Abstract/Sommario: In questo articolo l'autrice propone la propria esperienza sul valore della musica per il bambino non udente, il suo stesso corpo diventa una partitura vivente e dalla postura si determinano sonorità gravissime, gravi, medio-acute e acutissime. Ogni elemento di osservazione visibile dall'esterno, scaturisce dall'interno, dalle emozioni. In questo modo si attiva un gioco musicale che avvince e determina l'attenzione della persona.