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Abstract/Sommario: Gli autori presentano due studi con i quali sono state valutate le possibilità di utilizzare il movimento del mento, da parte di bambini pluriminorati con movimenti corporei minimi, per attivare microswitch collegati a stimoli ambientali. Nel primo studio è stata utilizzata una modalità già sperimentata in precedenza, mentre nella seconda ricerca è stato utilizzato un nuovo microswitch in grado di rilevare il movimento del mento attraverso un sensore ottico. I dati raccolti hanno evide ...; [Leggi tutto...] Gli autori presentano due studi con i quali sono state valutate le possibilità di utilizzare il movimento del mento, da parte di bambini pluriminorati con movimenti corporei minimi, per attivare microswitch collegati a stimoli ambientali. Nel primo studio è stata utilizzata una modalità già sperimentata in precedenza, mentre nella seconda ricerca è stato utilizzato un nuovo microswitch in grado di rilevare il movimento del mento attraverso un sensore ottico. I dati raccolti hanno evidenziato l'aumento dei movimenti del mento e della presenza di stimolazioni ambientali. Si avanzano alcuni possibili sviluppi delle opportunità emerse.

Abstract/Sommario: Gli autori presentano uno studio condotto su 13 bambini con sindrome di Willliams per rilevare le possibili differenze nelle abilità di percezione visiva dei volti con i coetanei. Sono state prese in considerazione quattro modalità di esplorazione visiva: le prime tre richiedevano abilità di percezione globale, mentre la quarta modalità non richiedeva il processo globale. Si discutono i dati ottenuti.

Abstract/Sommario: La clozapina è il farmaco antipsicotico più utilizzato attualmente, con le persone che presentano ritardo evolutivo non si dispone ancora di studi che abbiano testato la sua efficacia. Gli autori propongono una serie di linee guida per utilizzare appropriatamente la terapia anche con questi soggetti che possono ricevere gli stessi vantaggi di quanti soffrono di schizofrenia. Si propongono le conoscenze disponibili fino ad ora sui risultati ottenuti con la terapia, sul dosaggio consigli ...; [Leggi tutto...] La clozapina è il farmaco antipsicotico più utilizzato attualmente, con le persone che presentano ritardo evolutivo non si dispone ancora di studi che abbiano testato la sua efficacia. Gli autori propongono una serie di linee guida per utilizzare appropriatamente la terapia anche con questi soggetti che possono ricevere gli stessi vantaggi di quanti soffrono di schizofrenia. Si propongono le conoscenze disponibili fino ad ora sui risultati ottenuti con la terapia, sul dosaggio consigliato, sulle controindicazioni in relazione al fumo e all'alcool.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno preso in esame i diversi studi condotti sui neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina per rilevare la relazione tra loro disfunzioni e sindrome autistica. Sono emerse carenze significative sulle valutazioni degli aspetti soggettivi e di alcune componenti neurochimiche.

Abstract/Sommario: L'autore ha preso in esame l'utilizzo di test neuropsicologici per diagnosticare la demenza in soggetti con ritardo mentale. Mettendo a confronto 10 soggetti con doppia diagnosi e altrettanti solo con ritardo è stato possibile rilevare differenze nelle funzioni esecutive ed attentive. Sebbene il campione sia esiguo, è possibile affermare che i due gruppi presentano abilità neurocognitive molto diverse.

Abstract/Sommario: Lo studio ha voluto valutare alcune proprietà psicometriche delle domande contenute nella scala dei comportamenti funzionali (QABF). Per questo sono stati valutati 40 giovani con deficit intellettivo somministrando i 118 quesiti delle scala. Attraverso l'analisi fattoriale è stato possibile realizzare uno strumento ridotto con le stesse proprietà valutative.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno voluto valutare il livello di soddisfazione dei genitori in relazione ai servizi di età evolutiva prendendo in considerazione la qualità delle modalità comunicative utilizzata con i professionisti. Intervistando 90 genitori di bambini disabili è stato possibile osservare come ci fosse correlazione positiva tra livello di soddisfazione e modalità comunicative con il personale dei servizi.