Abstract/Sommario: La ruminazione è un grave comportamento problema che si presenta in alcune persone con disabilità dello sviluppo, ma la ricerca in passato non ha mai incluso l’analisi funzionale nel trattamento e, durante il processo di valutazione, ha raramente confrontato metodi di intervento diversi. In questo studio, abbiamo svolto un’analisi funzionale con due bambini che manifestavano il comportamento di ruminazione dopo i pasti. E abbiamo successivamente valutato un intervento con pasti aggiu ...; [Leggi tutto...]
La ruminazione è un grave comportamento problema che si presenta in alcune persone con disabilità dello sviluppo, ma la ricerca in passato non ha mai incluso l’analisi funzionale nel trattamento e, durante il processo di valutazione, ha raramente confrontato metodi di intervento diversi. In questo studio, abbiamo svolto un’analisi funzionale con due bambini che manifestavano il comportamento di ruminazione dopo i pasti. E abbiamo successivamente valutato un intervento con pasti aggiuntivi offerti in seguito ai pasti normali. I risultati hanno mostrato che l’offerta non contingente di cibo o di bevande ha permesso di ridurre i livelli del comportamento di ruminazione in entrambi i bambini
Abstract/Sommario: Il 20 marzo di quest’anno la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha dato parere favorevole alla proposta del Ministero della Salute, congiuntamente al Ministero della Pubblica Istruzione, che andrà a sostituire il DPCM n. 185 sulla certificazione di disabilità entrato in vigore nell’agosto 2006. È opportuno ricordare che quel DPCM ha generato un insieme di problematiche e conflitti di competenza a vari livelli e che i ...; [Leggi tutto...]
Il 20 marzo di quest’anno la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha dato parere favorevole alla proposta del Ministero della Salute, congiuntamente al Ministero della Pubblica Istruzione, che andrà a sostituire il DPCM n. 185 sulla certificazione di disabilità entrato in vigore nell’agosto 2006. È opportuno ricordare che quel DPCM ha generato un insieme di problematiche e conflitti di competenza a vari livelli e che il suo principale scopo era stato originato dall’istanza, promossa dalla legge finanziaria allora in vigore, di contenere la spesa pubblica, pertanto la finalità primaria dell’atto regolamentale era quella di favorire la riduzione delle certificazioni di disabilità. La proposta attuale, fortunatamente, ha un respiro più ampio e ambisce a introdurre delle innovazioni nella direzione di un miglioramento della qualità dell’integrazione scolastica.
Abstract/Sommario: Lo scopo di questo studio era comprendere come viene utilizzato il termine indipendenza nel campo della riabilitazione. In particolare, abbiamo chiesto ad alcuni terapisti occupazionali in Canada e in Giappone di interpretare il termine indipendenza dal punto di vista delle persone disabili. Nella riabilitazione, il concetto di indipendenza è ormai diventato un concetto chiave. Una rassegna della letteratura su questo tema mostra che il significato del termine ha subito alcuni cambiame ...; [Leggi tutto...]
Lo scopo di questo studio era comprendere come viene utilizzato il termine indipendenza nel campo della riabilitazione. In particolare, abbiamo chiesto ad alcuni terapisti occupazionali in Canada e in Giappone di interpretare il termine indipendenza dal punto di vista delle persone disabili. Nella riabilitazione, il concetto di indipendenza è ormai diventato un concetto chiave. Una rassegna della letteratura su questo tema mostra che il significato del termine ha subito alcuni cambiamenti nel corso del secolo scorso. Tuttavia, nonostante la sua importanza, il significato di questo termine non è mai stato studiato a fondo, e viene spesso lasciato all’interpretazione del singolo terapista. Di conseguenza, si osserva una certa confusione nell’interpretazione da dare ad esso. Inoltre, non è stato svolto nessuno studio da un punto di vista interculturale che includesse società non occidentali. È stato qui condotto uno studio qualitativo e interpretativo, basato su interviste semistrutturate rivolte a 18 terapisti occupazionali. Sono stati a lungo intervistati 9 terapisti canadesi e 9 terapisti giapponesi, e le loro opinioni sono state analizzate riguardo ai temi e alle caratteristiche che emergevano dalla loro definizione di indipendenza.
Abstract/Sommario: L’articolo riporta i risultati di un programma pilota di formazione del personale sul sostegno alla comunicazione, in termini di cambiamenti osservabili negli stati comportamentali degli allievi e nelle loro abilità di interazione. Vengono inclusi anche i resoconti dei partecipanti sull’impatto del programma sulla loro attività professionale. Si è condotto un corso di formazione breve e intensivo per sei insegnanti e sei assistenti che lavoravano in scuole speciali. Il corso aveva lo s ...; [Leggi tutto...]
L’articolo riporta i risultati di un programma pilota di formazione del personale sul sostegno alla comunicazione, in termini di cambiamenti osservabili negli stati comportamentali degli allievi e nelle loro abilità di interazione. Vengono inclusi anche i resoconti dei partecipanti sull’impatto del programma sulla loro attività professionale. Si è condotto un corso di formazione breve e intensivo per sei insegnanti e sei assistenti che lavoravano in scuole speciali. Il corso aveva lo scopo di migliorare le loro interazioni comunicative con allievi affetti da disabilità gravi e multiple inseriti nelle loro classi. È stata fatta una valutazione degli stati comportamentali degli allievi prima e dopo la verifica. Gli insegnanti e gli assistenti hanno compilato un questionario di autovalutazione che riguardava le loro abilità, conoscenze e dubbi sulla comunicazione, prima e dopo il termine del programma. Viene menzionata la programmazione di studi futuri con collaboratori che osservano all’interno della scuola.
Abstract/Sommario: Lo studio ha valutato la combinazione di due microswitch con un VOCA (ausilio per la comunicazione con emissione vocale) con due soggetti affetti da disabilità multiple. I microswitch permettevano ai partecipanti l'accesso diretto a una stimolazione ambientale preferita; il VOCA permetteva loro di richiedere l’attenzione del caregiver. All’inizio, è stato insegnato ai partecipanti a usare i due microswitch individualmente e poi insieme. In seguito, è stato loro insegnato a usare il VOC ...; [Leggi tutto...]
Lo studio ha valutato la combinazione di due microswitch con un VOCA (ausilio per la comunicazione con emissione vocale) con due soggetti affetti da disabilità multiple. I microswitch permettevano ai partecipanti l'accesso diretto a una stimolazione ambientale preferita; il VOCA permetteva loro di richiedere l’attenzione del caregiver. All’inizio, è stato insegnato ai partecipanti a usare i due microswitch individualmente e poi insieme. In seguito, è stato loro insegnato a usare il VOCA e, alla fine, questo è stato messo a disposizione insieme ai microswitch. I risultati hanno mostrato che i partecipanti hanno imparato a utilizzare i microswitch e il VOCA e che li usavano tutti e tre in modo regolare quando erano tutti a disposizione. Vengono commentate le implicazioni di questi risultati e il potenziale ruolo di un VOCA combinato a normali microswitch.
Abstract/Sommario: Numerosi bambini con ritardo mentale e disabilità dello sviluppo soffrono delle conseguenze di una scialorrea cronica. Prima di ricorrere ad altri trattamenti più intrusivi per la scialorrea, come un intervento farmacologico o chirurgico, bisognerebbe prendere in considerazione il trattamento comportamentale. Tuttavia, gli studi empirici sulle procedure comportamentali sono scarsi. Questo articolo passa in rassegna 19 studi pubblicati a partire dal 1970. Le procedure di trattamento son ...; [Leggi tutto...]
Numerosi bambini con ritardo mentale e disabilità dello sviluppo soffrono delle conseguenze di una scialorrea cronica. Prima di ricorrere ad altri trattamenti più intrusivi per la scialorrea, come un intervento farmacologico o chirurgico, bisognerebbe prendere in considerazione il trattamento comportamentale. Tuttavia, gli studi empirici sulle procedure comportamentali sono scarsi. Questo articolo passa in rassegna 19 studi pubblicati a partire dal 1970. Le procedure di trattamento sono (a) istruzione, suggerimenti e rinforzo positivo; (b) rinforzo sociale negativo e procedure decelerative; tecniche con segnali; e (d) procedure di autogestione. Sebbene queste procedure portino a risultati positivi, un esame critico della metodologia sperimentale degli studi fa emergere diverse imperfezioni metodologiche. Vengono proposte alcune linee guida per l’utilizzo clinico del trattamento comportamentale e alcune raccomandazioni per la ricerca futura.
Abstract/Sommario: In questo studio sono stati valutati gli effetti di due procedure di saziazione, l’offerta di porzioni di cibo. Più abbondanti e l’offerta di pasti supplementari, per il trattamento della ruminazione mantenuta da rinforzo automatico in un partecipante con disabilità dello sviluppo. È emerso che l’offerta di pasti supplementari ha prodotto una riduzione maggiore nella frequenza della ruminazione rispetto all’offerta di porzioni più abbondanti durante il pasto. Inoltre, i pasti supplemen ...; [Leggi tutto...]
In questo studio sono stati valutati gli effetti di due procedure di saziazione, l’offerta di porzioni di cibo. Più abbondanti e l’offerta di pasti supplementari, per il trattamento della ruminazione mantenuta da rinforzo automatico in un partecipante con disabilità dello sviluppo. È emerso che l’offerta di pasti supplementari ha prodotto una riduzione maggiore nella frequenza della ruminazione rispetto all’offerta di porzioni più abbondanti durante il pasto. Inoltre, i pasti supplementari di 30 minuti erano più efficaci di quelli di 15 minuti.
Abstract/Sommario: Le difficoltà comportamentali delle persone con disabilità dello sviluppo profonde (profound multiple disabilities/pmd) rendono problematica la valutazione del loro grado di soddisfazione e della loro qualità della vita. Per risolvere questo problema, i ricercatori hanno recentemente valutato il comportamento affettivo (ovvero, indici di felicità e di infelicità) per documentare gli effetti di interventi terapeutici e per aiutare a prendere importanti decisioni cliniche. Gli autori han ...; [Leggi tutto...]
Le difficoltà comportamentali delle persone con disabilità dello sviluppo profonde (profound multiple disabilities/pmd) rendono problematica la valutazione del loro grado di soddisfazione e della loro qualità della vita. Per risolvere questo problema, i ricercatori hanno recentemente valutato il comportamento affettivo (ovvero, indici di felicità e di infelicità) per documentare gli effetti di interventi terapeutici e per aiutare a prendere importanti decisioni cliniche. Gli autori hanno passato in rassegna la letteratura recente sugli indici di felicità e di infelicità (studi condotti anche dai responsabili del Centro ricerca della Lega del Filo d'Oro) e hanno discusso le problematiche principali di quest’area. Inoltre, hanno commentato alcune possibili preoccupazioni e hanno fornito alcune indicazioni cliniche.