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Abstract/Sommario: Questo studio conferma i risultati raggiunti da altri ricercatori sull’analisi funzionale e intende estenderli a una topografia di risposta che raramente viene presa in esame, cioè le grida. L’introduzione della condizione di condivisione dell’attenzione ha consentito agli autori di simulare una giornata tipo nella classe della partecipante. Soprattutto, l’intervento definito sulla base dei dati forniti dall’analisi funzionale ha dato esiti positivi nell’immediato, cosa questa alquanto ...; [Leggi tutto...] Questo studio conferma i risultati raggiunti da altri ricercatori sull’analisi funzionale e intende estenderli a una topografia di risposta che raramente viene presa in esame, cioè le grida. L’introduzione della condizione di condivisione dell’attenzione ha consentito agli autori di simulare una giornata tipo nella classe della partecipante. Soprattutto, l’intervento definito sulla base dei dati forniti dall’analisi funzionale ha dato esiti positivi nell’immediato, cosa questa alquanto improbabile se l’intervento fosse stato basato sulla valutazione descrittiva

Abstract/Sommario: Il ritardo mentale gravissimo è associato in genere a varie eziologie organiche responsabili di gravi deficit cognitivi e dello sviluppo; ben poco si sa, invece, delle specifiche sottocategorie di persone con ritardo mentale gravissimo. Questo studio fornisce dati sulle caratteristiche fisiche, comportamentali e di sviluppo di un gruppo di 203 persone, ospitate in istituti specializzati, con ritardo mentale gravissimo e gravi difficoltà di deambulazione. Dai risultati della ricerca eme ...; [Leggi tutto...] Il ritardo mentale gravissimo è associato in genere a varie eziologie organiche responsabili di gravi deficit cognitivi e dello sviluppo; ben poco si sa, invece, delle specifiche sottocategorie di persone con ritardo mentale gravissimo. Questo studio fornisce dati sulle caratteristiche fisiche, comportamentali e di sviluppo di un gruppo di 203 persone, ospitate in istituti specializzati, con ritardo mentale gravissimo e gravi difficoltà di deambulazione. Dai risultati della ricerca emerge che queste persone mostrano, oltre a un’ampia gamma di stereotipie e comportamenti aggressivi e autolesionistici, anche una lunga sequela di problemi di tipo fisico e medico. I dati di assessment raccolti con la scala di Stanford-Binet, la scala mentale delle scale di Bayley dello sviluppo del bambino e la Vineland Adaptive behavior Scale rivelano un alto grado di variabilità delle abilità cognitive e adattive. Ciò nonostante, i punteggi di età mentale riguardanti le capacità cognitive e le abilità motorie, di comunicazione, di socializzazione e di vita quotidiana, erano inferiori a un anno. I dati evidenziano la complessità dei bisogni abilitativi delle persone con ritardo mentale gravissimo non deambulanti

Abstract/Sommario: Un doveroso ricordo della figura del coordinatore dell'Osservatorio Permanente per l'Integrazione Scolastica delle Persone in situaizone di Handicap del MIUR a pochi giorni dalla sua morte.

Abstract/Sommario: In due studi, condotti con una giovane donna con ritardo mentale gravissimo, sono stati esaminati gli effetti della faticosità della risposta e/o della varietà degli stimoli proposti sul comportamento di scelta e gli effetti della scelta, o della non scelta, sull’esecuzione di un compito lavorativo. I risultati di questi studi indicano che: (a) la preferenza è influenzata dalla conoscenza (per esempio, dalla presenza o meno di stimoli discriminativi chiari); (b) la scelta incide sulla ...; [Leggi tutto...] In due studi, condotti con una giovane donna con ritardo mentale gravissimo, sono stati esaminati gli effetti della faticosità della risposta e/o della varietà degli stimoli proposti sul comportamento di scelta e gli effetti della scelta, o della non scelta, sull’esecuzione di un compito lavorativo. I risultati di questi studi indicano che: (a) la preferenza è influenzata dalla conoscenza (per esempio, dalla presenza o meno di stimoli discriminativi chiari); (b) la scelta incide sulla produttività soltanto nella misura in cui permette alla persona di ottenere ciò che desidera

Abstract/Sommario: Questo articolo prende in esame gli studi dei disturbi del comportamento in persone con ritardo mentale e sui risultati degli interventi farmacologici e comportamentali. Disturbi del comportamento (Onifocagia, Bruxomania, Tricotillomania) i tic motori e vocali, e la sindrome di Tourette.

Abstract/Sommario: I comportamenti autolesionistici gravi nelle persone con ritardo mentale sono difficili da trattare quando la loro pericolosità, per frequenza o intensità, preclude l’analisi funzionale e gli interventi che consentono una risposta libera. Questa situazione ricorre quando si impiegano strumenti di protezione, come le stecche per braccia. In questo studio si analizzano gli effetti dell’uso di una stecca flessibile sul comportamento autolesionistico, sull’autocostrizione, e sull’atteggiam ...; [Leggi tutto...] I comportamenti autolesionistici gravi nelle persone con ritardo mentale sono difficili da trattare quando la loro pericolosità, per frequenza o intensità, preclude l’analisi funzionale e gli interventi che consentono una risposta libera. Questa situazione ricorre quando si impiegano strumenti di protezione, come le stecche per braccia. In questo studio si analizzano gli effetti dell’uso di una stecca flessibile sul comportamento autolesionistico, sull’autocostrizione, e sull’atteggiamento della persona, con riferimento a tre persone con ritardo mentale grave. Utilizzando un disegno sperimentale a soggetto singolo, si è riusciti a ridurre a zero l’autolesionismo in due partecipanti e a ridurre in maniera significativa anche il livello generale di protezione. Dall’osservazione dell’atteggiamento, non si sono rilevate reazioni emozionali negative all’introduzione della nuova stecca e della procedura di attenuazione; al contrario, si è riscontrato un aumento delle vocalizzazioni positive. L’introduzione della nuova stecca non ha inciso sull’impegno nelle attività e sull’interazione sociale. Infine si esaminano le possibili cause della contemporanea riduzione del comportamento autolesionistico e della protezione in assenza di qualsiasi tipo di manipolazione delle contingenze per il comportamento autolesionistico, con particolare riferimento al controllo dello stimolo.

Abstract/Sommario: In questo studio si valutarono gli effetti di tre condizioni di rinforzo sui comportamenti liberi e i comportamenti problematici di due persone con ritardo mentale grave. Attraverso la valutazione delle preferenze si identificarono tre tipi di stimolo che potevano agire da rinforzatori per ciascun partecipante. I rinforzi vennero forniti secondo uno schema a rapporto variabile per una risposta libera. Nella condizione di scelta del partecipante, il rinforzo consisteva nel presentargli ...; [Leggi tutto...] In questo studio si valutarono gli effetti di tre condizioni di rinforzo sui comportamenti liberi e i comportamenti problematici di due persone con ritardo mentale grave. Attraverso la valutazione delle preferenze si identificarono tre tipi di stimolo che potevano agire da rinforzatori per ciascun partecipante. I rinforzi vennero forniti secondo uno schema a rapporto variabile per una risposta libera. Nella condizione di scelta del partecipante, il rinforzo consisteva nel presentargli una scelta fra tre stimoli diversi, consentendogli di selezionarne uno. Nella condizione costante, il rinforzo consisteva nel presentare al partecipante tre stimoli identici. Nell’ambito della singola sessione, i tre stimoli rimanevano gli stessi; variavano invece da una sessione all’altra. Nella condizione di scelta dello sperimentatore, il rinforzo consisteva nel presentare al partecipante tre stimoli identici, secondo un ordine stabilito dallo sperimentatore, in modo che, in media, ciascuno stimolo fosse disponibile ogni tre somministrazioni del rinforzo. Per entrambi i partecipanti, nella condizione in cui potevano scegliere il rinforzo si rilevarono frequenze medie di comportamenti problematici più basse e frequenze medie di comportamenti liberi leggermente più alte.

Abstract/Sommario: Scopo di questo studio era valutare gli effetti dei comportamenti e delle caratteristiche degli utenti sulla quantità e sulla qualità dell'assistenza che ricevono dagli operatori. Parteciparono 452 utenti con ritardo mentale grave e gravissimo e 416 operatori. Si effettuarono osservazioni naturalistiche del comportamento degli operatori: le interazioni con gli utenti, le emozioni degli operatori, il comportamento comunicativo rispetto ai comportamenti adattivi e disadattivi, stereotipi ...; [Leggi tutto...] Scopo di questo studio era valutare gli effetti dei comportamenti e delle caratteristiche degli utenti sulla quantità e sulla qualità dell'assistenza che ricevono dagli operatori. Parteciparono 452 utenti con ritardo mentale grave e gravissimo e 416 operatori. Si effettuarono osservazioni naturalistiche del comportamento degli operatori: le interazioni con gli utenti, le emozioni degli operatori, il comportamento comunicativo rispetto ai comportamenti adattivi e disadattivi, stereotipie, posizione, attenzione, comportamenti comunicativi, e alle caratteristiche (sesso, età, capacità ambulatoria, deficit sensoriali, crisi) degli utenti. In ordine di importanza, i fattori che incidevano maggiormente sulla quantità e sulla qualità dell’assistenza, che gli utenti ricevevano dagli operatori, erano le abilità motorie/deambulatorie e il comportamento comunicativo. Poiché alcune caratteristiche degli utenti possono essere migliorate attraverso training appropriati, gli utenti stessi potrebbero controllare, in una certa misura, l'assistenza che ricevono dagli operatori.

Abstract/Sommario: La ruminazione, ovvero il rigurgito del contenuto gastrico e la masticazione e ingestione dello stesso, è un fenomeno che interessa fino al 10% delle persone istituzionalizzate con ritardo mentale grave o gravissimo. Si tratta di un disturbo che può avere serie conseguenze fisiche, ivi compreso il decesso, e che purtroppo non è sempre facile individuare, per cui spesso non viene curato. Inoltre, gli studi condotti forniscono risultati contrastanti e la letteratura disponibile non offre ...; [Leggi tutto...] La ruminazione, ovvero il rigurgito del contenuto gastrico e la masticazione e ingestione dello stesso, è un fenomeno che interessa fino al 10% delle persone istituzionalizzate con ritardo mentale grave o gravissimo. Si tratta di un disturbo che può avere serie conseguenze fisiche, ivi compreso il decesso, e che purtroppo non è sempre facile individuare, per cui spesso non viene curato. Inoltre, gli studi condotti forniscono risultati contrastanti e la letteratura disponibile non offre indicazioni terapeutiche chiare. In questo articolo viene passata in rassegna la storia degli studi sulla ruminazione, prendendo in esame la letteratura sull’eziologia e sul trattamento del disturbo e fornendo alcune indicazioni per la ricerca in questa direzione.