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Abstract/Sommario: Le persone con danno cerebrale presentano spesso complicazioni orali-ingestivi di tipo medio o grave. Perdita di bava, rigetto di cibi solidi, soffocamento, tossire e svenire durante i pasti possono contribuire ad accentuare il problema e gli autori hanno voluto approfondire questi aspetti esaminando le abilità alimentari presenti in un gruppo di persone con paralisi cerebrale. È stato utilizzato un questionario somministrato alle madri (Modified Functional Feeding Assessment Scale) da ...; [Leggi tutto...] Le persone con danno cerebrale presentano spesso complicazioni orali-ingestivi di tipo medio o grave. Perdita di bava, rigetto di cibi solidi, soffocamento, tossire e svenire durante i pasti possono contribuire ad accentuare il problema e gli autori hanno voluto approfondire questi aspetti esaminando le abilità alimentari presenti in un gruppo di persone con paralisi cerebrale. È stato utilizzato un questionario somministrato alle madri (Modified Functional Feeding Assessment Scale) dal quale è emerso che i maggiori problemi riguardavano l'uso del cucchiaio, l'addentare, il masticare, usare il bicchiere, bere con la cannuccia, il deglutire e mangiare tutto.

Abstract/Sommario: La spasticità definisce una condizione di resistenza al movimento passivo e secondariamente alla iperriflessia dopo una lesione neuronale motoria agli arti superiori. La ricerca proposta in questo articolo ha voluto verificare la validità della terapia con tossina botulino di tipo A somministrata per tre mesi a 40 bambini con diplegia spastica. Dividendo i pazienti in due gruppi si è cercato di confrontare la validità della cura farmacologica associata ad un programma di riabilitazione ...; [Leggi tutto...] La spasticità definisce una condizione di resistenza al movimento passivo e secondariamente alla iperriflessia dopo una lesione neuronale motoria agli arti superiori. La ricerca proposta in questo articolo ha voluto verificare la validità della terapia con tossina botulino di tipo A somministrata per tre mesi a 40 bambini con diplegia spastica. Dividendo i pazienti in due gruppi si è cercato di confrontare la validità della cura farmacologica associata ad un programma di riabilitazione fisioterapica con il solo programma riabilitativo. Vengono riportati i dati ottenuti che evidenziano la validità della terapia medica.

Abstract/Sommario: La ricerca ha voluto valutare le caratteristiche relative alla respirazione di dieci bambini in età prescolare con danno cerebrale e costretti a posture sedute con torace contratto. Somministrando alcuni test sulle caratteristiche inalatorie e confrontando i dati con un gruppo di controllo è stato possibile rilevare alcune differenze significative nel ritmo respiratorio e nella produzione del linguaggio. La lunghezza della produzione delle parole contenenti dalle tre alle sette sillabe ...; [Leggi tutto...] La ricerca ha voluto valutare le caratteristiche relative alla respirazione di dieci bambini in età prescolare con danno cerebrale e costretti a posture sedute con torace contratto. Somministrando alcuni test sulle caratteristiche inalatorie e confrontando i dati con un gruppo di controllo è stato possibile rilevare alcune differenze significative nel ritmo respiratorio e nella produzione del linguaggio. La lunghezza della produzione delle parole contenenti dalle tre alle sette sillabe è risultata molto più lunga. Si avanzano alcune ipotesi per aiutare le abilità linguistiche di questi bambini.

Abstract/Sommario: La pratica fondata su dati evidenti è divenuta ormai il paradigma dominante nei programmi riabilitativi. I terapisti occupazionali australiani e della Nuova Zelanda sono stati più restii ad accettare questa nuova impostazione oggettiva e gli autori presentano due progetti nei quali il coinvolgimento di Università, centri riabilitativi e ambienti clinici ha facilitato il passaggio a queste modalità pragmatiche.

Abstract/Sommario: La vita in collettività non garantisce di per sé stessa l'integrazione e la partecipazione sociale alle persone con disabilità intellettiva e si sa come il tempo libero e l'amicizia incidano sulla qualità della vita. La ricerca proposta dagli autori ha confrontato la qualità della vita di persone assistite in strutture residenziali con quella di altri disabili intellettivi residenti in famiglia. Dai dati ottenuti esaminando 85 casi è stato possibile rilevare differenze minime, anche s ...; [Leggi tutto...] La vita in collettività non garantisce di per sé stessa l'integrazione e la partecipazione sociale alle persone con disabilità intellettiva e si sa come il tempo libero e l'amicizia incidano sulla qualità della vita. La ricerca proposta dagli autori ha confrontato la qualità della vita di persone assistite in strutture residenziali con quella di altri disabili intellettivi residenti in famiglia. Dai dati ottenuti esaminando 85 casi è stato possibile rilevare differenze minime, anche se quanti vivono a casa sono risultati più autonomi e anche se la relazione tra qualità della vita e amicizie è stata parzialmente confermata.