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Abstract/Sommario: Spesso i vedenti ritengono che la percezione della realtà in una persona priva della vista risulti distorta a causa della mancanza di alcuni elementi propri dell'approccio visivo. Ma si sbagliano: il cieco ha una percezione dell'ambiente fisico parziale, per certi aspetti deprivata, non distorta. "Vedere" con le mani, come fa il cieco, è una operazione mentale di alto livello, astratta ed evanescente perché non possiede l'immediatezza dello strumento visivo: la formazione dell'immagine ...; [Leggi tutto...] Spesso i vedenti ritengono che la percezione della realtà in una persona priva della vista risulti distorta a causa della mancanza di alcuni elementi propri dell'approccio visivo. Ma si sbagliano: il cieco ha una percezione dell'ambiente fisico parziale, per certi aspetti deprivata, non distorta. "Vedere" con le mani, come fa il cieco, è una operazione mentale di alto livello, astratta ed evanescente perché non possiede l'immediatezza dello strumento visivo: la formazione dell'immagine attraverso il tatto richiede una serie di passaggi, il cui pieno possesso è frutto di una corretta educazione.

Abstract/Sommario: Lo scopo di questo lavoro è quello di osservare quale sia la differenza posturale tra un campione di adulti vedenti e uno di non vedenti. Inoltre, si è voluto valutare quale fosse l'influenza delle afferenze visive e uditive sulla postura del corpo, con particolare riferimento alla postura craniocervicale.

Abstract/Sommario: L'Autrice (insegnante in un Istituto Magistrale di Milano) riporta i risultati di una ricerca che aveva come obiettivo quello di trovare risposte ad una serie di domande riguardo l'integrazione dei portatori di handicap. L'ambito in cui si è effettuata la ricerca è stato quello di una scuola elementare e media: dai risultati emerge che il concetto di handicap viene assimilato a quello di disagio sociale e non c'è distinzione fra alunni portatori di handicap sensoriale, motorio o psichi ...; [Leggi tutto...] L'Autrice (insegnante in un Istituto Magistrale di Milano) riporta i risultati di una ricerca che aveva come obiettivo quello di trovare risposte ad una serie di domande riguardo l'integrazione dei portatori di handicap. L'ambito in cui si è effettuata la ricerca è stato quello di una scuola elementare e media: dai risultati emerge che il concetto di handicap viene assimilato a quello di disagio sociale e non c'è distinzione fra alunni portatori di handicap sensoriale, motorio o psichico e ragazzi con difficoltà espressive perché nati in Paesi in cui si parla una lingua diversa e, infine, ragazzi considerati "fragili" perché provenienti da fasce sociali a rischio.

Abstract/Sommario: L'Autore, in questo articolo, propone una analisi critica dell'integrazione scolastica dei ragazzi non vedenti. Ritiene che mentre la riforma in atto è da appoggiare per la sua finalità di rendere la scuola più efficiente ed efficace, è tuttavia sconsigliabile sopravvalutare i presupposti reali, sui quali dovrà essere attuata e sottovalutare quelli teorici che la renderebbero certamente attuabile.

Abstract/Sommario: L'Autore di questo articolo è fermamente convinto dell'importanza dell'intervento precoce considerato come una componente fondamentale nel repertorio dei servizi di supporto per famiglie con bambini disabili.