Abstract/Sommario: La metodologia dell'analisi funzionale è rivolta all'identificazione delle variabili che influenzano il verificarsi di un comportamento problema ed è divenuta una caratteristica degli attuali approcci alla valutazione del comportamento. Alla luce dell'ampia diffusione di analisi funzionali pretrattamento, abbiamo passato in rassegna la letteratura con l'intento di individuare le pratiche migliori e indicazioni per la ricerca futura. In questa rassegna sono stati considerati gli studi i ...; [Leggi tutto...]
La metodologia dell'analisi funzionale è rivolta all'identificazione delle variabili che influenzano il verificarsi di un comportamento problema ed è divenuta una caratteristica degli attuali approcci alla valutazione del comportamento. Alla luce dell'ampia diffusione di analisi funzionali pretrattamento, abbiamo passato in rassegna la letteratura con l'intento di individuare le pratiche migliori e indicazioni per la ricerca futura. In questa rassegna sono stati considerati gli studi in cui: (a) è stata eseguita una valutazione pretrattamento; (b) basata su un'osservazione e una misurazione dirette; (c) di un comportamento problema; (d) in almeno due condizioni con manipolazione di una variabile ambientale; (e) nel tentativo di dimostrare una relazione tra l'evento ambientale e il comportamento. Si sono quantificati e analizzati criticamente gli studi che soddisfacevano i criteri per l'inclusione, secondo un certo numero di dimensioni che riguardavano caratteristiche dei soggetti e degli ambienti, caratteristiche parametriche e qualitative della metodologia, tipi di condizioni di valutazione, disegni sperimentali, topografie dei comportamenti problema, e il modo in cui i dati venivano esposti e analizzati.
Abstract/Sommario: Abbiamo applicato la metodologia dell'analisi funzionale alla valutazione e al trattamento di due soggetti con comportamento autolesionistico (Self-Injurious Behavior/SIB), che, secondo quanto riferito, insorgeva nelle transizioni da un'attività a un'altra o da un luogo a un altro. Un'analisi strutturale (task analysis) delle transizioni di attività ha individuato almeno tre componenti separate che potevano influenzare il comportamento sia da sole che in combinazione: (a) cessazione di ...; [Leggi tutto...]
Abbiamo applicato la metodologia dell'analisi funzionale alla valutazione e al trattamento di due soggetti con comportamento autolesionistico (Self-Injurious Behavior/SIB), che, secondo quanto riferito, insorgeva nelle transizioni da un'attività a un'altra o da un luogo a un altro. Un'analisi strutturale (task analysis) delle transizioni di attività ha individuato almeno tre componenti separate che potevano influenzare il comportamento sia da sole che in combinazione: (a) cessazione di un'attività prima del cambiamento; (b) attivazione di un'attività dopo il cambiamento; (c) spostamento da un luogo a un altro. Per individuare le attività alle quali i partecipanti sarebbero stati esposti, secondo disposizioni variabili, nelle transizioni in un'analisi funzionale, sono stati utilizzati i risultati della valutazione delle preferenze e dell'evitamento. I risultati dell'analisi funzionale di un partecipante hanno indicato che il suo SIB era stato mantenuto dall'evitare di dover cambiare luogo, a prescindere dall'attività terminata prima del cambiamento o iniziata in seguito. L'analisi del secondo partecipante ha rivelato la stessa funzione ma anche una ulteriore: l'evitare di iniziare determinati compiti. Questi dati sono stati usati per individuare i contesti di transizione durante l'intervento e predisporre procedure di trattamento adeguate a un dato contesto e a una data funzione del comportamento. Una procedura che comportava il preavviso di un'imminente transizione non aveva alcun effetto sul SIB, e il rinforzo differenziale del comportamento alternativo (DRA) aveva effetti quando veniva effettuato in assenza di estinzione
Abstract/Sommario: La Regione Marche ha intrapreso un'azione decisa verso la realizzazione di servizi specialistici dedicati alla diagnosi, cura, riabilitazione e integrazione sociale delle persone autistiche. Le ragioni per cui citiamo questa iniziativa non si limitano al solo apprezzamento per il fatto che una regione dedichi particolare attenzione ai bisogni di una specifica popolazione quale quella delle persone con autismo e le loro famiglie, ma il motivo principale è che sul piano dei riferimenti t ...; [Leggi tutto...]
La Regione Marche ha intrapreso un'azione decisa verso la realizzazione di servizi specialistici dedicati alla diagnosi, cura, riabilitazione e integrazione sociale delle persone autistiche. Le ragioni per cui citiamo questa iniziativa non si limitano al solo apprezzamento per il fatto che una regione dedichi particolare attenzione ai bisogni di una specifica popolazione quale quella delle persone con autismo e le loro famiglie, ma il motivo principale è che sul piano dei riferimenti tecnico-scientifici la scelta dell'approccio psicoeducativo è andata al progetto riabilitativo chiamato di Intervento Precoce, originariamente ideato da Lovaas, modificato nel tempo da Lovaas stesso e dai suoi collaboratori e che attualmente racchiude sia i concetti originari di Discrete Trial (ossia il programma strutturato di Lovaas originario) sia quelli legati all'intervento incidentale e al Pivotal Response Training (PRT). Il programma contiene quindi sia le componenti strutturate, sia quelle espressamente legate alla generalizzazione e al mantenimento delle skills acquisite, queste ultime maggiormente enfatizzate nell'intervento incidentale e nel PRT.
Abstract/Sommario: Nell'Esperimento 1, sono state eseguite analisi funzionali analogiche per individuare le funzioni delle stereotipie di sei studenti con disabilità profonde e multiple. Dai risultati è emerso che le stereotipie: (a) si manifestavano in tutte le condizioni; (b) si manifestavano specialmente quando gli studenti erano da soli; oppure (c) si manifestavano in tutte le sessioni tranne che nella condizione di Controllo. Con l'Esperimento 2 si sono analizzate le stereotipie mascherando le conse ...; [Leggi tutto...]
Nell'Esperimento 1, sono state eseguite analisi funzionali analogiche per individuare le funzioni delle stereotipie di sei studenti con disabilità profonde e multiple. Dai risultati è emerso che le stereotipie: (a) si manifestavano in tutte le condizioni; (b) si manifestavano specialmente quando gli studenti erano da soli; oppure (c) si manifestavano in tutte le sessioni tranne che nella condizione di Controllo. Con l'Esperimento 2 si sono analizzate le stereotipie mascherando le conseguenze sensoriali visive, uditive e tattili. I risultati hanno dimostrato che le stereotipie erano mantenute da stimolazione visiva, da stimolazione tattile, oppure che erano indifferenziate trasversalmente alle condizioni. Nell'Esperimento 3, abbiamo mostrato che la stereotipia poteva essere ridotta fornendo una stimolazione sensoriale concorrente. Nell'Esperimento 4, è stata analizzata una stereotipia che nell'Esperimento 1 era indifferenziata utilizzando una procedura operante simultanea. I risultati hanno mostrato che la stereotipia non era determinata da fattori multipli, ma si manifestava per produrre una stimolazione sensoriale visiva. Vengono infine discussi i nostri risultati nei termini dei rinforzi sensoriali e sociali che mantengono la stereotipia, delle procedure di valutazione adottate per individuare questi rinforzi, e dell'interpretazione dei risultati della valutazione.
Abstract/Sommario: Abbiamo valutato un programma di gestione delle conseguenze per aumentare le opportunità di scelta fornite da 2 tutor di lavoro per 5 lavoratori con gravi disabilità multiple impegnati in un lavoro nella comunità. Il programma comportava la specificazione e il monitoraggio delle conseguenze comportamentali fra i lavoratori e il personale, la formazione del personale e feedback correttivi e di supporto. Si è verificato un aumento nell'offerta di scelte in entrambi i tutor di lavoro nel ...; [Leggi tutto...]
Abbiamo valutato un programma di gestione delle conseguenze per aumentare le opportunità di scelta fornite da 2 tutor di lavoro per 5 lavoratori con gravi disabilità multiple impegnati in un lavoro nella comunità. Il programma comportava la specificazione e il monitoraggio delle conseguenze comportamentali fra i lavoratori e il personale, la formazione del personale e feedback correttivi e di supporto. Si è verificato un aumento nell'offerta di scelte in entrambi i tutor di lavoro nel corso di un anno. I risultati indicano come la gestione delle conseguenze possa aiutare a tradurre i progressi nella ricerca sulla scelta in una pratica di routine.
Abstract/Sommario: Abbiamo analizzato una serie di valutazioni per verificare le preferenze emerse da programmi individualizzati. Dopo lo sviluppo di programmi individualizzati per individui con disabilità multiple, sono state svolte valutazioni sistematiche delle preferenze contenute nei progetti. In seguito, è stata inserita all'interno delle routine quotidiane dei soggetti partecipanti una valutazione delle preferenze individuate. Le due valutazioni hanno individuato preferenze simili, in base alle ri ...; [Leggi tutto...]
Abbiamo analizzato una serie di valutazioni per verificare le preferenze emerse da programmi individualizzati. Dopo lo sviluppo di programmi individualizzati per individui con disabilità multiple, sono state svolte valutazioni sistematiche delle preferenze contenute nei progetti. In seguito, è stata inserita all'interno delle routine quotidiane dei soggetti partecipanti una valutazione delle preferenze individuate. Le due valutazioni hanno individuato preferenze simili, in base alle risposte di approccio dei partecipanti. Entrambe le valutazioni hanno inoltre individuato alcune incongruenze rispetto alle preferenze riportate nei progetti personalizzati. In generale, i risultati indicano che la valutazione può rappresentare uno strumento alternativo per valutare alcune preferenze indicate nella programmazione individualizzata.