Bonomi, Aldo
Milano : Vita Non Profit Magazine, 2006
Abstract/Sommario: Un colpaccio, per il carcere invisibile, luogo di segregazione dei corpi ridotti a vita nuda. Ma la Triennale da qualche anno sta intraprendendo un percorso di rappresentazione della nuda vita, intendendosi con questa metafora filosofica il tumultuoso apparire sulla scena del nuovo millennio del corpo come macchina produttiva, nel suo essere luogo ove si pensa, si comunica e si riproduce. L'altra faccia della nuda vita è la vita nuda: quanto il corpo torna ad essere relegato alla sua f ...; [Leggi tutto...]
Un colpaccio, per il carcere invisibile, luogo di segregazione dei corpi ridotti a vita nuda. Ma la Triennale da qualche anno sta intraprendendo un percorso di rappresentazione della nuda vita, intendendosi con questa metafora filosofica il tumultuoso apparire sulla scena del nuovo millennio del corpo come macchina produttiva, nel suo essere luogo ove si pensa, si comunica e si riproduce. L'altra faccia della nuda vita è la vita nuda: quanto il corpo torna ad essere relegato alla sua funzione elementare di macchina di sopravvivenza. Il carcere è uno di questi luoghi. La Triennale ha promosso il progetto la rappresentazione della pena, per riconoscere e riconoscersi in quel universo segregato, attraverso una mostra e molteplici momenti di riflessione. Il testo costituisce il Catalogo della mostra tenuta alla Triennale nel 2006.