Abstract/Sommario: Una delle maggior difficoltà durante la presa in carico riabilitativa all’interno dei centri di riabilitazione e dei servizi territoriali è quella di individuare una serie di interventi basati su stimolazioni efficaci e gratificanti in grado di elicitare interesse ed attenzione sostenuta, e migliore le condizioni di vigilanza ed allerta di base, intesa come uno stato dell’individuo, osservabile in una persona, e d interazione e coinvolgimento di una persona con il suo ambiente. Il lavo ...; [Leggi tutto...]
Una delle maggior difficoltà durante la presa in carico riabilitativa all’interno dei centri di riabilitazione e dei servizi territoriali è quella di individuare una serie di interventi basati su stimolazioni efficaci e gratificanti in grado di elicitare interesse ed attenzione sostenuta, e migliore le condizioni di vigilanza ed allerta di base, intesa come uno stato dell’individuo, osservabile in una persona, e d interazione e coinvolgimento di una persona con il suo ambiente. Il lavoro presentato è uno studio condotto presso Il Centro di Riabilitazione della Lega del Filo d’Oro di Osimo, dove il personale educativo è stato formato dal responsabile del programma con una serie di incontri e istruzioni sul caso; il training è stato effettuato con un approccio basato su prompting fisico-verbale, rinforzamento contingente, fading graduale dell’aiuto. L’obiettivo è stato di verificare gli effetti di un programma basato sull’impiego di switches (Big Red; Jelly Bean) e microswitches sullo stato di vigilanza e responsività di una ragazza con disabilità multiple profonde.; analizzare i possibili effetti inibitori sul comportamento autostimolatorio orale; osservare gli stati di felicità durante il training rispetto ad altre situazioni quotidiane di stimolazione sensoriale.