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Abstract/Sommario: A diciannove mesi dalla morte di Helen Keller molti rendono ancora omaggio alla memoria di questa grande donna che, malgrado la sordocecità, conseguì una laurea, apprese diverse lingue e scrisse libri. L'autrice ripercorre l'infanzia di questa donna ricordando le grandi figure che hanno favorito la sua formazione. come già era avvenuto per Laura Brigdman, Ludivina Lachance e per le sorelle Heurtin. Sabina conclude riflettendo sul termine eroico attribuito alla vita di Helen dalla rivis ...; [Leggi tutto...] A diciannove mesi dalla morte di Helen Keller molti rendono ancora omaggio alla memoria di questa grande donna che, malgrado la sordocecità, conseguì una laurea, apprese diverse lingue e scrisse libri. L'autrice ripercorre l'infanzia di questa donna ricordando le grandi figure che hanno favorito la sua formazione. come già era avvenuto per Laura Brigdman, Ludivina Lachance e per le sorelle Heurtin. Sabina conclude riflettendo sul termine eroico attribuito alla vita di Helen dalla rivista francese Le Luis Braille e definisce eroici quegli adulti che sanno reagire alla propria condizione di sordocecità cercando di partecipare in modo attivo alla vita sociale.

Abstract/Sommario: L'autrice riporta lo stesso titolo con cui nell'agosto del 1968 il giornale francese Louis Braille diede la notizia della morte di Helen Keller. Ricorda di lei la potenza dell'immaginazione che la porterà ad interagire con l'ambiente, malgrado la triplice minorazione. Ricorda come la Sullivan si avvalse del tatto come mezzo di comunicazione per far emergere le notevoli attitudini intellettuali della bimba, a cominciare dalla memoria e dalla fervida immaginazione.