Abstract/Sommario: Il numero delle persone anziane con disabilità intellettiva lieve e moderata è in rapida crescita. Gli autori hanno esaminato come le risorse personali (salute, servizi per la salute mentale) incidano sul benessere di queste persone. Sono stati esaminati i dati raccolti con indagini longitudinali su 667 persone attraverso interviste tra il 2006 e il 2010. Sono stati presi in considerazione gli indicatori delle risorse personali e quelli del benessere (soddisfazione della vita, felicità ...; [Leggi tutto...]
Il numero delle persone anziane con disabilità intellettiva lieve e moderata è in rapida crescita. Gli autori hanno esaminato come le risorse personali (salute, servizi per la salute mentale) incidano sul benessere di queste persone. Sono stati esaminati i dati raccolti con indagini longitudinali su 667 persone attraverso interviste tra il 2006 e il 2010. Sono stati presi in considerazione gli indicatori delle risorse personali e quelli del benessere (soddisfazione della vita, felicità e solitudine). Inoltre, sono stati raccolti dati sulle caratteristiche generali e sull'autonomia. I risultati ottenuti indicano che l'età è positivamente correlata alla diminuzione della mobilità e alla disabilità uditiva e negativamente correlata alla vita indipendente e all'autonomia intesa come tempo libero e autonomia nel processo decisionale. Confrontando i dati nel corso degli anni si è visto che, ad eccezione della salute che si è deteriorata e della soddisfazione sociale che è migliorata, quasi tutte le variabili sono rimaste stabili nell'arco dei 4 anni. Inoltre, lo stato fisico buono 2006 è correlato alla felicità nel 2010. Nonostante l'età sia associata con il peggioramento delle condizioni di salute fisica e mentale e con un supporto sociale ridotto, lo studio ha dimostrato che le persone anziane con deficit intellettivo hanno livelli relativamente alti di benessere. Si analizzano alcuni aspetti dell'invecchiamento e l'impatto degli eventi della vita.
Abstract/Sommario: Gli autori denunciano il fatto che in molti loro pazienti con deficit intellettivo, trattati con melatonina per disturbi del sonno, i vantaggi registrati inizialmente con il farmaco scompaiono nel giro di poche settimane dall'inizio della terapia. Dal momento che la dose somministrata non è estremamente elevata, si ipotizza che il mancato effetto possa essere attribuito al non assorbimento metabolico della melatonina legato a un singolo polimorfismo nucleotidico SNP del CYPIA2. Attrave ...; [Leggi tutto...]
Gli autori denunciano il fatto che in molti loro pazienti con deficit intellettivo, trattati con melatonina per disturbi del sonno, i vantaggi registrati inizialmente con il farmaco scompaiono nel giro di poche settimane dall'inizio della terapia. Dal momento che la dose somministrata non è estremamente elevata, si ipotizza che il mancato effetto possa essere attribuito al non assorbimento metabolico della melatonina legato a un singolo polimorfismo nucleotidico SNP del CYPIA2. Attraverso lo studio del DNA preso da un campione di 15 pazienti che presentavano questa caratteristica in uno specifico arco di tempo, è stato possibile rilevare come la concentrazione del farmaco diminuisse significativamente e soprattutto nei soggetti diagnosticati con tratto autistico. Queste informazioni potrebbero suggerire la presenza di una componente genetica specifica nell'autismo.
Abstract/Sommario: In base alla legislazione olandese, i progetti di supporto individuali possono rispondere contemporaneamente alle aspettative della persona con deficit intellettivo e a quelle dei servizi professionali a condizione che vengano rispettati i criteri generali stabiliti. Gli autori presentano l'esito di uno studio condotto su olandesi con deficit intellettivo per valutare la loro percezione dei programmi di sostegno individualizzato ricevuti. Attraverso l'intervista semi strutturata di 61 ...; [Leggi tutto...]
In base alla legislazione olandese, i progetti di supporto individuali possono rispondere contemporaneamente alle aspettative della persona con deficit intellettivo e a quelle dei servizi professionali a condizione che vengano rispettati i criteri generali stabiliti. Gli autori presentano l'esito di uno studio condotto su olandesi con deficit intellettivo per valutare la loro percezione dei programmi di sostegno individualizzato ricevuti. Attraverso l'intervista semi strutturata di 61 persone seguite da organizzazioni diverse, è stato possibile constatare come non ci sia molto coinvolgimento degli utenti nella programmazione. Sembrerebbe che le organizzazioni preposte alla realizzazione di progetti di supporto individualizzati percepiscano il loro ruolo più come una competenza burocratica di documenti da compilare che non come uno strumento di intervento per la qualità della vita di queste persone.
Abstract/Sommario: Gli autori hanno condotto una ricerca sugli atteggiamenti nei confronti di alunni con deficit intellettivo da parte di insegnanti di educazione fisica della scuola superiore in Turchia, al fine di individuare correlazioni significative con l'età, il genere, l'esperienza didattica e la competenza nel trattare il deficit intellettivo. Per questo hanno intervistato 729 insegnati che operavano nelle 81 città con maggior densità di popolazione in Turchia, utilizzando la Teachers Attitudes t ...; [Leggi tutto...]
Gli autori hanno condotto una ricerca sugli atteggiamenti nei confronti di alunni con deficit intellettivo da parte di insegnanti di educazione fisica della scuola superiore in Turchia, al fine di individuare correlazioni significative con l'età, il genere, l'esperienza didattica e la competenza nel trattare il deficit intellettivo. Per questo hanno intervistato 729 insegnati che operavano nelle 81 città con maggior densità di popolazione in Turchia, utilizzando la Teachers Attitudes towards Children with Intellectual Disabilitiy Scale. L'indagine statistica dei dati ha permesso di constatare che non sono emerse correlazioni significative tra atteggiamento verso gli allievi e le diverse variabili considerate, ad eccezione dell'esperienza didattica e della competenza nel trattare questi studenti.
Abstract/Sommario: L'atteggiamento verso l'inclusione delle persone con deficit intellettivo è stato oggetto di molti studi, ma non sono ancora abbastanza note la consapevolezza dell'ambiente pubblico verso il deficit intellettivo e la stigmatizzazione. Infatti la relazione tra atteggiamenti, conoscenza e stigma nei confronti di questa disabilità non è stata molto considerata. Per questo gli autori si sono interessati a questi aspetti nel contesto di una società pluriculturale come quella inglese. Sono s ...; [Leggi tutto...]
L'atteggiamento verso l'inclusione delle persone con deficit intellettivo è stato oggetto di molti studi, ma non sono ancora abbastanza note la consapevolezza dell'ambiente pubblico verso il deficit intellettivo e la stigmatizzazione. Infatti la relazione tra atteggiamenti, conoscenza e stigma nei confronti di questa disabilità non è stata molto considerata. Per questo gli autori si sono interessati a questi aspetti nel contesto di una società pluriculturale come quella inglese. Sono stati intervistati con vignette, che riproducevano diverse situazioni di deficit intellettivo medio, 1002 cittadini in età lavorativa chiedendo di classificare le difficoltà presentate e valutare i livelli di inclusione sociale e gli attegiamenti verso questi soggetti anche in relazione a razza e religione. Per quanto sia emersa una posizione positiva verso l'inclusione, sono state riscontrate posizioni ambivalenti con correlazioni negative tra distanza sociale e atteggiamento. Lo stigma interessa nello stesso modo tutti i gruppi etnici e il contatto, insieme all'informazione, sembrano essere le strategie preferenziali per contrastare la non conoscenza e lo stigma.