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Abstract/Sommario: L'esercizio motorio è una pratica molto diffusa in età pediatrica con bambini che presentano parali cerebrale e viene vista come una forma di mantenimento e miglioramento della abilità motorie. L'attività in acqua sembra rispondere alle esigenze di questi bambini che temono di muoversi a causa della difficoltà nella deambulazione, nell'equilibrio e nel controllo posturale. Gli autori analizzano alcuni esercizi in acqua realizzati per questi bambini.

Abstract/Sommario: La ricerca ha inteso valutare le abilità attentive in bambini con dilezione del cromosoma 22q.11 prendendo in esame indagini neuropsicologiche e neuropsichiatriche. Dei 30 bambini esaminati 13 presentavano disturbi dell'apprendimento e altrettanti tratti di iperattività e disturbo dell'attenzione. È emersa una certa relazione tra livello del QI e spettro autistico, mentre sono risultate carenti le capacità di attenzione visiva e uditiva. È stata rilevata anche una tendenza a livelli in ...; [Leggi tutto...] La ricerca ha inteso valutare le abilità attentive in bambini con dilezione del cromosoma 22q.11 prendendo in esame indagini neuropsicologiche e neuropsichiatriche. Dei 30 bambini esaminati 13 presentavano disturbi dell'apprendimento e altrettanti tratti di iperattività e disturbo dell'attenzione. È emersa una certa relazione tra livello del QI e spettro autistico, mentre sono risultate carenti le capacità di attenzione visiva e uditiva. È stata rilevata anche una tendenza a livelli inferiori di attenzione uditiva confronto a quella visiva.

Abstract/Sommario: La sindrome da epilessia emiplegica emicompulsiva è una rara forma epilettica caratterizzata da crisi unilaterale prolungata che causa una persistente emiplegia. Gli autori riportano il caso di un bambino esaminato nell'arco di sei mesi con risonanza magnetica durante queste crisi con stati febbrili nell'emisfero destro. A distanza di due anni si è riscontrata una doppia diagnosi epilettica che coinvolgeva gli emisferi destro e sinistro in forma diversa. Si valutano i possibili fattor ...; [Leggi tutto...] La sindrome da epilessia emiplegica emicompulsiva è una rara forma epilettica caratterizzata da crisi unilaterale prolungata che causa una persistente emiplegia. Gli autori riportano il caso di un bambino esaminato nell'arco di sei mesi con risonanza magnetica durante queste crisi con stati febbrili nell'emisfero destro. A distanza di due anni si è riscontrata una doppia diagnosi epilettica che coinvolgeva gli emisferi destro e sinistro in forma diversa. Si valutano i possibili fattori eziologici.

Abstract/Sommario: La sindrome velocardiofacciale (Shprintzen) è identificabile da una microscopica dilezione del cromosoma 22q.11. L'articolo presenta uno studio sullo sviluppo motorio precoce condotto su 11 bambini con difetto cardiaco genetico. Utilizzando i dati ricavati anche da un gruppo di controllo, è stato possibile constatare livelli minori di performance in questi bambini. Soprattutto nelle abilità di locomozione e di restare eretti sono risultate carenze che non possono essere attribuite al d ...; [Leggi tutto...] La sindrome velocardiofacciale (Shprintzen) è identificabile da una microscopica dilezione del cromosoma 22q.11. L'articolo presenta uno studio sullo sviluppo motorio precoce condotto su 11 bambini con difetto cardiaco genetico. Utilizzando i dati ricavati anche da un gruppo di controllo, è stato possibile constatare livelli minori di performance in questi bambini. Soprattutto nelle abilità di locomozione e di restare eretti sono risultate carenze che non possono essere attribuite al difetto cardiaco congenito o a carenze comportamentali.

Abstract/Sommario: Una ricerca giapponese sulla sindrome di moyamoya ha riscontrato il declino intellettivo in questa popolazione, ma non è certo che la stessa cosa si possa dire della popolazione orientale dove la situazione potrebbe essere una conseguenza di ictus e anemia depranocitica. Uno studio longitudinale condotto su 15 bambini ha permesso di stabilire che il decadimento intellettivo non è in relazione all'età, ma è più evidente nella sindrome moyamoya.

Abstract/Sommario: L'aprassia oculomotoria è un disturbo di origine saccadica congenita o acquisita. Mentre la forma acquisita si associa frequentemente con neuropatologie significative, quella congenita viene vista come benigna. Siccome in alcuni bambini congeniti sono stati osservati disturbi neuroevolutivi, gli autori hanno condotto una ricerca retrospettiva per osservare queste variazioni in alcuni soggetti durante un periodo di 20 anni. I dati presentati su 34 casi dimostrerebbero che la forma cong ...; [Leggi tutto...] L'aprassia oculomotoria è un disturbo di origine saccadica congenita o acquisita. Mentre la forma acquisita si associa frequentemente con neuropatologie significative, quella congenita viene vista come benigna. Siccome in alcuni bambini congeniti sono stati osservati disturbi neuroevolutivi, gli autori hanno condotto una ricerca retrospettiva per osservare queste variazioni in alcuni soggetti durante un periodo di 20 anni. I dati presentati su 34 casi dimostrerebbero che la forma congenita non può essere diagnosticata come benigna sebbene al momento dell'insorgenza non presenti un quadro patologico significativo.

Abstract/Sommario: L'articolo riporta i risultati di uno studio condotto su 148 bambini con parali cerebrale inseriti in una scuola normale israeliana per valutare il livello di partecipazione e di rendimento scolastico. Utilizzando lo School Functional Assessment è stato possibile rilevare le caratteristiche del ritardo evolutivo per quanto riguarda il linguaggio e le abilità motorie. Gli autori osservano che l'inserimento scolastico sembra favorire il miglioramento delle abilità cognitive (linguaggio), ...; [Leggi tutto...] L'articolo riporta i risultati di uno studio condotto su 148 bambini con parali cerebrale inseriti in una scuola normale israeliana per valutare il livello di partecipazione e di rendimento scolastico. Utilizzando lo School Functional Assessment è stato possibile rilevare le caratteristiche del ritardo evolutivo per quanto riguarda il linguaggio e le abilità motorie. Gli autori osservano che l'inserimento scolastico sembra favorire il miglioramento delle abilità cognitive (linguaggio), mentre peggiorano le abilità motorie e i danni neurologici.

Abstract/Sommario: Si è voluta verificare la proprietà statistica di stabilità della seconda edizione del Bayley Scales of Infant Development confrontandola con i dati raccolti ad un anno di vita e a 18 mesi. Sono stati coinvolti 119 neonati e il confronto tra le due somministrazioni e altri strumenti di valutazione ha dato coefficienti di correlazione dello 0,48 e 0,49. Sono però emerse anche discordanze tra i punteggi ottenuti nelle due somministrazioni e gli autori invitano a nuove ricerche per verifi ...; [Leggi tutto...] Si è voluta verificare la proprietà statistica di stabilità della seconda edizione del Bayley Scales of Infant Development confrontandola con i dati raccolti ad un anno di vita e a 18 mesi. Sono stati coinvolti 119 neonati e il confronto tra le due somministrazioni e altri strumenti di valutazione ha dato coefficienti di correlazione dello 0,48 e 0,49. Sono però emerse anche discordanze tra i punteggi ottenuti nelle due somministrazioni e gli autori invitano a nuove ricerche per verificare se lo scostamento è da attribuirsi alle caratteristiche precoci dei bambini, al campione scelto o ad altre variabili.