Abstract/Sommario: La disfagia, qualsiasi alterazione del transito del bolo dalla bocca allo stomaco, si presenta con un’alta prevalenza nella popolazione generale. La presenza della disfagia nella popolazione adulta, nelle strutture per acuti così come nei centri di riabilitazione per malati in fase post acuta, nelle strutture residenziali e a domicilio, è elevata e destinata ad aumentare parallelamente al prolungamento della vita e all’evoluzione delle tecniche rianimatorie. La gestione della disfagia ...; [Leggi tutto...]
La disfagia, qualsiasi alterazione del transito del bolo dalla bocca allo stomaco, si presenta con un’alta prevalenza nella popolazione generale. La presenza della disfagia nella popolazione adulta, nelle strutture per acuti così come nei centri di riabilitazione per malati in fase post acuta, nelle strutture residenziali e a domicilio, è elevata e destinata ad aumentare parallelamente al prolungamento della vita e all’evoluzione delle tecniche rianimatorie. La gestione della disfagia orofaringea è complessa e costosa, e richiede sia nella fase diagnostica sia in quella terapeutica un’ampia rete di esperti, costituita da medici specialisti e da altre professioni sanitarie, strutture e attrezzature dedicate. La riabilitazione logopedica costituisce uno degli elementi rimediativi fondamentali. Il documento è di rilevante interesse per chiunque (personale sanitario, care givers e pazienti stessi) sia in contatto con pazienti disfagici in seguito a patologie neurologiche acute, croniche, neurodegenerative o secondarie ad altre cause di tipo traumatico e chirurgico. Le raccomandazioni fornite vanno previste per tutto il periodo compreso fra la fase acuta fino agli esiti residui, alla fase di dimissione e nelle cure a domicilio. Il documento non è rivolto alle alterazioni della deglutizione in età evolutiva. Obiettivi del documento: - Fornire informazioni sull’identificazione e la gestione del paziente disfagico. - Ridurre l’eterogeneità di comportamenti nella gestione del paziente disfagico. - Assistere il clinico nell’identificazione del paziente disfagico. - Assistere il clinico nella definizione diagnostica (assessment). - Assistere il clinico nella riduzione della morbilità associata alla disfagia. - Migliorare i comportamenti esistenti nella gestione del paziente disfagico