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Abstract/Sommario: Questo articolo descrive alcune pratiche efficaci di comunicazione aumentativa e alternativa (CAA) per soggetti affetti da disabilità intellettiva grave (severe intellectual disabilities/sid) che comunicano in modo non simbolico. Vengono presi in esame gli aspetti dell’idoneità alla CAA per soggetti affetti da SID, e si giunge alla conclusione che la CAA è adatta a qualsiasi persona che abbia esigenze di comunicazione che non vengono soddisfatte diversamente. Vengono quindi discussi i ...; [Leggi tutto...] Questo articolo descrive alcune pratiche efficaci di comunicazione aumentativa e alternativa (CAA) per soggetti affetti da disabilità intellettiva grave (severe intellectual disabilities/sid) che comunicano in modo non simbolico. Vengono presi in esame gli aspetti dell’idoneità alla CAA per soggetti affetti da SID, e si giunge alla conclusione che la CAA è adatta a qualsiasi persona che abbia esigenze di comunicazione che non vengono soddisfatte diversamente. Vengono quindi discussi i punti di forza e le difficoltà dei soggetti che comunicano a livello perlocutorio e illocutorio e viene fornita una gamma rappresentativa di esempi di CAA rivolta a questo tipo di popolazione. Inoltre, vengono presentate alcune idee su come realizzare questo tipo di intervento nell’ambito di un approccio tridimensionale di trattamento. L’articolo si conclude con una discussione su come le persone coinvolte possano lavorare insieme per ridefinire il concetto di successo della CAA per soggetti affetti da SID.

Abstract/Sommario: Negli ultimi vent’anni si è manifestato un crescente interesse verso la famiglia delle persone con disabilità. Da una visione centrata sull’enfasi degli effetti negativi sulla vita quotidiana dei suoi membri si è passati a una prospettiva di valorizzazione della famiglia come risorsa. In questo ambito è di particolare interesse il filone di studi e ricerche sulla Family Quality of Life/FQOL. Il presente lavoro fornisce il quadro teorico di riferimento e una rassegna dei principali foc ...; [Leggi tutto...] Negli ultimi vent’anni si è manifestato un crescente interesse verso la famiglia delle persone con disabilità. Da una visione centrata sull’enfasi degli effetti negativi sulla vita quotidiana dei suoi membri si è passati a una prospettiva di valorizzazione della famiglia come risorsa. In questo ambito è di particolare interesse il filone di studi e ricerche sulla Family Quality of Life/FQOL. Il presente lavoro fornisce il quadro teorico di riferimento e una rassegna dei principali focus attualmente oggetto di indagine.

Abstract/Sommario: Le persone affette da sordocecità congenita incontrano gravi difficoltà di comunicazione, con possibili ripercussioni sulle funzioni cognitive. A oggi non è stato svolto nessuno studio sull’interazione tra sordocecità e funzioni cognitive, ma alcuni dati di ricerca sull’invecchiamento in persone affette da sordocecità acquisita indicano una riduzione delle funzioni cognitive in questa popolazione. Anche se non è stata ancora indagata la correlazione tra riduzione delle funzioni cogniti ...; [Leggi tutto...] Le persone affette da sordocecità congenita incontrano gravi difficoltà di comunicazione, con possibili ripercussioni sulle funzioni cognitive. A oggi non è stato svolto nessuno studio sull’interazione tra sordocecità e funzioni cognitive, ma alcuni dati di ricerca sull’invecchiamento in persone affette da sordocecità acquisita indicano una riduzione delle funzioni cognitive in questa popolazione. Anche se non è stata ancora indagata la correlazione tra riduzione delle funzioni cognitive e abilità di comunicazione, si può ipotizzare che tale correlazione esista. Scopo della nostra ricerca era indagare la relazione, se esistente, tra le abilità di comunicazione e le funzioni cognitive in persone affette da sordocecità. Sia la letteratura che la pratica clinica hanno infatti dimostrato che la comunicazione è importante per lo sviluppo cognitivo e sociale dei bambini affetti da sordocecità congenita, e che la preparazione dei partner di comunicazione costituisce un fattore importante per le abilità di comunicazione della persona sordocieca. Lo studio si è concentrato sulle funzioni cognitive di persone affette da sordocecità congenita e ha coinvolto 117 soggetti, a cui è stato inviato un questionario da compilare. I risultati hanno confermato l’ipotesi di una significativa correlazione tra abilità di comunicazione e funzioni cognitive.

Abstract/Sommario: Lo scopo di questo studio era valutare la possibilità di utilizzare batterie di microswitch per promuovere risposte adattive in soggetti affetti da disabilità multiple e ridurne i comportamenti problema per migliorare la loro partecipazione all’ambiente circostante. Le risposte adattive consistevano in brevi manipolazioni di oggetti e i comportamenti problema in movimenti spastici o nel portare la mano alla bocca. Le batterie di microswitch sono state studiate per agire su alcune rispo ...; [Leggi tutto...] Lo scopo di questo studio era valutare la possibilità di utilizzare batterie di microswitch per promuovere risposte adattive in soggetti affetti da disabilità multiple e ridurne i comportamenti problema per migliorare la loro partecipazione all’ambiente circostante. Le risposte adattive consistevano in brevi manipolazioni di oggetti e i comportamenti problema in movimenti spastici o nel portare la mano alla bocca. Le batterie di microswitch sono state studiate per agire su alcune risposte considerate come precursori di comportamenti problema e promuovere risposte adattive alternative. Lo studio, che ha adottato un disegno sperimentale di tipo ABAB con controllo post-intervento, ha coinvolto due bambini affetti da disabilità multiple, uno dei quali era già stato precedentemente sottoposto a interventi basati su microswitch. I risultati indicano che l’intervento ha permesso di aumentare le risposte di manipolazione di oggetti da parte dei due partecipanti e di diminuire i comportamenti inappropriati, promovendo il ruolo attivo dei bambini secondo un concetto di terapia autodiretta. Infine vengono discusse le implicazioni per la ricerca e la pratica.

Abstract/Sommario: La rivista ha raggiunto il traguardo dei primi dieci anni di vita e il direttore editoriale traccia un breve quadro del lavoro svolto e le basi da cui partire per raggiungre i nuovi obiettivi a favore della qualità di vita delle persone con disabilità complesse.

Abstract/Sommario: L’approccio dialogico di creazione del significato determina una nuova e ricca prospettiva teorica attraverso la quale studiare le persone che comunicano a livello pre-simbolico e i loro partner di interazione. Lo scopo di questo studio era indagare se una scala di osservazione basata sulla teoria del dialogo, ovvero La Scale For Dialogical Meaning Making (S-DMM), potesse permettere di descrivere queste interazioni comunicative. Sono state codificate 18 interazioni videoregistrate tra ...; [Leggi tutto...] L’approccio dialogico di creazione del significato determina una nuova e ricca prospettiva teorica attraverso la quale studiare le persone che comunicano a livello pre-simbolico e i loro partner di interazione. Lo scopo di questo studio era indagare se una scala di osservazione basata sulla teoria del dialogo, ovvero La Scale For Dialogical Meaning Making (S-DMM), potesse permettere di descrivere queste interazioni comunicative. Sono state codificate 18 interazioni videoregistrate tra persone affette da disabilità multiple e intellettive profonde e i loro assistenti, tramite la S-DMM e una procedura di attribuzione consensuale dei punteggi. Una sufficiente concordanza tra giudici e una buona gamma di punteggi usati confermano l’utilità della S-DMM. Tra le implicazioni per la ricerca futura e per la pratica vengono commentati e discussi il valore della S-DMM e la procedura di attribuzione consensuale dei punteggi.

Abstract/Sommario: Lo scopo di questo articolo era esaminare le ricerche intervento concernenti l’uso dei dispositivi di comunicazione aumentativa e alternativa (CAA) assistita per persone affette da menomazione dell’udito e una o più disabilità aggiuntive. Sono stati individuati 14 studi basati su disegni di ricerca sperimentale, che hanno coinvolto un totale di 32 partecipanti. Gli studi sono stati classificati in termini di: (A) caratteristiche dei partecipanti; (B) caratteristiche del trainer/insegna ...; [Leggi tutto...] Lo scopo di questo articolo era esaminare le ricerche intervento concernenti l’uso dei dispositivi di comunicazione aumentativa e alternativa (CAA) assistita per persone affette da menomazione dell’udito e una o più disabilità aggiuntive. Sono stati individuati 14 studi basati su disegni di ricerca sperimentale, che hanno coinvolto un totale di 32 partecipanti. Gli studi sono stati classificati in termini di: (A) caratteristiche dei partecipanti; (B) caratteristiche del trainer/insegnante; (C) caratteristiche del setting; (D) dispositivo di CAA utilizzato; (E) metodi di selezione del sistema di CAA; (F) metodi adottati per l’insegnamento; (G) risultati. La maggior parte dei partecipanti erano adolescenti o giovani adulti affetti da disabilità gravi e multiple. Nonostante fosse stata impiegata un’ampia gamma di dispositivi di CAA, tali dispositivi erano comunque tutti abbastanza semplici. Inoltre, è emersa la mancanza di metodi sistematici per abbinare i dispositivi di CAA alle necessità dell’utente. Sono state infine discusse le implicazioni per la pratica clinica e la ricerca futura.

Abstract/Sommario: Questi due studi hanno valutato una tecnologia video basata su microswitch per la rilevazione di risposte della bocca e dell’occhio da parte di due partecipanti affetti da disabilità multiple profonde e comportamento motorio minimo. Contrariamente alla tecnologia tradizionale con microswitch ottici utilizzata per questo tipo di risposte, che richiedeva l’uso di montature di sostegno vicino al viso dell’utente, questa nuova tecnologia richiede soltanto dei piccoli puntini colorati sul v ...; [Leggi tutto...] Questi due studi hanno valutato una tecnologia video basata su microswitch per la rilevazione di risposte della bocca e dell’occhio da parte di due partecipanti affetti da disabilità multiple profonde e comportamento motorio minimo. Contrariamente alla tecnologia tradizionale con microswitch ottici utilizzata per questo tipo di risposte, che richiedeva l’uso di montature di sostegno vicino al viso dell’utente, questa nuova tecnologia richiede soltanto dei piccoli puntini colorati sul viso. La persona coinvolta nello studio 1 aveva già precedentemente usato una tecnologia con sensori ottici fissati su una montatura per occhiali, che rilevavano le sue risposte di apertura dell’occhio e della bocca. Tuttavia, un peggioramento della postura del capo stava rendendo molto difficile utilizzare questa montatura e posizionarla in modo corretto. La persona coinvolta nello studio 2 era stata precedentemente selezionata per un programma che si basava sulle risposte di chiusura dell’occhio e su di un sensore ottico. Questo programma tuttavia era difficile da realizzare per il fatto che il partecipante stava sdraiato su un fianco ed esibiva movimenti distonici del capo. È stato possibile applicare la nuova tecnologia in modo soddisfacente con entrambi i partecipanti, usando le risposte di apertura della bocca e dell’occhio per il primo partecipante e di chiusura dell’occhio per il secondo. Entrambi i partecipanti hanno mostrato un ampio aumento delle risposte durante le fasi di intervento (quando le loro risposte venivano seguite da una stimolazione preferita). I risultati sono stati commentati considerando il ruolo della nuova tecnologia nell’aiutare le persone affette da disabilità multiple e comportamento motorio minimo.