Risultati ricerca

Abstract/Sommario: La ricerca ha voluto rilevare le relazioni tra età d'insorgenza della menopausa e ipotiroidismo in donne con sindrome Down. Sono stati utilizzati tre strumenti diversi per valutare la distribuzione delle medie: le tavole della vita di Kaplan-Meier, il modello proporzionale di Cox e indicatori statistici. È emerso che la presenza di ipotiroidismo non influenza la menopausa, mentre la sindrome di Down sembra comportare complicazioni nella menopausa.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno confrontato alcuni soggetti Down che presentavano disturbi di demenza con altri che ne erano privi per individuare le differenze nell'educazione, nel lavoro e nella gestione del tempo libero e nella permanenza in strutture riabilitative. Utilizzando test come il Dementia Scale for Down Syndrome e il Neuropsychological testing è stato possibile rilevare la relazione tra declino cognitivo e diminuzione delle funzioni cognitive, mentre non è emersa relazione con fattori ...; [Leggi tutto...] Gli autori hanno confrontato alcuni soggetti Down che presentavano disturbi di demenza con altri che ne erano privi per individuare le differenze nell'educazione, nel lavoro e nella gestione del tempo libero e nella permanenza in strutture riabilitative. Utilizzando test come il Dementia Scale for Down Syndrome e il Neuropsychological testing è stato possibile rilevare la relazione tra declino cognitivo e diminuzione delle funzioni cognitive, mentre non è emersa relazione con fattori esterni come educazione, lavoro e anni di istituzionalizzazione.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno volute indagare sulle cause specifiche della mortalità nelle persone con ritardo mentale. Per questo hanno svolto uno studio su 2369 persone viventi in Finlandia e confrontando la mortalità con quella di tutta la popolazione nell'arco di 35 anni. . Le principali cause di mortalità sono risultati i problemi cardiovascolari. Respiratori e neoplasmi. Le informazioni raccolte possono offrire spunti interessanti per la cura di queste persone e per i servizi da offrire in p ...; [Leggi tutto...] Gli autori hanno volute indagare sulle cause specifiche della mortalità nelle persone con ritardo mentale. Per questo hanno svolto uno studio su 2369 persone viventi in Finlandia e confrontando la mortalità con quella di tutta la popolazione nell'arco di 35 anni. . Le principali cause di mortalità sono risultati i problemi cardiovascolari. Respiratori e neoplasmi. Le informazioni raccolte possono offrire spunti interessanti per la cura di queste persone e per i servizi da offrire in particolari periodi critici legati all'età.

Abstract/Sommario: La Bayley Scales of Infant Development è stata restandadizzata nel 1993 e gli autori hanno voluto utilizzare questa formula e quella precedente su bambini Down confrontando i dati tra le due versioni. I dati ottenuti invitano ad utilizzare con cautela i confronti tra questi strumenti o tra gruppi diversi di soggetti valutati anche con la stessa versione.

Abstract/Sommario: Le persone pluriminorate con ritardo mentale grave presentano di solito scarse abilità comunicative, soprattutto nel linguaggio e l'analisi del comportamento ha voluto raggiungere i due obiettivi di determinare gli obiettivi per una comunicazione funzionale e mettere in contatto la persona con l'ambiente. Gli autori hanno somministrato la visione di alcuni video a 24 professionisti impiegati in servizi per queste persone. È stato chiesto loro di valutare la funzionalità della comunic ...; [Leggi tutto...] Le persone pluriminorate con ritardo mentale grave presentano di solito scarse abilità comunicative, soprattutto nel linguaggio e l'analisi del comportamento ha voluto raggiungere i due obiettivi di determinare gli obiettivi per una comunicazione funzionale e mettere in contatto la persona con l'ambiente. Gli autori hanno somministrato la visione di alcuni video a 24 professionisti impiegati in servizi per queste persone. È stato chiesto loro di valutare la funzionalità della comunicazione non verbale e dare un giudizio. Sono risultati abbastanza concordi nella valutazione, ma dipendenti nel giudizio dal contesto in cui la comunicazione avveniva.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno confrontato i dati raccolti dall'analisi elettroencefalica di 127 persone con deficit intellettivo e le loro funzioni cognitive, al fine di cogliere la relazione tra EEG e intelligenza. Sono emerse relazioni interessanti tra aspetti cognitivi e struttura del lobo frontale.

Abstract/Sommario: Alcuni studi hanno evidenziato la necessità di formare capacità professionali in relazione alla sessualità e al trattamento di persone che presentano problemi sessuali. Gli autori hanno proposto un questionario autocompilativo in relazione a diversi comportamenti sessuali (masturbazione in pubblico e denuncia di abusi) per rilevare l'incidenza e le modalità d'intervento. È emerso che tali episodi sono sporadici e che si tende a non coinvolgere i colleghi. Questo consiglierebbe di incen ...; [Leggi tutto...] Alcuni studi hanno evidenziato la necessità di formare capacità professionali in relazione alla sessualità e al trattamento di persone che presentano problemi sessuali. Gli autori hanno proposto un questionario autocompilativo in relazione a diversi comportamenti sessuali (masturbazione in pubblico e denuncia di abusi) per rilevare l'incidenza e le modalità d'intervento. È emerso che tali episodi sono sporadici e che si tende a non coinvolgere i colleghi. Questo consiglierebbe di incentivare la formazione dello staff per dare risposte omogenee.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno voluto rilevare i fattori di rischio di crisi e degenerazioni nella popolazione con disturbi evolutivi. Per questo sono stati presi in esame età, deficit intellettivo, deambulazione, salute, utilizzo di farmaci, problemi comportamentali e altre variabili ritenute a rischio su 268 adulti con ritardo mentale. Salute, comportamento problematico e capacità di adattamento sono risultate le variabili più correlate a un rischio minore di degenerazioni.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno valutato l'efficacia di un intervento comportamentale che includeva tecniche di estinzione e rinforzamento differenziale per un ragazzo con sindrome di Williams che rifiutava il cibo. L'intervento prevedeva anche l'intervento della madre a casa durante i pasti. I risultati hanno evidenziato l'aumento di assunzione di cibo e il calo dei comportamenti non adeguati durante i pasti. Gli autori evidenziano il ruolo avuto dalla madre per questo trattamento e prospettano i va ...; [Leggi tutto...] Gli autori hanno valutato l'efficacia di un intervento comportamentale che includeva tecniche di estinzione e rinforzamento differenziale per un ragazzo con sindrome di Williams che rifiutava il cibo. L'intervento prevedeva anche l'intervento della madre a casa durante i pasti. I risultati hanno evidenziato l'aumento di assunzione di cibo e il calo dei comportamenti non adeguati durante i pasti. Gli autori evidenziano il ruolo avuto dalla madre per questo trattamento e prospettano i vantaggi confronto ad altri tradizionali più invasivi.