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Abstract/Sommario: La stimolazione e la realizzazione di programmi che utilizzano microswitch possono rappresentare una strategia valida per sviluppare indicatori di felicità in adolescenti pluriminorati. Occorre, comunque, approfondire alcuni aspetti della valutazione degli effetti ottenuti. Per questo gli autori hanno valutato sette soggetti con un programma caratterizzato da quattro condizioni diverse. Sono state confrontate le due modalità alternate tra loro o compresenti mettendo i risultai a confro ...; [Leggi tutto...] La stimolazione e la realizzazione di programmi che utilizzano microswitch possono rappresentare una strategia valida per sviluppare indicatori di felicità in adolescenti pluriminorati. Occorre, comunque, approfondire alcuni aspetti della valutazione degli effetti ottenuti. Per questo gli autori hanno valutato sette soggetti con un programma caratterizzato da quattro condizioni diverse. Sono state confrontate le due modalità alternate tra loro o compresenti mettendo i risultai a confronto con i livelli dell'indagine di base. I microswitch sono risultati da preferirsi in confronto ai programmi di stimolazione per quattro dei sette casi considerati.

Abstract/Sommario: Le persone con deficit intellettivo ricoverate in centri e successivamente dimesse attraversano un momento delicato e vulnerabile per la loro salute. Infatti quando vengono presi in carico dai servizi del territorio incontrano medici poco informati ed esperti dei loro bisogni. Gli autori presentano il CHAP un programma di valutazione sanitaria condotto in Tasmania su di un gruppo di disabili dimessi da istituti. Dalla valutazione sono emerse indicazioni sia sulle patologie più ricorren ...; [Leggi tutto...] Le persone con deficit intellettivo ricoverate in centri e successivamente dimesse attraversano un momento delicato e vulnerabile per la loro salute. Infatti quando vengono presi in carico dai servizi del territorio incontrano medici poco informati ed esperti dei loro bisogni. Gli autori presentano il CHAP un programma di valutazione sanitaria condotto in Tasmania su di un gruppo di disabili dimessi da istituti. Dalla valutazione sono emerse indicazioni sia sulle patologie più ricorrenti sia sul tipo di specialisti che maggiormente vengono coinvolti al momento delle dimissioni.

Abstract/Sommario: Numerose ricerche riferiscono che le persone con sindrome Down presentano percentuali maggiori di casi di Alzheimer, ma non risulta chiaro se questa popolazione in età anziana sia a rischio di demenza in generale. Gli autori hanno esaminato 506 casi di adulti con uno studio longitudinale e hanno verificato che la presenza di demenza era del 16,8% a 45 anni, mentre tendeva a raddoppiare fino a 60 di età con aumenti percentuali diversi ogni cinque anni. La mortalità dopo i 60 anni causa ...; [Leggi tutto...] Numerose ricerche riferiscono che le persone con sindrome Down presentano percentuali maggiori di casi di Alzheimer, ma non risulta chiaro se questa popolazione in età anziana sia a rischio di demenza in generale. Gli autori hanno esaminato 506 casi di adulti con uno studio longitudinale e hanno verificato che la presenza di demenza era del 16,8% a 45 anni, mentre tendeva a raddoppiare fino a 60 di età con aumenti percentuali diversi ogni cinque anni. La mortalità dopo i 60 anni causa una diminuzione dei casi di demenza che si mantengono attorno al 26%. Le terapie farmacologiche più frequenti sono antiepilettici, antipsicotici e antidepressivi.

Abstract/Sommario: Ormai è un dato condiviso che le persone autistiche presentino disturbi nel ciclo sonno-veglia dovuti a malfunzionamento del ritmo circadiano. Gli autori hanno voluto valutare questi due aspetti in 31 soggetti con ritardo mentale adulti. Non sono emerse differenze significative nel ritmo del sonno e nella funzione del ritmo circadiano tra soggetti autistici e non.

Abstract/Sommario: Gli autori presentano gli esiti di una ricerca condotta sulle variabili familiari e individuali che possono incidere sullo stress di madri e padri di bambini con deficit intellettivo. Circa 200 genitori vietnamiti sono stati intervistati con questionari e i dati raccolti hanno permesso di individuare fattori culturali e di genere. In particolare le madri sono risultate più stressate dei padri e ancor di più se il coniuge aveva problemi di salute, o se la disabilità intellettiva era più ...; [Leggi tutto...] Gli autori presentano gli esiti di una ricerca condotta sulle variabili familiari e individuali che possono incidere sullo stress di madri e padri di bambini con deficit intellettivo. Circa 200 genitori vietnamiti sono stati intervistati con questionari e i dati raccolti hanno permesso di individuare fattori culturali e di genere. In particolare le madri sono risultate più stressate dei padri e ancor di più se il coniuge aveva problemi di salute, o se la disabilità intellettiva era più grave o se il disabile era femmina. I padri hanno rivelato maggiori livelli di stress in relazione allo status economico e alla disponibilità di aiuti sociali.

Abstract/Sommario: Le persone con disturbo evolutivo pervasivo presentano a volte disturbi gastrointestinali e comportamentali. Si riportano anche anomalie istologiche e gli autori hanno voluto indagare in tal senso per valutare l'opportunità di analisi mirate. In uno studio comparativo sono stati presi in esame 118 casi con o senza disturbo evolutivo pervasivo. I dati ottenuti hanno evidenziato una percentuale maggiore di disturbi gastrointestinali del 40% confronto al gruppo di controllo. Anche i probl ...; [Leggi tutto...] Le persone con disturbo evolutivo pervasivo presentano a volte disturbi gastrointestinali e comportamentali. Si riportano anche anomalie istologiche e gli autori hanno voluto indagare in tal senso per valutare l'opportunità di analisi mirate. In uno studio comparativo sono stati presi in esame 118 casi con o senza disturbo evolutivo pervasivo. I dati ottenuti hanno evidenziato una percentuale maggiore di disturbi gastrointestinali del 40% confronto al gruppo di controllo. Anche i problemi di riflusso possono incidere sul comportamento, per questo gli autori evidenziano la necessità di valutazione e intervento.

Abstract/Sommario: Le fratture ossee sono più frequenti della media nelle persone con deficit intellettivo, ma la letteratura spesso trascura questo dato e non si preoccupa delle cause. Gli autori hanno preso in esame un campione di persone disabili e per analizzare i livelli della presenza di vitamina D e la relazione tra questi e il rischio di fratture. Prendendo in esame l'età, la mobilità, le caratteristiche alimentari e il sesso, è stato possibile individuare i livelli scarsi di vitamina D nel 57% d ...; [Leggi tutto...] Le fratture ossee sono più frequenti della media nelle persone con deficit intellettivo, ma la letteratura spesso trascura questo dato e non si preoccupa delle cause. Gli autori hanno preso in esame un campione di persone disabili e per analizzare i livelli della presenza di vitamina D e la relazione tra questi e il rischio di fratture. Prendendo in esame l'età, la mobilità, le caratteristiche alimentari e il sesso, è stato possibile individuare i livelli scarsi di vitamina D nel 57% dei casi, ma nessuna correlazione con il rischio di frattura.. La somministrazione orale di farmaci che integrino la carenza di vitamina resta comunque una valida prevenzione per quanti presentano rischi elevati.