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Abstract/Sommario: Spesso la famiglia vive una situazione di isolamento ed emarginazione quando si imbatte nel problema della disabilità di un proprio figlio, eppure, dice l'autore, solo nel Regno Unito ci sono oltre mezzo milione di bambini e giovani disabili. Vengono offerte una serie di consigli per uscire dall'isolamento e contattare alcune associazioni sorte a questo scopo.

Abstract/Sommario: Cinque anni fa è stata coniata la sigla SWAN che sta ad indicare la condizione di chi nasce con una patologia non definibile (Syndrome Without A Name). L'interesse su questo problema è cresciuto rapidamente e oggi in Gran Bretagna sono attive alcune associazioni che cercano di supportare le famiglie con questi bambini. Vengono fornite indicazioni su come contattare i diversi servizi e come reperire informazioni sulla ricerca impegnata in questo fronte.

Abstract/Sommario: L'autore presenta alcuni aspetti della sindrome WAGR, una rara forma genetica il cui nome è un acronimo di alcuni termini che caratterizzano la diagnosi: tumore di Wilms, Aniridia spesso bilaterale, problemi Genito-urinari e Ritardo mentale. Si mette in risalto l'importanza del contatto regolare dei familiari con questi bambini che presentano anche gravi problemi sensoriali.

Abstract/Sommario: Quando una famiglia ha un figlio disabile che necessita di particolari cure è importante operare in modo che ci sia comprensione e dialogo all'interno della coppia e che si sappia gestire lo stato emotivo. Nell'articolo gli autori forniscono alcuni consigli frutto della loro esperienza di attività psicologica con famiglie di bambini disabili negli USA.

Abstract/Sommario: La beActive box riprende i principi della little-room cioè rendere l'ambiente interattivo con il movimento della persona e quindi aiutare il bambino a migliorare la propria indipendenza e controllo attraverso gli stimoli piacevoli che lo circondano. Questo ambiente strutturato offre opportunità di esplorazione per il bambino e di valutazione per quanti lo osservano. L'articolo è corredato con una scheda di osservazione realizzata per bambini con cecità congenita da Lilli Nielsen nel 19 ...; [Leggi tutto...] La beActive box riprende i principi della little-room cioè rendere l'ambiente interattivo con il movimento della persona e quindi aiutare il bambino a migliorare la propria indipendenza e controllo attraverso gli stimoli piacevoli che lo circondano. Questo ambiente strutturato offre opportunità di esplorazione per il bambino e di valutazione per quanti lo osservano. L'articolo è corredato con una scheda di osservazione realizzata per bambini con cecità congenita da Lilli Nielsen nel 1988.

Abstract/Sommario: Il gruppo di lavoro della Cardiff University continua la ricerca sui bambini down che presentano problemi visivi. L'autrice illustra il punto dello studio e presenta i prossimi obiettivi mirati ad aiutare i bambini ad avvicinarsi e accettare l'utilizzo dei correttori ottici e degli ausili.