Abstract/Sommario: Considerazioni alla luce della normativa nazionale e delle linee guida della Regione Piemonte per l’affidamento a terzi della gestione dei servizi alla persona. Come si può osservare esaminando l’articolo 18, la legge n. 328/2000 prevede - in analogia con modello di pianificazione della legge di riforma sanitaria - un Piano nazionale triennale che, entrando fortemente nel dettaglio, vincola sostanzialmente la regione ad ‘uniformarsi ai contenuti ed agli indirizzi del piano sanitario na ...; [Leggi tutto...]
Considerazioni alla luce della normativa nazionale e delle linee guida della Regione Piemonte per l’affidamento a terzi della gestione dei servizi alla persona. Come si può osservare esaminando l’articolo 18, la legge n. 328/2000 prevede - in analogia con modello di pianificazione della legge di riforma sanitaria - un Piano nazionale triennale che, entrando fortemente nel dettaglio, vincola sostanzialmente la regione ad ‘uniformarsi ai contenuti ed agli indirizzi del piano sanitario nazionale. Al livello regionale compete infatti l’adozione di un piano degli interventi e dei servizi sociali che - in relazione alle indicazioni nazionali - provveda, in particolare, all’integrazione socio sanitaria ‘in coerenza con gli obiettivi del piano sanitario regionale, nonché al coordinamento con le politiche dell’istruzione, della formazione professionale e del lavoro.
Abstract/Sommario: L’inclusione sociale è una scelta politica fondata e solida, o una dichiarazione vuota? Si può pensare che l’inclusione sociale sia un elemento aggiuntivo, per cui una volta fatta la politica viene aggiunta un’appendice poco congruente chiamata inclusione sociale? Su queste domande occorre ragionare a partire dalle ragioni fondamentali delle politiche dell’inclusione. La scuola italiana ha scelto, da diversi anni ormai, una politica dell’inclusione; ovvero ha partecipato ad un diseg ...; [Leggi tutto...]
L’inclusione sociale è una scelta politica fondata e solida, o una dichiarazione vuota? Si può pensare che l’inclusione sociale sia un elemento aggiuntivo, per cui una volta fatta la politica viene aggiunta un’appendice poco congruente chiamata inclusione sociale? Su queste domande occorre ragionare a partire dalle ragioni fondamentali delle politiche dell’inclusione. La scuola italiana ha scelto, da diversi anni ormai, una politica dell’inclusione; ovvero ha partecipato ad un disegno più ampio, promosso e auspicato da tanti paesi e da soggetti istituzionali sopranazionali, che ha permesso di superare istituzioni chiamate in passato totali dentro le quali venivano contenute le persone con delle diversità. Ci limitiamo a questo breve riassunto essendo state già scritte su questa stagione storica diverse pagine, e non ritenendo necessario pertanto ogni volta ripercorrerle pienamente.
Abstract/Sommario: Le recenti modifiche ai requisiti delle strutture e dei servizi sociali e sociosanitari diurni e residenziali sono caratterizzate da un grave arretramento. Tra gli aspetti più negativi: Aumento della capacità recettiva, proroga del rispetto degli standard assistenziali e della riqualificazione del personale. La regione Marche con la Deliberazione n. 3 del 2 novembre 2006 ha modificato il Regolamento Regionale 1/2004, “Disciplina in materia di autorizzazione delle strutture e dei servi ...; [Leggi tutto...]
Le recenti modifiche ai requisiti delle strutture e dei servizi sociali e sociosanitari diurni e residenziali sono caratterizzate da un grave arretramento. Tra gli aspetti più negativi: Aumento della capacità recettiva, proroga del rispetto degli standard assistenziali e della riqualificazione del personale. La regione Marche con la Deliberazione n. 3 del 2 novembre 2006 ha modificato il Regolamento Regionale 1/2004, “Disciplina in materia di autorizzazione delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale”, attuativo della legge regionale 20/2002, “Disciplina in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale”. La modifica comprende anche gli allegati A (Requisiti organizzativi, strutturali, funzionali) e B (qualifica figure professionali).
Abstract/Sommario: L’autore propone un riflessione sul tema dello sport e della disabilità nell’ambito dei Piani di Zona a partire dal ruolo che assume l’attività sportiva nella persona con disabilità e dall’impegno dei servizi territoriali su questo specifico ambito. Si cerca di approfondire tre aspetti significativi nel rapporto tra sport e disabilità: Il significato che può assumere lo sport per le, persone con disabilità Lo spazio che viene riconosciuto allo sport per i disabili nei Piani di Zona de ...; [Leggi tutto...]
L’autore propone un riflessione sul tema dello sport e della disabilità nell’ambito dei Piani di Zona a partire dal ruolo che assume l’attività sportiva nella persona con disabilità e dall’impegno dei servizi territoriali su questo specifico ambito. Si cerca di approfondire tre aspetti significativi nel rapporto tra sport e disabilità: Il significato che può assumere lo sport per le, persone con disabilità Lo spazio che viene riconosciuto allo sport per i disabili nei Piani di Zona delle ASL, Quali competenze dovranno avere i tecnici che l’università immetterà sul mercato dei servizi socio sanitari e socio-educativi per i disabili nei prossimi anni.