Abstract/Sommario: L'articolo tratta di una intervista al professor Carlo Lepri sui temi dell'autonomia e adultità per le persone con disabilità, il quale afferma che è in atto un importante cambiamento, cioè una nuova visione (come da lui stesso definita) antropologica della disabilità. Lepri afferma che negli ultimi decenni è appunto profondamente cambiata la rappresentazione sociale della disabilità, permettendo di porre l'attenzione ai bisogni di normalità delle persone con disabilità; quindi, gli st ...; [Leggi tutto...]
L'articolo tratta di una intervista al professor Carlo Lepri sui temi dell'autonomia e adultità per le persone con disabilità, il quale afferma che è in atto un importante cambiamento, cioè una nuova visione (come da lui stesso definita) antropologica della disabilità. Lepri afferma che negli ultimi decenni è appunto profondamente cambiata la rappresentazione sociale della disabilità, permettendo di porre l'attenzione ai bisogni di normalità delle persone con disabilità; quindi, gli stessi bisogni che riguardano in modo indistinto tutte le persone e che sono presenti al di là delle loro specifiche condizioni di salute; vale a dire, tutte quelle necessità affettive, educative, esperienziali, di ruolo e di senso che fanno parte della vita psicologica e sociale di ogni persona. Non è più il deficit al centro dell'attenzione, bensì il modo in cui la persona funziona e abita il mondo. Fra i tanti bisogni Lepri si sofferma su quello dell'accoglienza, affermando che affinchè questo possa dispiegarsi, occorre innanzitutto aiutare la famiglia. Secondo Lepri una famiglia può diventare accogliente e contenitiva di fronte alla condizione di disabilità del proprio figlio se non si sente essa stessa giudicata e quindi sostenuta (accolta). La più importante forma di aiuto alla famiglia è rappresentata dalla presenza di servizi idonei a comprendere quest'ultima e a stabilire un forte rapporto; tali servizi devono però avere un orientamento centrato sulla valorizzazione delle risorse e rinunciare all'onnipotenza professionale.