Abstract/Sommario: Fino ad alcune decine di anni fa la chiesa utilizzava il latino come lingua ufficiale e il rinnovamento apportato nella liturgia con l'inserimento della lingua nazionale ha portato notevoli benefici per i fedeli. L'autore è padre di una bambina disabile e ricorda la difficoltà incontrata nel ricevere la diagnosi con terminologie latine incomprensibili. Ricorda l'imbarazzo percepito quando ha dovuto richiedere al farmacista la terapia per condilomata acuminato e le settimane di continue ...; [Leggi tutto...]
Fino ad alcune decine di anni fa la chiesa utilizzava il latino come lingua ufficiale e il rinnovamento apportato nella liturgia con l'inserimento della lingua nazionale ha portato notevoli benefici per i fedeli. L'autore è padre di una bambina disabile e ricorda la difficoltà incontrata nel ricevere la diagnosi con terminologie latine incomprensibili. Ricorda l'imbarazzo percepito quando ha dovuto richiedere al farmacista la terapia per condilomata acuminato e le settimane di continue puntualizzazioni diagnostiche senza alcuna preparazione. Fortunatamente una mamma con la figlia nelle stesse condizioni ha inviato a lui delle informazioni e foto attraverso le quali ha potuto vedere una giovane ragazza piena di vita. La vita non finisce con la diagnosi.
Abstract/Sommario: L'autrice coordina il movimento Heart&minds, una istituzione scozzese umanitaria che si preoccupa del benessere dei disabili promuovendo attività artistiche e animazioni. Anche il programma con dottori clowns si prefigge di avvicinare i bambini e i giovani ricoverati in ospedali e case di cura della regione. In particolare l'articolo propone l'esperienza di questi volontari con bambini non vedenti iniziata nel 2003 con un progetto finalizzato a coinvolgere questi pazienti in attività m ...; [Leggi tutto...]
L'autrice coordina il movimento Heart&minds, una istituzione scozzese umanitaria che si preoccupa del benessere dei disabili promuovendo attività artistiche e animazioni. Anche il programma con dottori clowns si prefigge di avvicinare i bambini e i giovani ricoverati in ospedali e case di cura della regione. In particolare l'articolo propone l'esperienza di questi volontari con bambini non vedenti iniziata nel 2003 con un progetto finalizzato a coinvolgere questi pazienti in attività musicali. Anche bambini con gravi disabilità degenerative hanno appreso a riconoscere i clows da determinati suoni e ad apprendere concetti di inizio, fine, alto, basso, ascoltare, chiamare, improvvisare suoni e avvicinare altri bambini.
Abstract/Sommario: L'autrice opera da diverso tempo nel dipartimento educativo per bambini con problemi uditivi e visivi di Hull. In questo intervento mette a fuoco le diverse strategie possibili che possono aiutare l'alunno e i suoi insegnanti durante i vari momenti di apprendimento in classe. In particolare si prende in esame l'apprendimento del braille e l'utilizzo di ausili visivi. Nel corso del programma educativo pluriennale, scandito da quattro passaggi ben definiti, si procede gradualmente per co ...; [Leggi tutto...]
L'autrice opera da diverso tempo nel dipartimento educativo per bambini con problemi uditivi e visivi di Hull. In questo intervento mette a fuoco le diverse strategie possibili che possono aiutare l'alunno e i suoi insegnanti durante i vari momenti di apprendimento in classe. In particolare si prende in esame l'apprendimento del braille e l'utilizzo di ausili visivi. Nel corso del programma educativo pluriennale, scandito da quattro passaggi ben definiti, si procede gradualmente per costruire e consolidare le abilità indipendenti nella scrittura, lettura e mobilità.
Abstract/Sommario: Quando gli educatori della Pennsylvania hanno aperto il nuovo centro per l'intervento precoce per bambini con deficit visivo e pluriminorati si sono resi conto che occorreva organizzare qualche esperienza nell'ambiente esterno, dal momento che la scuola aveva solo ambienti al chiuso. Hanno chiamato il progetto di conoscenza degli ambienti all'aperto:la prima avventura i cui obiettivi sono quelli di apprendere abilità di orientamento, apprendere concetti e conoscere come le cose crescon ...; [Leggi tutto...]
Quando gli educatori della Pennsylvania hanno aperto il nuovo centro per l'intervento precoce per bambini con deficit visivo e pluriminorati si sono resi conto che occorreva organizzare qualche esperienza nell'ambiente esterno, dal momento che la scuola aveva solo ambienti al chiuso. Hanno chiamato il progetto di conoscenza degli ambienti all'aperto:la prima avventura i cui obiettivi sono quelli di apprendere abilità di orientamento, apprendere concetti e conoscere come le cose crescono e cambiano giornalmente. La coltivazione di ortaggi ha permesso di coinvolgere tutti i sensi e seguire tutta la filiera fino alla cottura di pomodori e piselli.
Abstract/Sommario: L'articolo presenta l'attività quotidiana portata avanti dal RNIB Redhill College, un centro residenziale per giovani non vedenti. 17 giovani hanno già partecipato con successo a questo programma che prevede la vita in gruppi di quattro persone impegnate tutta la settimana a gestire i propri spazi di vita quotidiana. Questi giovani tra i 16 e i 25 anni risiedono nella struttura dal lunedì al venerdì per apprendere le abilità necessarie per la vita da adulti. Si insegnano competenze per ...; [Leggi tutto...]
L'articolo presenta l'attività quotidiana portata avanti dal RNIB Redhill College, un centro residenziale per giovani non vedenti. 17 giovani hanno già partecipato con successo a questo programma che prevede la vita in gruppi di quattro persone impegnate tutta la settimana a gestire i propri spazi di vita quotidiana. Questi giovani tra i 16 e i 25 anni risiedono nella struttura dal lunedì al venerdì per apprendere le abilità necessarie per la vita da adulti. Si insegnano competenze per le abilità personali, la cura della casa, la vita di comunità, il tempo libero, l'uso del denaro, la conoscenza del tempo e del denaro, le attività ricreative e artistiche. Un giorno alla settimana il centro diventa il Pizza Palace, un ristorante dove i ragazzi devono programmare una cena a base di pizza dagli acquisti fino alla realizzazione del piatto.
Abstract/Sommario: Lo faccio io o dammelo sono espressioni che riflettono il desiderio del bambino di controllare il proprio spazio fisico e temporale. Vogliono salire da soli sulla sedia, tenere in mano il bicchiere del latte e altro. Per i bambini con problemi visivi possono iniziare a presentarsi delle differenze in questo processo di autonomia, ad esempio tendono a parlare in terza persona e il processo di differenziazione avviene più lentamente. L'autrice traccia alcune linee guida per aiutare il ba ...; [Leggi tutto...]
Lo faccio io o dammelo sono espressioni che riflettono il desiderio del bambino di controllare il proprio spazio fisico e temporale. Vogliono salire da soli sulla sedia, tenere in mano il bicchiere del latte e altro. Per i bambini con problemi visivi possono iniziare a presentarsi delle differenze in questo processo di autonomia, ad esempio tendono a parlare in terza persona e il processo di differenziazione avviene più lentamente. L'autrice traccia alcune linee guida per aiutare il bambino ad appropriarsi di sé a vantaggio della propria indipendenza e delle abilità di apprendimento.
Abstract/Sommario: L'autrice riporta la personale esperienza didattica pluriennale all'interno della American Foundation for the Blind e propone un modello di intervento strutturato per insegnate a ragazzi con problemi visivi. Nell'articolo si prendono in considerazione gli elementi critici indispensabili per avviare il giovane alla vita da adulto soddisfacente e integrata. Per questo si mette in risalto la necessità di normalizzare gli obiettivi cercando di rispondere alle aspettative che sono comuni ai ...; [Leggi tutto...]
L'autrice riporta la personale esperienza didattica pluriennale all'interno della American Foundation for the Blind e propone un modello di intervento strutturato per insegnate a ragazzi con problemi visivi. Nell'articolo si prendono in considerazione gli elementi critici indispensabili per avviare il giovane alla vita da adulto soddisfacente e integrata. Per questo si mette in risalto la necessità di normalizzare gli obiettivi cercando di rispondere alle aspettative che sono comuni ai coetanei e favorire le abilità di relazione. Anche l'inserimento lavorativo deve avvenire attraverso processi di responsabilizzazione e apprendimento di abilità di autonomia personale e domestica.