Abstract/Sommario: L'autolesionismo è un comportamento problematico presente in persone con diversi tipi di disordini neuroevolutivi, comprese varie sindromi genetiche e deficit intellettivi. Sebbene la presenza di questi comportamenti sia rilevante nelle disabilità dovute a mutazioni genetiche, non si sa ancora molto sulle loro origini neurobiologiche. Gli autori hanno preso in considerazione diversi comportamenti (stereotia, compunsione, tic) per individuare elementi in comune in chiave patofisiologica ...; [Leggi tutto...]
L'autolesionismo è un comportamento problematico presente in persone con diversi tipi di disordini neuroevolutivi, comprese varie sindromi genetiche e deficit intellettivi. Sebbene la presenza di questi comportamenti sia rilevante nelle disabilità dovute a mutazioni genetiche, non si sa ancora molto sulle loro origini neurobiologiche. Gli autori hanno preso in considerazione diversi comportamenti (stereotia, compunsione, tic) per individuare elementi in comune in chiave patofisiologica.
Abstract/Sommario: Il comportamento autolesivo è una condizione cronica presente nella disabilità intellettiva e/o evolutiva per la quale non si conoscono trattamenti. L'ipotesi del dolore ritiene che i soggetti con questa problematica presentino alterazioni o assenza nella percezione del dolore. Gli autori hanno voluto indagare su quanto sia frequente in questa popolazione il comportamento autolesivo cronico e la contemporanea manifestazione non verbale del dolore. Sono stati filmati quatttro soggetti ...; [Leggi tutto...]
Il comportamento autolesivo è una condizione cronica presente nella disabilità intellettiva e/o evolutiva per la quale non si conoscono trattamenti. L'ipotesi del dolore ritiene che i soggetti con questa problematica presentino alterazioni o assenza nella percezione del dolore. Gli autori hanno voluto indagare su quanto sia frequente in questa popolazione il comportamento autolesivo cronico e la contemporanea manifestazione non verbale del dolore. Sono stati filmati quatttro soggetti adulti in ambienti familiari e nei momenti in cui si manifestavano più frequentemente gli autolesionismi. Con l'analisi delle sequenze si è cercato di individuare le relazioni temporali tra comportamento e manifesatzioni di dolore. I dati ottenuti suggeriscono che la relazione tra i due eventi risenta molto di altri fattori come il tipo di autolesionismo, l'ambiente e le caratteristiche individuali. Comunque i risultati confermerebbero le teorie di Symons et al. sul ruolo del sistema nocicettivo nell'autolesionismo.
Abstract/Sommario: La teoria comportamentale ritiene che l'autolesionsmo (SIB) sia originato da comportamenti ripetitivi precoci con l'acquisizione di funzioni omestatiche della regolazione dello stimolo e, di conseguenza, la formazione di comportamenti autolesivi rinforzati socialmente o da meccanismi automatici interni. Gli autori hanno condotto una ricerca nella bibliografia pubblicata tra 1999 e il 2010 sulla formazione precoce di comportamenti autolesivi e sui loro meccanismi di mantenimento nelle p ...; [Leggi tutto...]
La teoria comportamentale ritiene che l'autolesionsmo (SIB) sia originato da comportamenti ripetitivi precoci con l'acquisizione di funzioni omestatiche della regolazione dello stimolo e, di conseguenza, la formazione di comportamenti autolesivi rinforzati socialmente o da meccanismi automatici interni. Gli autori hanno condotto una ricerca nella bibliografia pubblicata tra 1999 e il 2010 sulla formazione precoce di comportamenti autolesivi e sui loro meccanismi di mantenimento nelle persone con deficit intellettivo. In alcuni casi è emerso che il comportamento del battere il capo abbia origine da stereotipie, ma la maggioranza dei comportamenti autolesivi sembra derivare dallo sviluppo dinamico secondo il condizionamento pavloviano dell'aggressività, cioè sarebbero originati dall'esposizione ad eventi avversivi o frustranti.
Abstract/Sommario: L'autolesionismo è uno dei comportamenti più problematici manifestati dall'essere umano. Non si tratta di caso isolati, ma comunque non disponiamo di trattamenti efficaci generalizzabili sebbene sono stati condotti studi approfonditi per individuarne gli elementi eziologici e di mantenimento. Gli autori hanno esaminato 32 casi per un periodo di quattro ore ciascuno nel corso di tre settimane. Questo ha permesso di cogliere venti condizioni comportamentali e ambientali correlate ai comp ...; [Leggi tutto...]
L'autolesionismo è uno dei comportamenti più problematici manifestati dall'essere umano. Non si tratta di caso isolati, ma comunque non disponiamo di trattamenti efficaci generalizzabili sebbene sono stati condotti studi approfonditi per individuarne gli elementi eziologici e di mantenimento. Gli autori hanno esaminato 32 casi per un periodo di quattro ore ciascuno nel corso di tre settimane. Questo ha permesso di cogliere venti condizioni comportamentali e ambientali correlate ai comportamenti in esame. Incrociando i dati è stato possibile individuare le relazioni tra diversi patterns sia semplici che complessi.
Abstract/Sommario: In molti casi l'autolesionismo è attivato da neurorecettori del dolore del sistema nervoso periferico e, nei casi di deficit intellettivo causato da disordini evolutivi, può rappresentare una risposta a sensazioni di irritazione o di dolore. Nei casi di normalità sappiamo come agire sul sistema nervoso centrale in modo da abbassare la sensazione di dolore avvertita a livello nocicettivo spinale, ma nei casi di disordini evolutivi il dolore può anche coinvolgere segnali discendenti anti ...; [Leggi tutto...]
In molti casi l'autolesionismo è attivato da neurorecettori del dolore del sistema nervoso periferico e, nei casi di deficit intellettivo causato da disordini evolutivi, può rappresentare una risposta a sensazioni di irritazione o di dolore. Nei casi di normalità sappiamo come agire sul sistema nervoso centrale in modo da abbassare la sensazione di dolore avvertita a livello nocicettivo spinale, ma nei casi di disordini evolutivi il dolore può anche coinvolgere segnali discendenti antinocicettivi. Gli autori hanno svolto una ricerca bibliografica sulla relazione tra dolore cronico, alterazione della percezione del dolore e deficit intellettivo. I soggetti con X fragile e deficiit intellettivo e/o con la sindrome di Rett sono risultati con alterazioni della percezione del dolore e questo può determinare l'incapacità di interrompere il comportamento autolesivo. Molti di questi soggetti soffrono di riflusso gastroesofageo che può causare forti dolori viscerali e l'autolesionismo può avere la funzione di attivare i circuiti inibitori discendenti e sedare questi dolori. Gli autori ipotizzano che il dolore cronico e il funzionamento nella percezione del dolore possono essere correlati positivamente al comportamento autolesivo.