocera, Treviso, Grottaferrata, Agrigento, Cagliari, Roma, Parma, Vercelli... Da nord a sud, in montagna e in città, senza dimenticare le isole, gli episodi di violenza, di abuso, di intolleranza commessi da insegnanti, operatori, educatori verso persone deboli loro affidate sono presenti nelle cronache. Ciò lo vediamo e lo leggiamo con cadenza quasi giornaliera ma passato lo sgomento, secondo l'autore, occorre parlarne, riflettere e confrontarsi perché si tratta di u ...; [Leggi tutto...]
Vicenza, Sanremo, Nocera, Treviso, Grottaferrata, Agrigento, Cagliari, Roma, Parma, Vercelli... Da nord a sud, in montagna e in città, senza dimenticare le isole, gli episodi di violenza, di abuso, di intolleranza commessi da insegnanti, operatori, educatori verso persone deboli loro affidate sono presenti nelle cronache. Ciò lo vediamo e lo leggiamo con cadenza quasi giornaliera ma passato lo sgomento, secondo l'autore, occorre parlarne, riflettere e confrontarsi perché si tratta di una questione e di un problema che riguarda tutti; ne devono parlare gli operatori che lavorano nei servizi così come devono interrogarsi e riflettere le Istituzioni che "prendono in carico" le persone con il compito di assicurare risposte adeguate ai loro bisogni. Occorre, prima di tutto, mettere in fila tutte le questioni riguardanti le strutture (specie quelle di tipo privatistico): autorizzazioni, accreditamenti, tipologia del personale, qualifiche professionali, capacità recettive, utenti, criteri di ammissione, ecc.) ed affrontarle con determinazione.