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Abstract/Sommario: Vengono descritti diversi tipi di lesioni da trauma cranio-encefalico per favorire la diagnosi infantile attraverso la risonanza magnetica. L'autore suggerisce una distinzione tra perinatale, trauma accidentale o no, e suggerisce le caratteristiche patologiche di ciascuna categoria.

Abstract/Sommario: Nella fase acuta i potenziali evocati sensoriali possono essere significativi predittori di esiti futuri in pazienti con lesioni focali, anche se non sostituiscono l'esame clinico. Grazie a queste informazioni è possibili programmare la riabilitazione e verificare l'efficacia degli interventi praticati. Gli autori presentano i dati raccolti da studi condotti su adulti ed evidenzino l'utilità degli evocati uditivi e visivi.

Abstract/Sommario: L'articolo analizza le diverse variazioni di gravità nelle condizioni del danno cerebrale in relazione all'età. Vengono presi in esame anche la causa della gravità, la disponibilità delle risorse disponibili e l'esito di fine trattamento. Sono stati esaminati 19 casi di bambini ospedalizzati per 10 anni. È emerso che la gravità del danno e le complicazioni in varie regioni del corpo aumentano con l'età e che la mortalità dopo le dimissioni ospedaliere non evidenzia differenze particola ...; [Leggi tutto...] L'articolo analizza le diverse variazioni di gravità nelle condizioni del danno cerebrale in relazione all'età. Vengono presi in esame anche la causa della gravità, la disponibilità delle risorse disponibili e l'esito di fine trattamento. Sono stati esaminati 19 casi di bambini ospedalizzati per 10 anni. È emerso che la gravità del danno e le complicazioni in varie regioni del corpo aumentano con l'età e che la mortalità dopo le dimissioni ospedaliere non evidenzia differenze particolari in relazione all'età.

Abstract/Sommario: I deficit cognitivi presentano caratteristiche comuni nei traumi cranio-encefalici e risvolti importanti sulla salute e per l'integrazione nella scuola e nel lavoro. Durante l'infanzia e l'adolescenza i danni neuropsicologici possono dare origine e danni specifici, l'autore prende in esame soprattutto il ritardo cognitivo medio riscontrato con la Rancho Los Amigos scale.

Abstract/Sommario: Le lesioni cerebrali traumatiche posso essere classificate in relazione al periodo d'insorgenza (lesioni primarie e secondarie) o in base alle caratteristiche anatomiche (lesioni focalizzate od estese). In ambedue le condizioni sono presenti variazioni specifiche di tipo cellulare, sobcellulare, metaboliche e molecolare. Queste caratteristiche vanno prese in esame in relazione alle cure farmacologiche e ai trattamenti riabilitativi. L'autore propone uno studio bibliografico sui princip ...; [Leggi tutto...] Le lesioni cerebrali traumatiche posso essere classificate in relazione al periodo d'insorgenza (lesioni primarie e secondarie) o in base alle caratteristiche anatomiche (lesioni focalizzate od estese). In ambedue le condizioni sono presenti variazioni specifiche di tipo cellulare, sobcellulare, metaboliche e molecolare. Queste caratteristiche vanno prese in esame in relazione alle cure farmacologiche e ai trattamenti riabilitativi. L'autore propone uno studio bibliografico sui principali meccanismi fisiopatologici che insorgono dopo una grave danno cerebrale.

Abstract/Sommario: Il reinserimento scolastico dopo un danno cerebrale continua ad essere un problema complesso per i giovani e per quanti li hanno in carico. Esistono molte esperienze in questo senso con documenti e materiali che possono offrire riferimenti significativi. L'articolo presenta ricerche e tecniche d'intervento frutto di diversi gruppi di studio internazionali.

Abstract/Sommario: I danni cranici gravi nei bambini possono causare deficit del linguaggio e della comunicazione verbale incidendo sullo sviluppo cognitivo e sulle funzioni. I bambini colpiti da queste problematiche necessitano di valutazioni sistematiche sulle abilità linguistiche e comunicative residue ai fini riabilitativi e per la programmazione di curricoli specifici.

Abstract/Sommario: Il danno cerebrale traumatico è una delle cause più comuni delle disabilità acquisite nell'età dello sviluppo. L'approccio clinico a questa patologia è complesso è richiede abilità professionali specifiche con l'approccio multidisciplinare nella fase di valutazione e riabilitazione. L'autore descrive i vari passaggi richiesti da questo approccio.

Abstract/Sommario: Il tema dei traumi cranici infantili, già trattato in precedenti numeri della rivista, viene nuovamente affrontato nei fascicoli 2 e 3/2003, rispettivamente Parte I e Parte II di un insieme unitario di contributi. L’argomento è ripreso sia alla luce di quanto emerso nel 4° Congresso Mondiale sui Traumi Cranici (dal quale sono tratte alcune relazioni) sia in forza dell’ulteriore esperienza maturata dall’Unità Operativa per le lesioni cerebrali acquisite dell’IRCCS E. Medea. Nella Parte ...; [Leggi tutto...] Il tema dei traumi cranici infantili, già trattato in precedenti numeri della rivista, viene nuovamente affrontato nei fascicoli 2 e 3/2003, rispettivamente Parte I e Parte II di un insieme unitario di contributi. L’argomento è ripreso sia alla luce di quanto emerso nel 4° Congresso Mondiale sui Traumi Cranici (dal quale sono tratte alcune relazioni) sia in forza dell’ulteriore esperienza maturata dall’Unità Operativa per le lesioni cerebrali acquisite dell’IRCCS E. Medea. Nella Parte I (vol. 2/2003) figurano i lavori riguardanti l’epidemiologia e la prevenzione del trauma cranico, le caratteristiche fisiopatologiche del T.C. grave, la valutazione neuroradiologica del danno, l’utilità dei potenziali evocati, i disturbi neuropsicologici e linguistici in particolare, la riabilitazione ed i problemi del reinserimento scolastico.