Abstract/Sommario: I ritardi di prestazione nelle abilità cognitive della teoria della mente (ToM) esibiti dai bambini ciechi congeniti sono stati spesso attribuiti alla mancanza di esperienze visive e sociali. Tuttavia, questi ritardi potrebbero anche essere in parte dovuti a fattori neurologici. In alcuni bambini la cecità è dovuta a cause neuronali e, quando a queste si associano anche altre disabilità, gli effetti sulla ToM possono essere maggiori di quelli dei bambini con sola cecità di origine ocul ...; [Leggi tutto...]
I ritardi di prestazione nelle abilità cognitive della teoria della mente (ToM) esibiti dai bambini ciechi congeniti sono stati spesso attribuiti alla mancanza di esperienze visive e sociali. Tuttavia, questi ritardi potrebbero anche essere in parte dovuti a fattori neurologici. In alcuni bambini la cecità è dovuta a cause neuronali e, quando a queste si associano anche altre disabilità, gli effetti sulla ToM possono essere maggiori di quelli dei bambini con sola cecità di origine oculare. L'articolo riassume lo studio condotto su un gruppo di bambini con cecità congenita di tipo neuronale e su di un altro con cecità congenita oculare. Utilizzando anche un gruppo di controllo sono stati esaminati alcuni compiti relativi alla teoria della mente adattati per bambini non vedenti. Rispetto ai bambini vedenti le prestazioni ToM erano più lente nei bambini con cecità di origine neurologica, ma non in quelli con cecità oculare. Lo sviluppo della ToM in bambini ciechi congeniti potrebbe essere legato ad altri fattori al di là della perdita della funzione sensoriale e della mancanza di esperienze sociali e comunicative visive. Poter conoscere i problemi specifici della teoria della mente nei bambini ciechi congeniti per cause neuronali aiuta gli specialisti a prendere in considerazione nuovi paradigmi di ricerca per la teoria della mente per questa popolazione.
Abstract/Sommario: Tutte le persone debbono poter partecipare liberamente alla vita culturale della comunità (Nazioni Unite , 2012). Sono stati fatti grandi progressi in Europa e in tutto il mondo per l'inclusione dei non vedenti nella vita culturale. Oggi, in molti musei possono essere toccati oggetti e reperti originali o riproduzioni tridimensionali. i dipinti, invece, richiedono un approccio diverso, perché occorre realizzare un adattamento tattile. Gli autori descrivono la tecnica utilizzata per ada ...; [Leggi tutto...]
Tutte le persone debbono poter partecipare liberamente alla vita culturale della comunità (Nazioni Unite , 2012). Sono stati fatti grandi progressi in Europa e in tutto il mondo per l'inclusione dei non vedenti nella vita culturale. Oggi, in molti musei possono essere toccati oggetti e reperti originali o riproduzioni tridimensionali. i dipinti, invece, richiedono un approccio diverso, perché occorre realizzare un adattamento tattile. Gli autori descrivono la tecnica utilizzata per adattare al tatto il dipinto che ritrae l'imperatrice Elisabetta d'Asburgo, nota con il nome di Sissi, esposto al Museo regionale di Celje in Slovenia opera dall'artista austriaco Georg Martin Ignaz Raab.
Abstract/Sommario: Il coinvolgimento emotivo (il reciproco scambio di emozioni) è una caratteristica fondamentale delle interazioni sociali adeguate ed è essenziale per la regolazione delle emozioni e per lo sviluppo di valide relazioni di attaccamento. L'articolo presenta il modello di intervento per il coinvolgimento emotivo (IMAI) realizzato per quanti lavorano con persone sordocieche congenite (insegnanti, operatori sanitari, operatori di sostegno) per saper gestire il coinvolgimento emotivo durante ...; [Leggi tutto...]
Il coinvolgimento emotivo (il reciproco scambio di emozioni) è una caratteristica fondamentale delle interazioni sociali adeguate ed è essenziale per la regolazione delle emozioni e per lo sviluppo di valide relazioni di attaccamento. L'articolo presenta il modello di intervento per il coinvolgimento emotivo (IMAI) realizzato per quanti lavorano con persone sordocieche congenite (insegnanti, operatori sanitari, operatori di sostegno) per saper gestire il coinvolgimento emotivo durante l'interazione e la comunicazione. Vengono presentati i principi teorici su cui si basa il modello, le implicazioni pratiche e i primi risultati ottenuti.
Abstract/Sommario: I comportamenti problematici esibiti da bambini con deficit evolutivo includono stereotipie, comportamenti non adeguati, aggressività e autolesionismo, con l'incidenza del 40% nella popolazione totale e con tassi più elevati se si considera il deficit visivo. I bambini pluriminorati con deficit visivo solitamente esibiscono comportamenti stereotipati autostimolatori come dondolare e muovere le mani. Intervenire per ridurre rapidamente questi comportamenti è importante per ottimizzare i ...; [Leggi tutto...]
I comportamenti problematici esibiti da bambini con deficit evolutivo includono stereotipie, comportamenti non adeguati, aggressività e autolesionismo, con l'incidenza del 40% nella popolazione totale e con tassi più elevati se si considera il deficit visivo. I bambini pluriminorati con deficit visivo solitamente esibiscono comportamenti stereotipati autostimolatori come dondolare e muovere le mani. Intervenire per ridurre rapidamente questi comportamenti è importante per ottimizzare i benefici ottenuti con gli apprendimenti. La musica è stata utilizzata in un intervento per diminuire il comportamento autolesivo in un giovane con gravi disabilità intellettive o per intervenire sulla stereotipia vocale di due bambini autistici. Inoltre, in una ricerca condotta sui benefici della musica come sottofondo ambientale per due bambini pluriminorati con deficit visivo, Lancioni et al. (2010) trovarono che la stereotipia vocale era diminuita e che il comportamento adattivo era aumentato. Allo stesso modo, il ricorso alla musica come sottofondo può anche migliorare il comportamento e la prestazione al compito degil alunni non vedenti a scuola. Al contrario, altri ricercatori hanno scoperto che la musica può aumentare i comportamenti problematici delle persone come è avvenuto in uno studio condotto su un ragazzo con sindrome Down e deficit intellettivo. Gli autori presentano l'esito di una ricerca condotta su un alunno per valutare l'effetto della musica sui comportamenti che interferivano con le procedure di valutazione a scuola (stereotipie e/o non star seduto).