Abstract/Sommario: I principali criteri, che la comunità scientifica utilizza per demarcare il "bullismo" da ciò che non lo è, sono l'esistenza di uno squilibrio nel rapporto di forza tra le persone; l'intenzione di arrecare danno al più debole; il perdurare nel tempo dello squilibrio. Fenomeno non nuovo, il bullismo si è soprattutto diffuso in ambito scolastico e affini negli ultimi anni. Dalle ricerche effettuate, in Italia e all'estero, emerge che il nostro Paese detiene il primato dei casi. Anche per ...; [Leggi tutto...]
I principali criteri, che la comunità scientifica utilizza per demarcare il "bullismo" da ciò che non lo è, sono l'esistenza di uno squilibrio nel rapporto di forza tra le persone; l'intenzione di arrecare danno al più debole; il perdurare nel tempo dello squilibrio. Fenomeno non nuovo, il bullismo si è soprattutto diffuso in ambito scolastico e affini negli ultimi anni. Dalle ricerche effettuate, in Italia e all'estero, emerge che il nostro Paese detiene il primato dei casi. Anche per questo è necessario illustrare le dinamiche psicologiche sottese alla prepotenza arrecata e subita, e indicare quei percorsi di intervento che aiutino a prevenire o ridurre gli episodi di violenza, valorizzando pertinenti approcci culturali.
Abstract/Sommario: L'inibizione si riferisce alla reazione cauta e guardinga che il bambino attiva nei confronti di quello speciale stato psicologico di disorientamento ed incertezza suscitato dalle situazioni non familiari.