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Abstract/Sommario: L'articolo sintetizza i lavori del meeting del gruppo CAMI tenutosi a maggio di quest'anno nella sede della RNIB della Rushton Hall School. L'acronimo CAMI sintetizza il gruppo di lavoro di insegnanti per l'utilizzo del computer con alunni pluriminorati. Aderiscono a questa organizzazione anche genitori e specialisti che nel corso del convegno sul suono e musica hanno approfondito gli aspetti relativi agli effetti acustici delle tecnologie utilizzate con questi alunni.

Abstract/Sommario: Viene presentata la tecnica riabilitativa della educazione conduttiva basata sul principio che un bambino con danni cerebrali può comunque apprendere tecniche di movimento attraverso un training specifico. Questo approccio tende ad incoraggiare il bambino ad apprendere per risolvere i propri problemi offrendo continue opportunità di modelli e un ambiente ricco di interazioni. Questa nuova tecnica interviene in modo olistico interessandosi anche della formazione dei familiari e di quant ...; [Leggi tutto...] Viene presentata la tecnica riabilitativa della educazione conduttiva basata sul principio che un bambino con danni cerebrali può comunque apprendere tecniche di movimento attraverso un training specifico. Questo approccio tende ad incoraggiare il bambino ad apprendere per risolvere i propri problemi offrendo continue opportunità di modelli e un ambiente ricco di interazioni. Questa nuova tecnica interviene in modo olistico interessandosi anche della formazione dei familiari e di quanti intervengono a titolo diverso sul bambino.

Abstract/Sommario: L'autore prende in considerazione le difficoltà che possono presentarsi nell'istruire con le normali procedure di orientamento e mobilità un bambino pluriminorato. L'autore suggerisce di partire dalla conoscenza del bambino nel proprio ambiente e cogliere suggerimenti da quanto avviene nella relazione tra questi due soggetti. È possibile parlare di orientamento e mobilità anche con bambini con disabilità motorie se teniamo presente che orientarsi vuol dire comprendere la relazione tra ...; [Leggi tutto...] L'autore prende in considerazione le difficoltà che possono presentarsi nell'istruire con le normali procedure di orientamento e mobilità un bambino pluriminorato. L'autore suggerisce di partire dalla conoscenza del bambino nel proprio ambiente e cogliere suggerimenti da quanto avviene nella relazione tra questi due soggetti. È possibile parlare di orientamento e mobilità anche con bambini con disabilità motorie se teniamo presente che orientarsi vuol dire comprendere la relazione tra due oggetti e realizzare una mappa cognitiva nella quale posizionare sé stesso in relazione ad altro. Anche il movimento indica l'abilità di interazione più facilmente nel proprio ambiente. Con questa visione l'autore suggerisce di superare la percezione di impotenza davanti alla pluriminorazione con deficit motorio e motivare nel bambino qualsiasi forma di esplorazione a vantaggio della comunicazione espressiva e recettiva, anche con la Little Room per bambini piccoli.

Abstract/Sommario: I bambini pluriminorati con deficit visivi rappresentano una realtà molto variegata con esigenze individuali e abilità di autonomia negli spostamenti abbastanza diverse l'uno dall'altro. Il movimento in particolare è determinante nello sviluppo di determinate abilità anche cognitive. L'autrice presenta alcune indicazioni per favorire l'utilizzo del bastone e la relazione con questi bambini. In particolare il massaggio viene indicato come l'opportunità per interagire fisicamente con i ...; [Leggi tutto...] I bambini pluriminorati con deficit visivi rappresentano una realtà molto variegata con esigenze individuali e abilità di autonomia negli spostamenti abbastanza diverse l'uno dall'altro. Il movimento in particolare è determinante nello sviluppo di determinate abilità anche cognitive. L'autrice presenta alcune indicazioni per favorire l'utilizzo del bastone e la relazione con questi bambini. In particolare il massaggio viene indicato come l'opportunità per interagire fisicamente con il bambino e per supplire alle carenze nell'espressione delle emozioni legate alle difficoltà motorie.

Abstract/Sommario: L'articolo sottolinea gli obiettivi e i risultati raggiunti in un anno di attività nel Centro di ricerca per l'educazione di disabili visivi presso l'Università di Birminghan in collaborazioni con altre istituzioni. Partendo dal presupposto che mobilità e indipendenza sono essenziali nella vita del bambino, sono stati sviluppati programmi per favorire l'integrazione di alunni con problemi visivi e studi per individuare le diverse forme educative utilizzate nelle scuole di diverso grado ...; [Leggi tutto...] L'articolo sottolinea gli obiettivi e i risultati raggiunti in un anno di attività nel Centro di ricerca per l'educazione di disabili visivi presso l'Università di Birminghan in collaborazioni con altre istituzioni. Partendo dal presupposto che mobilità e indipendenza sono essenziali nella vita del bambino, sono stati sviluppati programmi per favorire l'integrazione di alunni con problemi visivi e studi per individuare le diverse forme educative utilizzate nelle scuole di diverso grado.

Abstract/Sommario: Il Mobility Opportunities Via Education (Move) è un programma educativo realizzato per insegnare abilità motorie funzionali in bambini e adulti disabili. L'autrice è il responsabile europeo del programma e descrive nell'articolo l'aspetto olistico e collaborativo caratteristico del progetto.

Abstract/Sommario: L'autrice è istruttore di mobilità è ha ideato dei quaderni di mobilità personale con il quale l'allievo può essere più autonomo negli spostamenti spaziali e apprendere le relazioni tra spazio e oggetto. Questi quaderni consistono in informazioni di tipo tattile (diagrammi, mappe, cartoncini ecc.) che richiamano i diversi ambienti nei quali l'alunno possa muoversi da solo.

Abstract/Sommario: Viene presentato il caso di Emma, una bambina pluriminorata che associa al deficit visivo anche difficoltà di apprendimento e deficit fisico. L'autrice ha portato avanti un programma mirato a rendere la bambina più autonoma negli spostamenti utilizzando un ausilio a rotelle. Grazie alla collaborazione della fisioterapista è stato possibile aumentare le distanze percorse dalla bambina che inizialmente utilizzava solo la sedia a rotelle e motivarla ad utilizzare l'ausilio anche in situaz ...; [Leggi tutto...] Viene presentato il caso di Emma, una bambina pluriminorata che associa al deficit visivo anche difficoltà di apprendimento e deficit fisico. L'autrice ha portato avanti un programma mirato a rendere la bambina più autonoma negli spostamenti utilizzando un ausilio a rotelle. Grazie alla collaborazione della fisioterapista è stato possibile aumentare le distanze percorse dalla bambina che inizialmente utilizzava solo la sedia a rotelle e motivarla ad utilizzare l'ausilio anche in situazioni al di fuori dal momento didattico come la ricreazione.

Abstract/Sommario: I bambini che presentano associato al deficit visivo anche quello motorio possono incontrare molte difficoltà nella loro autonomia quotidiana e un grande limite nella loro indipendenza. Gli autori hanno valutato come una sedia automatizzata potesse venire incontro a questi bambini supportando programmi educativi per sviluppare le abilità di indipendenza. Il progetto prevedeva l'utilizzo di una sedia a rotelle meccanizzata e in grado di seguire un percorso prestabilito con il supporto d ...; [Leggi tutto...] I bambini che presentano associato al deficit visivo anche quello motorio possono incontrare molte difficoltà nella loro autonomia quotidiana e un grande limite nella loro indipendenza. Gli autori hanno valutato come una sedia automatizzata potesse venire incontro a questi bambini supportando programmi educativi per sviluppare le abilità di indipendenza. Il progetto prevedeva l'utilizzo di una sedia a rotelle meccanizzata e in grado di seguire un percorso prestabilito con il supporto di un computer.

Abstract/Sommario: Il danno cerebrale corticale (CVI) determina condizioni visive e neurologiche per le quali, anche se l'occhio è in grado di vedere, il cervello non è in grado di elaborare il segnale inviatogli. Questi sintomi neurologici possono essere lievi o coinvolgere aspetti complessi. L'autore è un educatore consulente per bambini disabili del New Hamphire negli USA e presenta alcuni aspetti caratteristici di questa patologia e le strategie educative utili per alunni con questo problema di agnos ...; [Leggi tutto...] Il danno cerebrale corticale (CVI) determina condizioni visive e neurologiche per le quali, anche se l'occhio è in grado di vedere, il cervello non è in grado di elaborare il segnale inviatogli. Questi sintomi neurologici possono essere lievi o coinvolgere aspetti complessi. L'autore è un educatore consulente per bambini disabili del New Hamphire negli USA e presenta alcuni aspetti caratteristici di questa patologia e le strategie educative utili per alunni con questo problema di agnosia visiva.