Abstract/Sommario: Chi opera nell'ambito delle relazioni d'aiuto ha un grado di coinvolgimento e un'attenzione verso le persone, soggetti di cura, che mette continuamente in discussione se stessi e il proprio operato. La non conoscenza delle proprie emozioni e del modo in cui queste influenzano la relazione può portare al ritiro dalla professione (Fantino). Al contrario esplorare le percezioni di chi entra in contatto con i servizi nella posizione di utente è fonte di nuove idee per lo sviluppo della pro ...; [Leggi tutto...]
Chi opera nell'ambito delle relazioni d'aiuto ha un grado di coinvolgimento e un'attenzione verso le persone, soggetti di cura, che mette continuamente in discussione se stessi e il proprio operato. La non conoscenza delle proprie emozioni e del modo in cui queste influenzano la relazione può portare al ritiro dalla professione (Fantino). Al contrario esplorare le percezioni di chi entra in contatto con i servizi nella posizione di utente è fonte di nuove idee per lo sviluppo della professionalità di assistente sociale (Fargion). L’assistente sociale opera, per lo più, nei servizi pubblici, attualmente interessati all’integrazione sociosanitaria, ma nelle Commissioni integrate gli operatori non sono investiti di cariche dirigenziali, la loro operatività è limitata da un modello organizzativo marginalizzante (Pizzo). Le Commissioni integrate effettuano una valutazione bio-psicosociale del disabile, centrando l’attenzione sull’attività. Il loro ruolo è tanto più importante alla luce della l. 68/99 che con l’introduzione del collocamento mirato apre nuove prospettive sul versante dei percorsi formativi e dell’emersione dell’abilità (Bernardelli, Magistrali). Chiudono il numero due esperienze innovative, proposte da equipe integrate: il servizio famiglie professionali, nuovo servizio di accoglienza ai minori della Provincia di Milano, e la presa in carico secondo l’agenda del paziente del Ser.T. dell’Asl 2 di Savona.